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File di configurazione RSReportServer

Data aggiornamento: 12 dicembre 2006

Nel file RSReportServer.config sono archiviate le impostazioni utilizzate dal servizio Web ReportServer e dal servizio Windows ReportServer per le connessioni al server di report, per le configurazioni multi-istanza o con scalabilità orizzontale, per la gestione delle sessioni e della cache, per i servizi, per le sottoscrizioni e il recapito e per l'esecuzione dei report (rendering, elaborazione dei dati ed elaborazione degli eventi).

Percorso del file

Il file si trova nella cartella \Reporting Services\ReportServer.

Linee guida per la modifica

È possibile utilizzare lo strumento Gestione configurazione Reporting Services o l'utilità rsconfig per modificare la connessione crittografata e i valori dell'account utente. È possibile utilizzare un editor di testo per modificare le impostazioni non crittografate. Per ulteriori informazioni sulla modifica delle impostazioni di configurazione, vedere File di configurazione di Reporting Services.

Sono disponibili istruzioni specifiche relative alla modifica dei file di configurazione nel caso in cui si stiano personalizzando le impostazioni dell'estensione per il rendering, si stia distribuendo Microsoft .Net Data Provider for mySAP Business Suite, necessario per elaborare i dati SAP in un'installazione di Reporting Services, oppure si stia registrando una nuova estensione per l'elaborazione dati dopo un aggiornamento tramite Service Pack. Per ulteriori informazioni, vedere Specifica dei parametri di estensione per il rendering nei file di configurazione e Configurazione di Reporting Services per l'utilizzo di Microsoft .NET Data Provider for mySAP Business Suite. Per registrare Microsoft .NET Data Provider for SAP NetWeaver Business Intelligence, vedere Configurazione di Reporting Services per l'utilizzo di Microsoft .NET Data Provider 1.0 for SAP NetWeaver Business Intelligence.

Impostazioni di configurazione

Nella tabella seguente sono disponibili informazioni su impostazioni specifiche. Le impostazioni sono elencate nell'ordine in cui vengono visualizzate nel file di configurazione.

Impostazione Descrizione

Dsn, LogonUser, LogonDomain, LogonCred

Consente di specificare i valori crittografati utilizzati internamente da un server di report per la connessione a un database del server di report. I valori per LogonUser, LogonDomain e LogonCred vengono creati quando la connessione al server di report è configurata per l'utilizzo di un account di dominio. Per ulteriori informazioni sulla connessione al database del server di report, vedere Configurazione della connessione a un database del server di report.

ConnectionType

Consente di specificare il tipo di credenziali utilizzato dal server di report per la connessione al relativo database. I valori validi sono Default e Impersonate. Default è specificato se il server di report è configurato per utilizzare un account di accesso di SQL Server o l'account di servizio per connettersi al database del server di report. Impersonate è specificato se il server di report utilizza un account di Windows per connettersi al database del server di report.

InstanceID

Identificatore dell'istanza del server di report. Le istanze del server di report sono basate sulle istanze di SQL Server. Questo valore specifica il nome di un'istanza di SQL Server. Per impostazione predefinita, il valore è MSSQL.n. Non modificare questa impostazione.

InstallationID

Identificatore dell'installazione del server di report creato durante l'installazione. Questo valore è impostato su un GUID.

SecureConnectionLevel

Consente di specificare il livello di protezione della connessione al servizio Web. I valori validi sono compresi tra 0 e 3, dove 0 indica il livello meno protetto. Per ulteriori informazioni, vedere Using Secure Web Service Methods e Configurazione di un server di report per le connessioni SSL (Secure Sockets Layer).

ProcessRecycleOptions

Consente di specificare se il processo di lavoro di ASP.NET viene riciclato in caso di errori gravi. I valori validi sono 0 (impostazione predefinita) e 1. Specificare 0 per consentire il riciclo.

CleanupCycleMinutes

Consente di specificare dopo quanti minuti le sessioni precedenti e gli snapshot scaduti vengono rimossi dai database del server di report. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 10. Se si imposta il valore su 0, il processo di pulitura del database viene disattivato.

SQLCommandTimeoutSeconds

Questa impostazione non viene utilizzata.

MaxActiveReqForOneUser

Consente di specificare il numero massimo di connessioni simultanee e in corso che un utente può aprire per il server di report. Quando viene raggiunto il limite impostato, le successive richieste di connessione da parte dell'utente vengono negate. Questa impostazione di configurazione consente di contrastare un attacco Denial of Service. I valori validi sono compresi tra 0 e il valore integer massimo. Il valore predefinito è 20.

Si noti che la maggior parte delle richieste viene elaborata in tempi molto rapidi, per cui è improbabile che un singolo utente abbia più di 20 connessioni aperte contemporaneamente. Se gli utenti aprono contemporaneamente più di 15 report con requisiti di elaborazione elevati, potrebbe essere necessario aumentare questo valore.

Questa impostazione viene ignorata per i server di report in esecuzione in modalità di integrazione con SharePoint. Per ulteriori informazioni sulle modalità del server, vedere Modalità di distribuzione di Reporting Services.

DatabaseQueryTimeout

Consente di specificare quanti secondi devono trascorrere prima del timeout di una connessione al server di report. Questo valore viene passato alla proprietà System.Data.SQLClient.SQLCommand.CommandTimeout. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 120. Non è consigliabile impostare il valore su 0 in quanto il tempo di attesa risulterebbe illimitato.

RunningRequestsScavengerCycle

Consente di specificare la frequenza con cui le richieste orfane e le richieste scadute vengono annullate. Il valore è espresso in secondi. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 60.

RunningRequestsDbCycle

Consente di specificare la frequenza con cui il server di report valuta i processi in esecuzione per stabilire se è stato superato il timeout per l'esecuzione dei report e quando presentare informazioni sui processi in esecuzione nella pagina Gestisci processi di Gestione report. Il valore è espresso in secondi. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 60.

RunningRequestsAge

Consente di specificare l'intervallo, espresso in secondi, dopo il quale lo stato di un processo passa da nuovo a in esecuzione. Un processo in esecuzione viene archiviato nel database temporaneo del server di report o nel file system, a seconda della configurazione. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 30.

MaxScheduleWait

Consente di specificare per quanti secondi il servizio Windows ReportServer attende che una pianificazione venga aggiornata dal servizio SQL Server Agent quando viene richiesta l'opzione Prossima esecuzione. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 5.

DisplayErrorLink

Consente di indicare se in caso di errore viene visualizzato o meno un collegamento a Guida in linea e supporto tecnico Microsoft. Il collegamento viene visualizzato nei messaggi di errore e consente agli utenti di accedere al sito e visualizzare informazioni aggiornate sugli errori. I valori validi sono True (impostazione predefinita) e False.

WebServiceuseFileShareStorage

Consente di specificare se archiviare nel file system i report memorizzati nella cache e gli snapshot temporanei creati dal servizio Web ReportServer per la durata di una sessione utente. I valori validi sono True e False (impostazione predefinita). Se il valore è impostato su false, i dati temporanei vengono archiviati nel database reportservertempdb.

WatsonFlags

Consente di specificare quante informazioni vengono registrate per le condizioni di errore segnalate a Microsoft.

WatsonDumpOnExceptions

Non modificare questa impostazione.

WatsonDumpExcludeIfContainsExceptions

Non modificare questa impostazione.

IsSchedulingService

Consente di specificare se esiste un thread dedicato a garantire che le pianificazioni nel database del server di report corrispondano a quelle nel database di SQL Server Agent. I valori validi sono True (impostazione predefinita) e False.

Questa impostazione viene modificata quando si attivano o disattivano le funzionalità di Reporting Services nello strumento Configurazione superficie di attacco di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere Avvio e interruzione del servizio Windows ReportServer.

IsNotificationService

Consente di specificare se nel server di report è presente un thread dedicato al polling della tabella delle notifiche del database del server di report, allo scopo di stabilire se vi sono notifiche in sospeso. I valori validi sono True (impostazione predefinita) e False.

Questa impostazione viene modificata quando si attivano o disattivano le funzionalità di Reporting Services nello strumento Configurazione superficie di attacco di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere Avvio e interruzione del servizio Windows ReportServer.

IsEventService

Consente di specificare se i processi dei servizi sono eventi nella coda degli eventi. I valori validi sono True (impostazione predefinita) e False.

Questa impostazione viene modificata quando si attivano o disattivano le funzionalità di Reporting Services nello strumento Configurazione superficie di attacco di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere Avvio e interruzione del servizio Windows ReportServer.

PollingInterval

Consente di specificare l'intervallo, espresso in secondi, tra i polling della tabella degli eventi da parte del server di report. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 10.

WindowsServiceUseFileShareStorage

Consente di specificare se archiviare nel file system i report memorizzati nella cache e gli snapshot temporanei creati dal servizio Windows ReportServer per la durata di una sessione utente. I valori validi sono True e False (impostazione predefinita). Se il valore è impostato su false, i dati temporanei vengono archiviati nel database reportservertempdb.

MemoryLimit

Per il servizio Windows ReportServer, consente di specificare una soglia di memoria oltre la quale non viene accettata nessuna nuova richiesta di elaborazione. Le richieste in corso possono continuare.

Questo valore è espresso come percentuale della memoria disponibile. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 60.

Per ulteriori informazioni sui limiti di memoria e il riciclo del dominio applicazione, vedere Configurazione della memoria disponibile per Reporting Services e Limiti delle dimensioni di report e snapshot.

RecycleTime

Consente di specificare il tempo di riciclo per il dominio dell'applicazione, espresso in minuti. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 720.

MaximumMemoryLimit

Per il servizio Windows ReportServer, consente di specificare che è necessario riciclare il dominio applicazione quando l'utilizzo della memoria del server di report raggiunge una certa percentuale della memoria disponibile.

Questo valore rappresenta la percentuale della memoria disponibile che è possibile utilizzare durante il riciclo. Il valore predefinito è 80. Questo valore deve essere superiore a quello impostato per MemoryLimit.

MaxAppDomainUnloadTime

Consente di specificare un tempo di attesa durante il quale è consentito lo scaricamento per il dominio dell'applicazione durante un'operazione di riciclo. Se il riciclo non viene ultimato entro questo periodo di tempo, qualsiasi elaborazione viene interrotta e il dominio dell'applicazione viene riavviato immediatamente.

Il valore è espresso in minuti. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 30.

MaxQueueThreads

Consente di specificare il numero di thread utilizzati dal servizio Windows ReportServer per elaborare contemporaneamente sottoscrizioni e notifiche nel server di report. I valori validi sono compresi nell'intervallo da 0 al numero intero massimo. Il valore predefinito è 0. Se si sceglie 0, il numero massimo di thread verrà determinato dal server di report. Se si specifica un valore integer, il valore specificato verrà utilizzato per impostare il limite superiore relativo al numero di thread che è possibile creare contemporaneamente. Per ulteriori informazioni sul modo in cui il servizio Windows ReportServer gestisce la memoria per l'esecuzione dei processi, vedere Configurazione della memoria disponibile per Reporting Services.

UrlRoot

Utilizzata dalle estensioni per il recapito per comporre l'URL utilizzato per accedere agli elementi archiviati nel server di report. Questo valore viene specificato durante l'installazione o tramite lo strumento Gestione configurazione Reporting Services se il server di report è stato configurato dopo l'installazione. Il valore deve essere un indirizzo URL valido.

UnattendedExecutionAccount

Consente di specificare nome utente, password e dominio utilizzati dal server di report per l'esecuzione automatica di un report. Questi valori sono crittografati. Utilizzare lo strumento Gestione configurazione Reporting Services o l'utilità rsconfig per impostare questi valori. Per ulteriori informazioni, vedere Configurazione di un account per l'elaborazione automatica di un report.

PolicyLevel

Consente di specificare il file di configurazione dei criteri di protezione. Il valore valido è Rssrvrpolicy.config. Per ulteriori informazioni, vedere Using Reporting Services Security Policy Files.

WebServiceAccount

Consente di specificare l'account utilizzato per l'esecuzione del servizio Web ReportServer. Viene utilizzato per confermare l'identità del servizio Web ReportServer quando si eseguono operazioni di crittografia dei dati.

IsWebServiceEnabled

Consente di specificare se il servizio Web ReportServer risponde a richieste di accesso SOAP e URL. Questo valore viene impostato quando si attiva o disattiva il servizio nello strumento Configurazione superficie di attacco di SQL Server.

FileShareStorageLocation

Consente di specificare una cartella del file system per l'archiviazione degli snapshot temporanei. Benché sia possibile, non è consigliabile specificare un percorso UNC. Il valore predefinito è C:\Programmi\Microsoft SQL Server\MSSQL.x\Reporting Services\RSTempFiles.

Delivery

Consente di specificare le estensioni per il recapito predefinite ed eventualmente personalizzate utilizzate per distribuire i report previa sottoscrizione.

ExtensionName

Consente di specificare le estensioni per il recapito disponibili per il server di report. Reporting Services include estensioni per il recapito predefinite per Condivisione file Server report, Messaggio di posta elettronica da Server report, Provider recapito Null e Recapito SharePoint.

Prima di utilizzare Messaggio di posta elettronica da Server report, è necessario eseguire operazioni di configurazione aggiuntive. Provider recapito Null è supportato solo per le sottoscrizioni guidate dai dati. Recapito SharePoint è disponibile solo quando si configura un server di report per la modalità di integrazione con SharePoint. Se il server di report è in esecuzione in modalità nativa è possibile ignorare tale recapito. Per ulteriori informazioni sulle modalità del server, vedere Modalità di distribuzione di Reporting Services. Per ulteriori informazioni sulle estensioni per il recapito, vedere Recapito di report tramite sottoscrizioni.

MaxRetries

Consente di specificare il numero massimo di tentativi di recapito da parte di un server di report. Il valore predefinito è 3.

SecondsBeforeRetry

Consente di specificare l'intervallo di tempo tra un tentativo e l'altro. Il valore predefinito è 900.

FileShareConfiguration

Consente di specificare le impostazioni per il recapito tramite condivisione file basato sulle sottoscrizioni. Per ulteriori informazioni, vedere Recapito tramite condivisione file in Reporting Services. Per ulteriori informazioni sulle impostazioni di ExcludedRenderFormats e RenderingExtension utilizzate per la configurazione del recapito tramite condivisione file, vedere le impostazioni di configurazione dei messaggi di posta elettronica del server di report di seguito in questa tabella.

RSEmailConfiguration

Consente di specificare le impostazioni per il recapito tramite posta elettronica basato sulle sottoscrizioni. Per ulteriori informazioni, vedere Configurazione di un server di report per il recapito tramite posta elettronica.

SMTPServer

Consente di specificare un valore stringa che indica l'indirizzo di un server SMTP remoto o di un server d'inoltro. Questo valore è obbligatorio per il servizio SMTP remoto. Può essere un indirizzo IP, un nome UNC di un computer nella Intranet aziendale o un nome di dominio completo.

SMTPServerPort

Consente di specificare un valore integer che indica la porta a cui il servizio SMTP invia la posta in uscita. Di norma per l'invio della posta elettronica viene utilizzata la porta 25.

SMTPAccountName

Contiene un valore stringa che assegna il nome di account di Microsoft Outlook Express. Se il server SMTP è configurato per utilizzare questo valore, è possibile impostarlo, altrimenti è possibile lasciare vuota l'impostazione. Utilizzare From per specificare un account di posta elettronica per l'invio dei report.

SMTPConnectionTimeout

Consente di specificare un valore integer che indica il numero di secondi di attesa per una connessione socket valida con il servizio SMTP, trascorsi i quali si verifica il timeout. Il valore predefinito è 30 secondi, ma viene ignorato se SendUsing è impostato su 2.

SMTPServerPickupDirectory

Consente di specificare un valore stringa che indica la directory di prelievo per il servizio SMTP locale. Questo valore deve essere il percorso completo di una cartella locale, ad esempio d:\rs-emails.

SMTPUseSSL

Consente di specificare un valore booleano che può essere impostato per utilizzare SSL (Secure Sockets Layer) quando si invia un messaggio SMTP tramite la rete. Il valore predefinito è 0 (o false). Questa impostazione può essere utilizzata se l'elemento SendUsing è impostato su 2.

SendUsing

Consente di specificare il metodo da utilizzare per l'invio dei messaggi. I valori validi sono i seguenti:

1=il messaggio viene inviato dalla directory di prelievo del servizio SMTP locale.

2=il messaggio viene inviato dal servizio SMTP della rete.

SMTPAuthenticate

Consente di specificare un valore integer che indica il tipo di autenticazione da utilizzare per l'invio di messaggi a un servizio SMTP tramite una connessione TCP/IP. I valori validi sono i seguenti:

0=nessuna autenticazione.

1= (non supportato).

2= autenticazione NTLM (NT LanMan). Per la connessione al server SMTP di rete viene utilizzato il contesto di protezione del servizio Windows ReportServer.

From

Consente di specificare l'indirizzo di posta elettronica da cui vengono inviati i report, nel formato abc@host.xyz. L'indirizzo viene visualizzato nella riga Da del messaggio di posta elettronica in uscita. Questo valore è obbligatorio se viene utilizzato un server SMTP remoto. Deve essere un account di posta elettronica valido con l'autorizzazione all'invio di posta.

EmbeddedRenderFormats

Consente di specificare il formato di rendering utilizzato per incapsulare un report nel corpo di un messaggio di posta elettronica. Le immagini presenti nel report vengono incorporate all'interno del report. I valori validi sono MHTML e HTML4.0.

PrivilegedUserRenderFormats

Consente di specificare i formati di rendering che un utente può selezionare per una sottoscrizione, purché le sottoscrizioni siano state attivate tramite l'attività "Gestione di tutte le sottoscrizioni". Se questo valore non viene impostato, risultano disponibili tutti i formati di rendering che non siano stati esclusi in modo esplicito.

ExcludedRenderFormats

Consente di escludere i formati non adatti per un'estensione per il recapito specificata. Per impostazione predefinita, le estensioni per il recapito HTMLOWC, RGDI e Null vengono escluse per il recapito tramite posta elettronica e il recapito tramite condivisione file. Non è possibile escludere più istanze della stessa estensione per il rendering. In questo caso, si verificherà un errore durante la lettura del file di configurazione da parte del server di report.

SendEmailToUserAlias

Questo valore interagisce con DefaultHostName.

Se SendEmailToUserAlias è impostato su true, gli utenti che definiscono le singole sottoscrizioni vengono specificati automaticamente come destinatari del report. Il campo A risulta nascosto. Se questo valore è impostato su false, il campo A è visibile. Impostare questo valore su true se si desidera esercitare il massimo controllo sulla distribuzione dei report. I valori validi sono i seguenti:

True=viene utilizzato l'indirizzo di posta elettronica dell'utente che ha creato la sottoscrizione. È il valore predefinito.

False=è possibile specificare qualsiasi indirizzo di posta elettronica.

DefaultHostName

Questo valore interagisce con SendEmailToUserAlias.

Consente di specificare un valore stringa che indica il nome host da aggiungere all'alias dell'utente quando SendEmailToUserAlias è impostata su true. Questo valore può essere un nome DNS (Domain Name System) o un indirizzo IP.

PermittedHosts

Consente di limitare la distribuzione dei report specificando in modo esplicito quali host possono ricevere i report tramite posta elettronica. In PermittedHosts ogni host è specificato come elemento HostName, dove il valore è un indirizzo IP o un nome DNS.

Sono destinatari validi solo gli account definiti per l'host. Se è stato specificato DefaultHostName, è importante includere quell'host come elemento HostName di PermittedHosts. Il valore deve corrispondere a uno o più nomi DNS o indirizzi IP. Per impostazione predefinita, questo valore non è impostato. Se il valore non è impostato, non vi sono restrizioni in merito a chi può ricevere i report tramite posta elettronica.

Null

Consente di specificare il provider recapito NULL utilizzato per precaricare la cache. Per ulteriori informazioni, vedere Caching dei report in Reporting Services.

Render

Consente di specificare le estensioni per il rendering predefinite ed eventualmente personalizzate utilizzate per la presentazione dei report. Le estensioni predefinite per il rendering sono NULL, XML, CSV, IMAGE, PDF, RDGI, HTML4.0, HTML3.2, MHTML ed EXCEL.

Data

Consente di specificare le estensioni per l'elaborazione dati predefinite ed eventualmente personalizzate utilizzate per l'elaborazione delle query. Le estensioni predefinite per l'elaborazione dati sono SQL, OLEDB, OLEDB-MD, ORACLE, ODBC e XML.

SemanticQuery

Consente di specificare l'estensione per l'elaborazione della query semantica utilizzata per elaborare i modelli di report. L'elaborazione della query non è estendibile. Le estensioni per l'elaborazione di query semantiche incluse in Reporting Services supportano i dati relazionali di SQL Server e i dati multidimensionali di Analysis Services.

Security

Consente di specificare le estensioni predefinite e personalizzate utilizzate per supportare l'autenticazione. Le estensioni predefinite e personalizzate per l'autenticazione comprendono Windows. Per ulteriori informazioni, vedere Implementing a Security Extension.

EventProcessing

Consente di specificare i gestori eventi predefiniti. Non è possibile creare gestori eventi personalizzati in questa versione.

Vedere anche

Concetti

Configurazione della memoria disponibile per Reporting Services
Personalizzazione di fogli di stile per il Visualizzatore HTML e Gestione report
File di configurazione di Reporting Services
Inizializzazione di un server di report
Archiviazione dei dati crittografati del server di report
Strumento Gestione configurazione Reporting Services

Altre risorse

Utilità rsconfig

Guida in linea e informazioni

Assistenza su SQL Server 2005

Cronologia modifiche

Versione Cronologia

12 dicembre 2006

Contenuto modificato:
  • MaxActiveReqForOneUser
  • ExtensionName

17 luglio 2006

Contenuto modificato:
  • Correzione della descrizione di MaxQueueThreads.

14 aprile 2006

Nuovo contenuto:
  • ExcludedRenderFormats
Contenuto modificato:
  • Dsn, LogonUser, LogonDomain, LogonCred