Passaggi centro dati

 

Si applica a: Exchange Server 2010 SP2, Exchange Server 2010 SP3

Ultima modifica dell'argomento: 2012-02-14

Combinando le funzionalità di resilienza di un sito nativo in Microsoft Exchange Server 2010 Service Pack 1 (SP1) con una pianificazione appropriata, è possibile attivare rapidamente un secondo centro dati da utilizzare con i client di centro dati in cui si è verificato un errore. Un errore di un centro dati o di un sito viene gestito differentemente rispetto ai tipi di errore che potrebbero provocare un failover del server o del database. In una configurazione ad elevata disponibilità, il ripristino automatico viene avviato dal sistema e l'errore generalmente lascia il sistema di messaggistica in uno stato completamente funzionante. Contrariamente, un errore del centro dati viene considerato un'operazione di ripristino di emergenza e il ripristino deve essere eseguito e completato manualmente per il servizio client da ripristinare e l'interruzione da terminare. Tale processo viene definito switchover del centro dati. Come per molti scenari di ripristino di emergenza, la pianificazione e preparazione anticipata di uno switchover del centro dati può semplificare il processo e ridurre la durata dell'interruzione.

Sono disponibili quattro passaggi di base da completare per eseguire lo switchover del centro dati, una volta deciso di attivare il secondo centro dati:

  1. Terminare un centro dati in esecuzione parzialmente   Questo passaggio implica la terminazione dei servizi di cassette postali e messaggistica unificata del centro dati principale, se ancora in esecuzione. Si tratta di un passaggio particolarmente importante per il ruolo del server Cassette postali, in quanto utilizza un modello attivo/passivo a disponibilità elevata. Se i servizi in un centro dati parzialmente danneggiato non vengono arrestati, è possibile che i problemi derivanti da tale centro dati influiscano negativamente sui servizi quando si ripete uno switchover sul centro dati principale.

    Importante

    Se conseguentemente all'errore del centro dati principale è stata compromessa l'affidabilità dell'infrastruttura di Active Directory o della rete, si consiglia di disattivare tutti i servizi di messaggistica fino a quando non viene ripristinato il servizio di integrità delle dipendenze.

  2. Convalidare e confermare i prerequisiti per il secondo centro dati   Questo passaggio può essere eseguito parallelamente al passaggio 1 in quanto la convalida dell'integrità delle dipendenze dell'infrastruttura nel secondo centro dati dipende fortemente dai servizi del primo centro dati. Ogni organizzazione richiede, in genere, il proprio metodo per l'esecuzione di questo passaggio. Ad esempio, è possibile decidere di completare questo passaggio esaminando le informazioni sull'integrità raccolte e filtrate da un'applicazione di monitoraggio dell'infrastruttura oppure utilizzando uno strumento univoco per l'infrastruttura dell'organizzazione. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto l'attivazione di un secondo centro dati con un'infrastruttura danneggiata e instabile è probabile che restituisca scarsi risultati.

  3. Attivare i server Cassette postali   Questo passaggio avvia il processo di attivazione del secondo centro dati e può essere eseguito parallelamente al passaggio 4 in quanto i servizi di Microsoft Exchange possono gestire le interruzioni del database ed eseguire il ripristino. L'attivazione dei server Cassette postali implica un processo atto a rendere non disponibili i server danneggiati del centro dati principale seguito dall'attivazione dei server nel secondo centro dati. Il processo di attivazione per i server Cassette postali dipende dal fatto che il gruppo di disponibilità del database sia o meno in modalità di coordinazione dell'attivazione del database (DAC, database activation coordination). Per ulteriori informazioni sulla modalità di coordinazione dell'attivazione del database, vedere Informazioni sulla modalità di coordinamento dell'attivazione del centro dati.

    Se il gruppo di disponibilità del database è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database è possibile utilizzare i cmdlet di resilienza del sito di Exchange per terminare un centro dati parzialmente danneggiato (se necessario) e attivare i server Cassette postali. Ad esempio, in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, questo passaggio viene eseguito mediante il cmdlet Stop-DatabaseAvailabilityGroup. In alcuni casi, i server devono essere contrassegnati come non disponibili due volte (una in ogni centro dati). Quindi, viene eseguito il cmdlet Restore-DatabaseAvailabilityGroup per ripristinare i rimanenti membri del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati riducendo i membri del gruppo di disponibilità del database a quelli ancora operativi, ristabilendo, di conseguenza, il quorum. Se il gruppo di disponibilità del database non è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, è necessario utilizzare gli strumenti cluster di failover di Windows per attivare i server Cassette postali. Una volta completato uno di questi processi, le copie del database precedentemente passive nel secondo centro dati possono diventare attive ed essere montate. Viene completato il ripristino del server Cassette postali. A questo punto, il ripristino del server Cassette postali è completo.

  4. Attivare gli altri ruoli del server   Ciò implica l'uso delle informazioni di mapping di URL e della metodologia di modifica del DNS per l'esecuzione di tutti gli aggiornamenti DNS richiesti. Le informazioni di mapping illustrano le modifiche del DNS da eseguire. La quantità di tempo richiesta per il completamento dell'aggiornamento dipende dalla metodologia utilizzata e dalle impostazioni TTL sul record DNS (e se l'infrastruttura di distribuzione rispetta il valore TTL).

Gli utenti dovrebbero iniziare ad avere accesso saltuario ai servizi di messaggistica unificata una volta completati i passaggi 3 e 4. I passaggi 3 e 4 vengono descritti dettagliatamente più avanti in questo argomento.

Per ulteriori informazioni sulle attività di gestione relative alla disponibilità elevata e alla resilienza del sito, vedere Gestione della disponibilità elevata e della resilienza del sito.

Sommario

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

Attivazione dei server Cassette postali

Attivazione di altri ruoli del server

Ripristino del servizio per il centro dati principale

Ripristino della resilienza del sito

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

Se nel centro dati danneggiato sono ancora in esecuzione membri del gruppo di disponibilità del database, è necessario terminarli.

Quando il gruppo di disponibilità del database è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, per terminare i membri del gruppo di disponibilità del database ancora attivi nel centro dati principale, eseguire le operazioni specifiche riportate di seguito:

  1. I membri del gruppo di disponibilità del database nel centro dati principale devono essere contrassegnati come arrestati nel centro dati principale. Arrestato è uno stato di Active Manager che impedisce il montaggio dei database. Tale stato di Active Manager viene attivato utilizzando il cmdlet Stop-DatabaseAvailabilityGroup in ogni server del datacenter danneggiato. È possibile utilizzare il parametro ActiveDirectorySite di questo cmdlet per contrassegnare tutti i server del centro dati principale come arrestati utilizzando un singolo comando. Tale passaggio potrebbe non essere consentito a seconda del tipo di errore e dovrebbe essere eseguito solo se consentito dallo stato del centro dati. Il cmdlet Stop-DatabaseAvailabilityGroup dovrebbe essere eseguito su tutti i server del centro dati principale. Se il server Cassette postali non è disponibile ma sul centro dati principale è in esecuzione Active Directory, il comando Stop-DatabaseAvailabilityGroup con il parametro ConfigurationOnly deve essere eseguito su tutti i server del centro dati principale che si trovano in questo stato oppure è necessario disattivare il server Cassette postali. Un errore durante la disattivazione dei server Cassette postali nel centro dati danneggiato o l'esecuzione del comando Stop-DatabaseAvailabilityGroup sui server può comportare la possibilità che si verifichi la sindrome split brain sui due centri dati. Potrebbe essere necessario disattivare singolarmente i computer tramite i dispositivi di risparmio energia per soddisfare questo requisito.

  2. È ora necessario aggiornare il secondo centro dati per indicare i server del centro dati principale che sono stati arrestati. Tale operazione viene effettuata eseguendo lo stesso comando Stop-DatabaseAvailabilityGroup con il parametro ConfigurationOnly, utilizzando lo stesso parametro ActiveDirectorySite e specificando il nome del sito Active Directory nel centro dati principale danneggiato. Lo scopo di questo passo è di informare i server del secondo centro dati su quali sono i server Cassette postali disponibili per l'uso durante il servizio di ripristino.

Quando il gruppo di disponibilità del database non è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, per terminare i membri del gruppo di disponibilità del database ancora attivi nel centro dati principale, eseguire le operazioni specifiche riportate di seguito:

  1. I membri del gruppo di disponibilità del database nel centro dati devono essere rimossi forzatamente dal cluster sottostante del gruppo di disponibilità del database eseguendo i comandi seguenti su ogni membro:

    net stop clussvc
    cluster <DAGName> node <DAGMemberName> /forcecleanup
    
  2. I membri del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati devono essere riavviati e utilizzati per completare il processo di rimozione dal secondo centro dati. Arrestare il servizio Cluster su ogni membro del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati eseguendo il comando seguente su ogni membro:

    net stop clussvc
    
  3. Su un membro del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati, forzare un avvio del quorum sul servizio Cluster eseguendo il comando seguente:

    net start clussvc /forcequorum
    
  4. Aprire lo strumento Gestione cluster di failover e connettersi al cluster sottostante del gruppo di disponibilità del database. Espandere il cluster, quindi espandere Nodi. Fare clic con il pulsante destro del mouse su ogni nodo nel centro dati, selezionare Altre azioni, quindi Rimuovi. Dopo aver effettuato la rimozione dei membri del gruppo di disponibilità del database nel centro dati principale, chiudere lo strumento Gestione cluster di failover.

Se i server Messaggistica unificata sono in uso nel centro dati danneggiato, è necessario disabilitarli per impedire il routing delle chiamate verso il centro dati danneggiato. È possibile disabilitare un server Messaggistica unificata utilizzando il cmdlet Disable-UMServer (ad esempio, Disable-UMServer UM01). In alternativa, se si utilizza un gateway Voice over IP (VoIP), è anche possibile rimuovere le voci del server Messaggistica unificata dal gateway VoIP oppure modificare i record DNS per i server danneggiati in modo che puntino all'indirizzo IP dei server Messaggistica unificata del secondo centro dati se il gateway VoIP è configurato per l'instradare le chiamate tramite DNS.

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

Attivazione dei server Cassette postali

I passaggi richiesti per attivare i server Cassette postali durante lo switchover di un centro dati dipende anche dal fatto che il gruppo di disponibilità del database sia in modalità di coordinazione dell'attivazione del database. Prima di attivare i membri del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati, è opportuno assicurarsi che i servizi di infrastruttura nel secondo centro dati siano pronti per l'attivazione del servizio di messaggistica.

Di seguito, è riportata la procedura per il completamento dell'attivazione dei server Cassette postali nel secondo centro dati, quando il gruppo di disponibilità del database è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database:

  1. È necessario arrestare il servizio Cluster su ciascun membro del gruppo di disponibilità del database nel secondo centro dati. È possibile utilizzare il cmdlet Stop-Service per arrestare il servizio (ad esempio, Stop-Service ClusSvc) oppure utilizzare net stop clussvc da un prompt dei comandi elevato.

  2. I server Cassette postali nel datacenter di standby vengono quindi attivati utilizzando il cmdlet Restore-DatabaseAvailabilityGroup. Il sito Active Directory del centro dati di standby viene trasmesso al cmdlet Restore-DatabaseAvailabilityGroup per l'identificazione dei server da utilizzare per il ripristino del servizio e per configurare il DAG per l'utilizzo di un server di controllo alternativo. Se il server di controllo alternativo non è stato preconfigurato, può essere configurato utilizzando i parametri AlternateWitnessServer e AlternateWitnessDirectory del cmdlet Restore-DatabaseAvailabilityGroup. Se si utilizza tale comando, i criteri del quorum vengono compressi nei server del centro dati di standby. Se il numero di server in quel centro dati è un numero pari, verrà attivato il gruppo di disponibilità del database mediante l'uso del server di controllo alternativo come identificato dall'impostazione dell'oggetto gruppo di disponibilità del database.

  3. È ora possibile attivare il database. A seconda della configurazione specifica utilizzata dall'organizzazione, tale operazione potrebbe non avvenire automaticamente. Se i server nel centro dati di standby dispongono di un'impostazione di attivazione bloccata, il sistema non eseguirà un failover automatico dal centro dati principale a quello di standby di qualsiasi database. Se non vi sono restrizioni di failover per le copie del database nel centro dati di standby, il sistema attiverà le copie nel secondo centro dati presumendone l'integrità. Se i database sono configurati con un'impostazione di attivazione bloccata che richiede un'azione manuale esplicita, è possibile scegliere fra due opzioni:

    1. Eliminare l'impostazione che blocca l'attivazione. In questo modo, verrà ripristinato il comportamento predefinito del sistema, ossia quello di attivare tutte le copie disponibili.

    2. Lasciare invariata l'impostazione e utilizzare il cmdlet Move-ActiveMailboxDatabase per completare l'attivazione del database nel secondo centro dati. Per completare tale passo utilizzando il cmdlet Move-ActiveMailboxDatabase quando è impostato il blocco dell'attivazione, è necessario identificare in modo esplicito la destinazione dello spostamento.

  4. L'ultimo passo è di esaminare tutti gli errori e i messaggi di avviso derivanti dalle attività. Tutti gli avvisi indicati devono essere esaminati e corretti. Il modello di progettazione dell'attività per questi comandi prevede una mancata riuscita solo se le attività non riescono a raggiungere lo scopo principale della propria progettazione. Ad esempio, il cmdlet Restore-DatabaseAvailabilityGroup avrà esito negativo se non può comprimere il quorum del gruppo di disponibilità del database per consentire il riavvio di un server nel secondo centro dati per l'elaborazione senza che venga interrotto il quorum. Tuttavia, l'output di ciascuna attività viene utilizzato anche per identificare i problemi che richiedono un completamento da parte dell'amministratore. Si consiglia di salvare l'output di tutte le attività e di riesaminarlo per le azioni successive.

Di seguito, è riportata la procedura per il completamento dell'attivazione dei server Cassette postali nel secondo centro dati, quando il gruppo di disponibilità del database non è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database:

  1. Il quorum deve essere modificato in base al numero di membri del gruppo di disponibilità del database presenti nel secondo centro dati.

    1. Se è presente un numero dispari di membri del gruppo di disponibilità del database, modificare il modello di quorum del gruppo di disponibilità del database da maggioranza dei nodi e delle condivisioni file a maggioranza dei nodi eseguendo il comando seguente:

      cluster <DAGName> /quorum /nodemajority
      
    2. Se è presente un numero pari di membri del gruppo di disponibilità del database, riconfigurare il server e la directory di controllo eseguendo il comando seguente in Exchange Management Shell:

      Set-DatabaseAvailabilityGroup <DAGName> -WitnessServer <ServerName>
      
  2. Avviare il servizio Cluster su ogni membro del gruppo di disponibilità del database rimanente nel secondo centro dati eseguendo il comando seguente:

    net start clussvc
    
  3. Eseguire switchover del server per attivare i database delle cassette postali nel gruppo di disponibilità del database eseguendo il comando seguente per ogni membro del gruppo di disponibilità del database:

    Move-ActiveMailboxDatabase -Server <DAGMemberinPrimarySite> -ActivateOnServer <DAGMemberinSecondSite>
    
  4. Montare i database delle cassette postali in ogni membro del gruppo di disponibilità del database eseguendo il comando seguente:

    Get-MailboxDatabase <DAGMemberinSecondSite> | Mount-Database
    
  5. Poiché i database delle cartelle pubbliche non utilizzano la replica continua, ma sfruttano la replica delle cartelle pubbliche per assicurare l'alta disponibilità, il comportamento dei client di Outlook che si riconnettono a un database delle cartelle pubbliche dopo un cambio di data center dipende dall'architettura delle cartelle pubbliche con resilienza a livello di sito, nonché dall'integrità e dello stato di aggiornamento dei database delle cartelle pubbliche. Per riconnettere i client di Outlook alle cartelle pubbliche, è sufficiente modificare la cartella pubblica predefinita del database delle cassette postali in modo che punti al database delle cartelle pubbliche nel secondo sito. Per la procedura dettagliata relativa alla modifica del database delle cartelle pubbliche predefinito per un database delle cassette postali, vedere Modifica del database delle cartelle pubbliche predefinito per un database delle cassette postali.

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

Attivazione di altri ruoli del server

I passi necessari per l'attivazione dei ruoli del server non delle cassette postali dipendono dal server specificato e dalla relativa configurazione. Il processo di attivazione per tutti i ruoli del server viene descritto nelle sezioni seguenti.

Attivazione dei server Accesso client

I client si connettono agli endpoint del servizio (ad esempio Outlook Web App, servizio di individuazione automatica, Exchange ActiveSync, Outlook via Internet, POP3, IMAP4 e l'array del server Accesso client per la chiamata di procedura remota) per accedere ai dati e ai servizi Exchange. Di conseguenza, l'attivazione dei server Accesso client comporta la modifica del mapping dei record DNS per gli endpoint del servizio, dagli indirizzi IP del centro dati principale agli indirizzi IP del secondo centro dati, configurati come nuovi endpoint del servizio. In base alla configurazione del DNS, i record DNS che è necessario modificare possono trovarsi o meno nella stessa zona DNS.

I client si connetteranno automaticamente ai nuovi endpoint del servizio in uno dei due modi riportati di seguito:

  • I client continueranno a tentare la connessione e dovrebbero connettersi automaticamente una volta scaduto il valore TTL per la voce DNS originale e una volta che la voce risulta scaduta dalla cache DNS del client. Gli utenti possono anche eseguire il comando ipconfig /flushdns da un prompt dei comandi per eliminare manualmente la propria cache DNS.

  • L'avvio o riavvio dei client comporterà una ricerca DNS all'avvio e consentirà di ottenere il nuovo indirizzo IP per l'endpoint del servizio che sarà un server Accesso client o una matrice nel secondo centro dati.

Presumendo che siano state completate tutte le modifiche appropriate apportate alla configurazione per definire e configurare i servizi del secondo centro dati affinché questi ultimi funzionino nello stesso modo che se si trovassero nel centro dati principale e presumendo che la configurazione DNS stabilita sia corretta, non dovrebbe essere necessario apportare ulteriori modifiche per attivare i server Accesso client.

Attivazione dei server Trasporto Hub

Generalmente, i client e gli altri server che inoltrano messaggi ai server Trasporto Hub identificano tali server mediante l'uso di DNS. L'attivazione dei server Trasporto Hub implica la modifica dei record DNS affinché puntino agli indirizzi IP dei server Trasporto Hub nel secondo centro dati. A questo punto, i client e i server mittente si connetteranno automaticamente ai server Trasporto Hub nel secondo centro dati in uno dei seguenti modi:

  • I client continueranno a tentare la connessione e dovrebbero connettersi automaticamente una volta scaduto il valore TTL per la voce DNS originale e una volta che la voce risulta scaduta dalla cache DNS del client. Gli utenti possono anche eseguire il comando ipconfig /flushdns da un prompt dei comandi per eliminare manualmente la propria cache DNS.

  • L'avvio o riavvio dei client comporterà una ricerca DNS all'avvio e consentirà di ottenere il nuovo indirizzo IP per l'endpoint SMTP che sarà un server Trasporto Hub nel secondo centro dati.

Presumendo che siano state completate tutte le modifiche appropriate apportate alla configurazione per definire e configurare i servizi del secondo centro dati affinché questi ultimi funzionino nello stesso modo che se si trovassero nel centro dati principale e presumendo che la configurazione DNS stabilita sia corretta, non dovrebbe essere necessario apportare ulteriori modifiche per attivare i server Trasporto Hub.

Attivazione dei server Messaggistica unificata

I server Messaggistica unificata si connettono alle linee telefoniche e al sistema PBX di un'organizzazione. La connessione logica tra il sistema PBX e il server Messaggistica unificata viene fornita da un gateway IP. I gateway IP includono una funzionalità ad elevata disponibilità e sono in grado di passare da un server Messaggistica unificata a un altro quando viene rilevato un errore.

Se, nel secondo centro dati, sono presenti server Messaggistica unificata che si trovavano in uno stato disabilitato in quanto dedicati alla soluzione di resilienza del sito, questi possono essere abilitati utilizzando il cmdlet Enable-UMServer (ad esempio, Enable-UMServer UM04).

Pertanto, presumendo che i gateway IP siano associati ai server Messaggistica unificata mediante l'uso dei server DNS, l'attivazione dei server Messaggistica unificata implica la modifica ai record DNS affinché questi puntino ai nuovi indirizzi IP che verranno configurati per i server Messaggistica unificata nel secondo centro dati. Dopo la scadenza delle voci relative al valore TTL e alla cache DNS, i client e i gateway IP non saranno in grado di connettersi al servizio di messaggistica unificata di Exchange. Presupponendo che siano state completate tutte le modifiche di configurazione appropriate necessarie per definire e configurare i servizi nel secondo datacenter, affinché funzionino come se si trovassero nel datacenter principale, e presupponendo che la configurazione DNS stabilita sia corretta, non dovrebbe essere necessario apportare ulteriori modifiche per attivare i server Messaggistica unificata.

Se il gateway IP utilizzato non supporta l'uso di nomi DNS per risolvere i server Messaggistica unificata, saranno necessari ulteriori passi di configurazione per direzionare manualmente il gateway IP verso gli indirizzi IP dei server Messaggistica unificata nel secondo centro dati.

Attivazione dei server Trasporto Edge

I passi per l'attivazione del ruolo del server Trasporto Edge varieranno a seconda della configurazione specificata. I server Trasporto Edge in due centro dati possono essere configurati in una configurazione attiva/passiva o attiva/attiva. In una configurazione attiva/passiva, il server Trasporto Edge nel secondo centro dati risulta inattivo fino a quando non viene attivato il secondo centro dati. In una configurazione attiva/attiva, i server Trasporto Edge in entrambi i centro dati recapitano posta ininterrottamente.

In una configurazione attiva/attiva, non è richiesto alcun passo per l'attivazione dei server Trasporto Edge nel secondo centro dati, in quanto già in esecuzione. In una configurazione attiva/passiva, è necessario aggiornare il record di risorse DNS MX per ciascun dominio SMTP come parte dello switchover dal centro dati principale a quello di standby. Sebbene la configurazione attiva/attiva fornisca una soluzione semplice per lo switchover del centro dati, ha lo svantaggio che necessita di un monitoraggio accurato del carico per accertarsi che una volta eseguito lo switchover del centro dati i server Trasporto Edge nel secondo centro dati siano in grado di fornire capacità sufficiente per supportare il carico incrementato che scorre in esso; di conseguenza, i server Trasporto Edge nel centro dati principale risultano non disponibili.

Anche con una configurazione attiva/attiva, potrebbe essere appropriato aggiornare i record di risorse MX per i server Trasporto Edge durante lo switchover di un centro dati. Se si consente al record di risorse MX relativo al centro dati danneggiato di continuare a puntare al centro dati danneggiato, nel momento in cui viene avviato il ripristino del centro dati questo potrebbe tentare di connettersi ai relativi server Trasporto Edge. Ciò potrebbe accadere mentre i servizi Trasporto Edge sono in uno stato di instabilità (ad esempio, in quanto si stanno ripristinando servizi dipendenti nel centro dati).

Presumendo che i record DNS siano sotto il controllo dell'organizzazione, l'attivazione dei server Trasporto Edge implica l'aggiornamento del record di risorse MX per ciascun dominio SMTP ospitato dal server.

Nota

Se il record di risorse MX utilizzato dall'organizzazione non è ospitato da un server DNS sotto il controllo dell'organizzazione, si potrebbe prendere in considerazione l'idea di far riferimento a un record CNAME nel record di risorse MX e di utilizzare il record CNAME sotto il controllo dell'organizzazione per cui è quindi possibile eseguire l'aggiornamento.

Gli aggiornamenti del DNS abilitano il traffico in ingresso e il traffico in uscita viene gestito dall'attivazione dei database delle cassette postali in un sito che dispone di server Trasporto Edge funzionanti:

  • Quando le connessioni SMTP in ingresso vengono avviate utilizzando le informazioni sulla risoluzione dei nomi aggiornate, i client SMTP si connetteranno ai server Trasporto Edge nel secondo centro dati. Il traffico verrà instradato in modo appropriato dal server Trasporto Edge e non è necessario apportare ulteriori modifiche.

  • Quando vengono avviate le connessioni SMTP in uscita, queste proveranno a connettersi al server Trasporto Edge localmente disponibile e i messaggi verranno messi in coda o inviati immediatamente a seconda dello stato del server di ricezione.

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

Ripristino del servizio per il centro dati principale

In genere, gli errori del centro dati sono temporanei o permanenti. Nel caso di un errore permanente, quale un evento che ha provocato la distruzione permanente di un centro dati principale, non vi è alcuna prospettiva che il centro dati principale venga attivato. Tuttavia, nel caso di un errore temporaneo (ad esempio, un'interruzione di alimentazione estesa o di dimensioni notevoli, ma con un danno reversibile), esiste una possibilità che venga ripristinato il servizio completo del centro dati principale.

Il processo di ripristino del servizio di un datacenter precedentemente danneggiato viene definito switchback. La procedura utilizzata per eseguire lo switchback del datacenter è analoga a quella utilizzata per eseguire lo switchover del datacenter, con l'importante differenza che gli switchback del datacenter sono programmati e la durata dell'interruzione è spesso molto breve.

È importante che lo switchback non venga eseguito finché le dipendenze dell'infrastruttura per Exchange non vengono riattivate, non risultano funzionanti e stabili e non sono state convalidate. Se tali dipendenze non sono disponibili o integre, il processo di switchback potrebbe determinare un'interruzione più lunga del necessario ed è possibile che non venga completato correttamente.

Switchback del ruolo server Cassette postali

Il ruolo server Cassette postali dovrebbe essere il primo di cui eseguire lo switchback al datacenter principale. La procedura seguente illustra in dettaglio il processo di switchback del ruolo server Cassette postali:

  1. Come parte del processo di switchover del centro dati, è stato attivato uno stato di arresto per i server Cassette postali nel centro dati principale. Quando l'ambiente (quali il centro dati principale, le dipendenze di Exchange e una connettività WAN) è pronto, il primo passaggio è di attivare lo stato avviato per i server Cassette postali del centro dati principale ripristinato e di incorporarli nel gruppo di disponibilità del database. La modalità con cui viene eseguita questa operazione dipende dal fatto che il gruppo di disponibilità del database sia o meno in modalità di coordinazione dell'attivazione del database.

    1. Se il gruppo di disponibilità del database è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, è possibile incorporare i membri del gruppo di disponibilità del database nel sito principale utilizzando il cmdlet Start-DatabaseAvailabilityGroup. A questo punto, per assicurarsi che il DAG stia utilizzando il modello di quorum appropriato, eseguire il cmdlet Set-DatabaseAvailabilityGroup sul DAG senza specificare alcun parametro.

    2. Se il gruppo di disponibilità del database non è in modalità di coordinazione dell'attivazione del database, è possibile incorporare i membri del gruppo di disponibilità del database utilizzando il cmdlet Add-DatabaseAvailabilityGroupServer.

  2. Una volta incorporati i server Cassette postali del centro dati principale nel gruppo di disponibilità del database, sarà necessario sincronizzarne saltuariamente le relative copie del database. A seconda del tipo di errore, della durata dell'interruzione e delle azioni intraprese da un amministratore durante l'interruzione, ciò potrebbe richiedere il reseeding delle copie del database. Ad esempio, se durante l'interruzione, si rimuovono le copie del database dal centro dati principale danneggiato per consentire il troncamento dei file di registro per le restanti copie attive nel secondo centro dati, sarà necessario eseguire il reseeding. Da questo punto in avanti, ciascun database può procedere individualmente. Una volta verificata l'integrità dei una copia del database replicata nel centro dati principale, è possibile passare al passo successivo.

    Nota

    Tale processo non richiede uno spostamento contemporaneo di tutti i database. Si consiglia di spostare la maggior parte dei database dell'organizzazione contemporaneamente; tuttavia, alcuni database potrebbero rimanere nel secondo centro dati qualora si verificassero problemi associati alle copie del database nel centro dati principale.

  3. Dopo aver verificato che la maggior parte dei database si trova in uno stato integro nel datacenter principale, è possibile programmare l'interruzione per lo switchback. Quando arriva il periodo pianificato, è necessario adottare la seguente procedura:

    1. Durante il processo di switchover del centro dati, il gruppo di disponibilità del database era configurato per utilizzare un server di controllo alternativo. È necessario riconfigurare il gruppo di disponibilità del database affinché utilizzi un server di controllo nel centro dati principale. Se si utilizza lo stesso server di controllo e la directory di controllo utilizzata prima dell'interruzione del centro dati principale, è possibile eseguire il comando Set-DatabaseAvailabilityGroup -Identity DAGName. Se si intende utilizzare un server o una directory di controllo diversi dal server e dalla directory di controllo originali, utilizzare il comando Set-DatabaseAvailabilityGroup per configurare i parametri del server e della directory di controllo con i valori appropriati.

    2. I database che si stanno riattivando nel centro dati principale devono essere smontati nel secondo centro dati. È possibile utilizzare il cmdlet Dismount-Database per smontare i database.

    3. Una volta smontati i database, è necessario spostare gli URL del server Accesso client dal secondo centro dati nel centro dati principale. Tale operazione viene eseguita modificando il record DNS per gli URL in modo che puntino al server Accesso client o alla matrice nel centro dati principale. Così facendo, il sistema agirà come se si verificasse un failover del database per ciascun database spostato.

      Importante

      Non passare al passo successivo fino allo spostamento degli URL del server Accesso client e alla scadenza delle voci della cache e del valore TTL del DNS. L'attivazione dei database nel centro dati principale prima dello spostamento degli URL del server Accesso client nel centro dati principale comporterà una configurazione errata (ad esempio, un database montato privo di server Accesso client nel relativo sito Active Directory).

    4. Poiché ciascun database nel centro dati principale è in uno stato di integrità, è possibile attivarlo nel centro dati principale eseguendo gli switchover del database. Tale operazione viene eseguita utilizzando il cmdlet Move-ActiveMailboxDatabase per ciascun database che verrà attivato.

    5. Una volta spostati tutti i database nel centro dati principale, è possibile montarli utilizzando il cmdlet Mount-Database.

Dopo avere attivato e montato uno o più database nel datacenter principale, è possibile eseguire le procedure di switchback per gli altri ruoli server.

Switchback degli altri ruoli server

Come parte del processo di switchover, i record DNS interni ed esterni utilizzati dai client, da altri server e dai gateway IP per risolvere gli endpoint del servizio per i server Accesso client, Trasporto Hub, Trasporto Edge e Messaggistica unificata sono stati modificati in modo da puntare agli endpoint corrispondenti nel secondo centro dati. Il processo di switchback per gli altri ruoli server implica la modifica di tali record in modo che puntino agli endpoint del servizio ripristinati nel datacenter principale.

Come nel caso delle modifiche apportate al DNS effettuate durante lo switchover al secondo centro dati, i client, i server e i gateway IP proseguiranno con i tentativi di connessione e dovrebbero connettersi automaticamente alla scadenza del valore TTL per la voce del DNS originale e alla scadenza della voce dalla relativa cache DNS.

Ripristino della resilienza del sito

Terminato lo switchback al datacenter principale, è possibile ristabilire la resilienza del sito per il datacenter principale verificando l'integrità e lo stato di ogni copia del database delle cassette postali nel secondo datacenter. Inoltre, se ciascuna copia del database nel secondo centro dati risultava originariamente bloccata per l'attivazione, è possibile, a questo punto, riconfigurare tali impostazioni.

Interruzione di un centro dati parzialmente danneggiato

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