Windows Vista

10 cose da sapere sulla distribuzione di Windows Vista

Michael Niehaus

 

Panoramica:

  • Nuovi metodi di distribuzione desktop
  • Modifiche nell'installazione di Windows
  • Strumenti utili per iniziare

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Con il lancio ormai imminente, è tempo di prendere in esame Windows Vista, il sistema operativo successivo a Windows XP. Indipendentemente dal numero di computer (10, 100 o 100.000) a cui dovrà essere distribuito, sapere in cosa differisce il processo di distribuzione di Windows Vista rispetto a Windows XP agevolerà notevolmente le operazioni che tale processo comporta.

Di seguito vengono descritti 10 aspetti in cui differiscono la distribuzione di Windows® XP e Windows Vista™, che sarà utile conoscere prima di procedere con la migrazione.

1. Le immagini di Windows Vista occupano più spazio

Le immagini dei sistemi operativi Windows XP e Windows 2000 possono essere contenute senza problemi su un unico CD (meno di 700 MB). Anche dopo l'eventuale aggiunta di applicazioni, driver e utilità all'immagine, le dimensioni massime rimangono comunque comprese tra 1 e 3 GB.

Nel caso di Windows Vista, invece, le dimensioni delle immagini partono da circa 2 GB non compressi. Una volta distribuita l'immagine, le dimensioni spesso aumentano fino a 5 GB o più e non è possibile ridurle in alcun modo. Se si aggiungono applicazioni, driver o altri file, naturalmente l'immagine diventa ancora più grande.

Come procedere quindi per distribuire l'immagine? La rete in uso dispone delle caratteristiche e dello spazio necessari? Le reti da 10 MB o le reti non commutate non sono sufficienti. Se si desidera distribuire l'immagine tramite CD, sono necessari tre o quattro CD. Oggi la creazione di DVD (da 4,7 GB) è un'operazione piuttosto semplice e pertanto è possibile utilizzare tali supporti per eseguire la distribuzione, a condizione che siano disponibili le unità DVD necessarie; in caso contrario si consiglia di aggiungere le unità DVD al successivo acquisto di PC.

Con l'aumento dello spazio disponibile sulle chiavi di memoria USB (attualmente la capacità può raggiungere i 4 GB e oltre) e la progressiva riduzione dei prezzi, questi dispositivi rappresentano un'altra opzione di distribuzione di Windows Vista, a condizione che il BIOS del computer supporti l'utilizzo di una chiave di avvio.

Infine (anche se questo non ha nulla a che vedere con le dimensioni dell'immagine), tenere presente che nel nuovo sistema operativo non esiste più la directory I386, poiché tutti i componenti, installati o meno, risiedono ora nella directory Windows (ma non nella directory standard SYSTEM32). Durante l'installazione di un nuovo componente, i file necessari verranno prelevati da questa posizione.

2. Maggiore protezione

I numerosi miglioramenti apportati alle funzionalità di protezione influiscono anche sul processo di distribuzione. Ad esempio, è stata semplificata la configurazione di Windows Vista per il supporto degli utenti "con diritti limitati", ovvero gli utenti connessi che non dispongono dei diritti di amministratore. In Windows XP, se l'utente non ha eseguito l'accesso come amministratore, alcune applicazioni non funzionano in quanto si suppone che tale utente disponga di accesso completo all'unità C: e a tutte le aree del Registro di sistema. In Windows Vista, quando un'applicazione tenta di scrivere nelle aree con restrizioni, i dati vengono reindirizzati in modo trasparente in altri percorsi del profilo dell'utente connesso.

Un altro cambiamento importante è la possibilità per gli utenti senza diritti di amministratore di caricare i driver e collegare quindi nuovi dispositivi senza necessità di richiedere l'intervento dell'help desk.

La terza differenza in materia di protezione consiste nella possibilità di installare automaticamente i controlli ActiveX® in Internet Explorer® utilizzando i diritti elevati appropriati. È infatti disponibile un nuovo servizio in grado di eseguire queste installazioni per conto dell'utente (se, naturalmente, ciò è stato consentito dall'amministratore IT tramite i Criteri di gruppo).

In Windows XP esiste già la possibilità per alcuni utenti di disporre di diritti di Power User, ma i vantaggi (in termini di limitazione dei diritti utente) non sono in realtà molti rispetto alla semplice concessione dei privilegi di amministratore completi. Di conseguenza, il gruppo Power Users non è disponibile in Windows Vista, anche se all'occorrenza può essere ripristinato tramite un modello di protezione separato applicabile alle singole installazioni di Windows Vista.

Talvolta può essere necessario disporre dei diritti di amministratore, ma questo non significa che sia opportuno accedere sempre al computer come amministratore. In Windows Vista è stato pertanto introdotto il controllo dell'account utente, che impone l'esecuzione della maggior parte della applicazioni, anche nel caso degli amministratori, con diritti limitati. Per le applicazioni che richiedono diritti più elevati, il controllo dell'account utente richiede l'autorizzazione a eseguire l'applicazione con privilegi elevati o a utilizzare altre credenziali utente in sostituzione di quelle dell'utente connesso.

Sono stati inoltre introdotti alcuni miglioramenti al firewall incorporato in Windows Vista. Il nuovo firewall è in grado infatti di controllare il traffico in entrata e in uscita, ma rimane completamente configurabile tramite i Criteri di gruppo.

Infine, la funzionalità di crittografia completa dei volumi BitLocker™, inclusa in Windows Vista Enterprise e Ultimate, consente di crittografare l'intero volume del sistema operativo. Il volume sarà quindi leggibile solo all'interno di Windows Vista e solo quando vengono fornite le chiavi adatte, tramite il chip incorporato TPM (Trusted Platform Module) 1.2, una chiave USB o tramite immissione da tastiera (tenere presente che è supportato solo TPM 1.2 o versione successiva).

3. Windows Vista è strutturato in componenti

Una delle modifiche architetturali più importanti è il fatto che Windows Vista è un sistema operativo completamente strutturato in componenti. Questa caratteristica influisce sulla distribuzione nei modi descritti di seguito.

La configurazione delle funzioni di Windows Vista da installare richiede la configurazione dei componenti da attivare e ciò avviene con l'ausilio di nuovi strumenti come Windows System Image Manager, mostrato nella figura 1.

Gli aggiornamenti della protezione, i Language Pack e i service pack non sono altro che componenti che è possibile applicare a Windows Vista utilizzando strumenti come Gestione pacchetti (PKGMGR).

Figura 1. Windows System Image Manager

Figura 1.** Windows System Image Manager **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Inoltre, tutti gli interventi richiesti possono essere eseguiti non in linea oppure in linea ed è persino possibile applicare modifiche a Windows Vista o a un'immagine di Windows Vista mentre il sistema operativo non è in esecuzione. Quest'ultima caratteristica è l'ideale per la distribuzione in quanto consente di applicare le correzioni al sistema operativo prima della connessione iniziale alla rete.

Poiché anche i driver vengono trattati come componenti, possono essere aggiunti e rimossi in modo semplice, anche non in linea. Ciò consente di aggiungere driver alle immagini esistenti, anche con modalità just-in-time (al primo avvio del computer) durante il processo di distribuzione. Questo vale anche per i driver di archiviazione di massa: pertanto non sarà più necessario creare una nuova immagine solo per aggiungere un nuovo driver di archiviazione di massa.

In Windows Vista è accessibile una maggiore quantità di impostazioni e la maggior parte dei componenti è caratterizzata da opzioni configurabili. Ne risulta pertanto semplificata la definizione delle impostazioni predefinite di installazione che potranno quindi essere gestite su base continua utilizzando Criteri di gruppo. Per un elenco dei nuovi strumenti disponibili in Windows Vista, vedere il riquadro "Strumenti utili e strumenti obsoleti".

Strumenti utili e strumenti obsoleti

Di seguito sono elencati gli strumenti utili per la distribuzione di Windows Vista seguiti dagli strumenti a cui potremo dire addio per sempre dopo l'introduzione di Windows Vista.

UTILI:

  • SYSPREP Versione aggiornata e modificata per Windows Vista.
  • SETUP Nuovo strumento di installazione per Windows Vista, che sostituisce WINNT e WINNT32.
  • IMAGEX Nuovo strumento da riga di comando per la creazione di immagini WIM.
  • Windows System Image Manager Strumento per la creazione e la modifica dei file unattend.xml.
  • PEIMG Strumento per la personalizzazione delle immagini Windows PE 2.0.
  • Servizi di distribuzione Windows Nuova versione di Servizi di installazione remota, con nuove funzionalità quali la possibilità di distribuire immagini di Windows Vista e Windows XP, nonché immagini d'avvio Windows PE 2.0.
  • PNPUTIL Nuovo strumento per aggiungere e rimuovere i driver dall'archivio driver di Windows Vista.
  • PKGMGR Nuovo strumento per eseguire interventi di manutenzione sul sistema operativo.
  • OCSETUP Sostituisce SYSOCMGR e consente di installare i componenti di Windows.
  • BCDEDIT Nuovo strumento per la modifica dei dati di configurazione di avvio.
  • Application Compatibility Toolkit 5.0 Strumento aggiornato che consente di valutare se le applicazioni in uso sono compatibili con Windows Vista.
  • Utilità di migrazione stato utente 3.0 Strumento aggiornato per l'acquisizione e il ripristino dello stato utente, supporta Windows XP, Windows Vista e tutte le versioni di Office inclusa la 2007.
  • BitLocker Funzione di crittografia completa dei volumi inclusa in Windows Vista Enterprise Edition e Windows Vista Ultimate Edition.

OBSOLETI:

  • Servizi di installazione remota Sostituito da Servizi di distribuzione Windows, che supporta ancora Windows Server 2003; RIPREP e RISETUP non sono compatibili con Windows Vista.
  • Gestione guidata installazione/Blocco note Utilizzare Windows System Image Manager per la modifica dei file di configurazione dei programmi di installazione automatica.
  • WINNT.EXE e WINNT32.EXE Sostituiti da SETUP.
  • SYSOCMGR Sostituito da OCSETUP, PKGMGR.
  • Dischi floppy di avvio MS-DOS Non supportati: utilizzare Windows PE.

4. L'installazione in modalità testo è stata eliminata

Il processo di base utilizzato per installare Windows XP è rimasto lo stesso fin dai tempi di Windows NT®. Questa procedura laboriosa richiedeva una fase di installazione iniziale in modalità testo che prevedeva la decompressione e l'installazione di ogni file del sistema operativo, la creazione di tutte le voci del Registro di sistema e l'applicazione di tutte le funzionalità di protezione. Con l'introduzione di Windows Vista, questa fase di installazione in modalità testo scompare e viene sostituita da un nuovo programma di installazione che applica l'immagine di Windows Vista al computer.

Una volta applicata, l'immagine dovrà essere personalizzata in base al computer specifico. Questa personalizzazione sostituisce la cosiddetta installazione minima richiesta in Windows XP e Windows 2000 e ha le stesse finalità, ovvero consentire la scelta automatica delle impostazioni e delle caratteristiche necessarie per il computer di destinazione.

Anche il processo di preparazione dell'immagine è cambiato. Con Windows XP si utilizzava "Sysprep" per preparare il sistema operativo per la distribuzione. Con Windows Vista si esegue ancora Sysprep.exe (installato per impostazione predefinita nel percorso C:\Windows\System32\Sysprep) per la preparazione "generica" del computer alla duplicazione.

Windows Vista (tutte le versioni) viene fornito su DVD come immagine già installata e generica (immagine Sysprep), pronta per la distribuzione in qualsiasi computer. Alcuni clienti possono scegliere di distribuire questa immagine così com'è (eventualmente applicando correzioni o installando driver tramite le funzionalità di manutenzione descritte in precedenza).

5. Eliminazione del file Boot.ini

Il file Boot.ini scompare da Windows Vista e da Windows PE 2.0 per essere sostituito dal nuovo caricatore di avvio bootmgr che legge i dati di configurazione di avvio da un file speciale denominato BCD. La gestione dei contenuti di questo file è affidata a un nuovo strumento chiamato bcdedit.exe (o a un provider indipendente di Strumentazione gestione Windows o WMI). Il file BCD può inoltre essere utilizzato per la configurazione di un'immagine d'avvio Windows PE 2.0 e semplifica l'avvio di Windows Vista o Windows PE senza dover apportare ulteriori modifiche al computer. Tale flessibilità risulta utile a scopo di ripristino o manutenzione.

6. Le impostazioni sono configurate in formato XML

In Windows XP (e nelle versioni precedenti di Windows PE) le informazioni di configurazione erano memorizzate all'interno di vari file di testo che vengono ora sostituiti da un file XML.

Il file unattend.txt, utilizzato per configurare la modalità di installazione di Windows XP, viene sostituito dal file unattend.xml che sostituisce inoltre altri tre file:

  • Sysprep.inf, utilizzato per configurare le modalità di personalizzazione di un'immagine di Windows XP durante la distribuzione a un computer tramite l'installazione minima.
  • Wimbom.ini, utilizzato per configurare Windows PE.
  • Cmdlines.txt, utilizzato per specificare un elenco di comandi da eseguire durante l'installazione minima.

Un esempio di file unattend.xml è disponibile per il download dal sito Web TechNet Magazine all'indirizzo microsoft.com/technet/technetmag/code06.aspx (in inglese).

Se lo si desidera, è possibile continuare a utilizzare file separati, in quanto non è obbligatorio riunire tutti gli elementi di configurazione all'interno di un unico file unattend.xml. Lo schema di livello superiore del nuovo file di configurazione in formato XML è chiaramente definito e include la rappresentazione di ogni fase del processo di distribuzione. Gli elementi di configurazione utilizzati sono specificati nei componenti del sistema operativo appropriati e vengono individuati dinamicamente dai componenti stessi.

Con Windows XP, molti professionisti IT modificavano i file di configurazione in Blocco note. È ancora possibile farlo, ma lo strumento Windows System Image Manager presentato in precedenza consente di esaminare l'immagine di Windows Vista, determinare quali impostazioni sono disponibili e configurarle una a una.

L'Utilità di migrazione stato utente 3.0, il cui rilascio è previsto in contemporanea con Windows Vista, è un altro strumento che semplifica la distribuzione e utilizza file di configurazione XML anziché i file in formato INF utilizzati nelle versioni precedenti. Per ulteriori informazioni, vedere "Migrating to Windows Vista Through the User State Migration Tool" (in inglese).

7. Eliminazione delle complicazioni legate agli HAL

In Windows XP esistono alcune limitazioni tecniche che impediscono la creazione di un'unica immagine da distribuire a tutti i computer di un'organizzazione: poiché esistono diversi HAL (Hardware Abstraction Layer), è infatti necessario gestire più immagini (per ulteriori informazioni, consultare l'articolo della Knowledge Base "Opzioni HAL dopo l'installazione di Windows XP o Windows Server 2003"). La maggior parte delle organizzazioni dispone di due o tre immagini per ogni piattaforma (x86 e x64) e a volte si decide persino di utilizzarne di più, nonostante ogni ulteriore immagine comporti un aumento dei costi e della complessità.

In Windows Vista queste limitazioni tecniche sono state superate e pertanto il sistema operativo è in grado di individuare l'HAL richiesto e installarlo automaticamente.

8. Nuove caratteristiche di Windows PE

Windows PE 2.0, la nuova versione che verrà rilasciata insieme a Windows Vista, è un componente essenziale del processo di distribuzione, utilizzato persino dall'installazione standard di Windows Vista basata su DVD, e verrà utilizzato da molte organizzazioni (spesso personalizzandolo in base alle esigenze specifiche) nell'ambito dei loro processi di distribuzione.

Rispetto alla distribuzione basata su MS-DOS®, Windows PE 2.0 offre numerosi vantaggi, inclusi il minor tempo dedicato alla ricerca dei driver in modalità reale a 16 bit (in alcuni adattatori di archiviazione di massa e schede di rete questi driver non sono addirittura più disponibili), il miglioramento delle prestazioni degli stack e degli strumenti delle reti a 32 e 64 bit, nonché il supporto di elevate quantità di memoria. Altrettanto importante è inoltre il supporto di strumenti quali Windows Scripting Host, VBScript e applicazioni HTA.

Windows PE è disponibile ormai da alcuni anni (l'ultima versione, Windows PE 2005, è stata rilasciata contemporaneamente a Windows XP SP2 e a Windows Server 2003 SP1), ma fino ad oggi non tutte le organizzazioni sono state in grado di utilizzarlo, in quanto richiedeva un contratto Software Assurance associato alle licenze del sistema operativo Windows. Con il nuovo Windows PE 2.0, invece, tutte le organizzazioni saranno in grado di scaricare Windows PE dal sito microsoft.com e utilizzarlo liberamente per distribuire copie concesse in licenza di Windows Vista.

Come Windows Vista, anche Windows PE 2.0 viene fornito come immagine suddivisa in componenti e può essere gestito sia in linea che non in linea. Come Windows PE 2005, Windows PE 2.0 consente di aggiungere diversi componenti e ne include di nuovi, quali MSXML 3.0, Ambiente ripristino Windows, Language Pack, pacchetti di caratteri e così via, oltre a nuovi strumenti di manutenzione come peimg.exe. Peimg.exe può inoltre essere utilizzato per l'aggiunta di driver, inclusi i dispositivi di archiviazione di massa, che non richiedono più una gestione speciale.

Per ulteriori informazioni su Windows PE 2.0, consultare l'articolo di Wes Miller nell'attuale numero di TechNet Magazine (in inglese).

9. L'importanza delle immagini

Con Windows XP, alcune aziende si avvalevano delle funzionalità di creazione di immagini di Systems Management Server (SMS) 2003 Operating System Deployment Feature Pack o di strumenti di creazione di immagini di terze parti, ma non è previsto uno strumento di creazione immagini generico di Microsoft. Con Windows Vista anche questo cambia: sono stati creati infatti nuovi strumenti a supporto del formato file WIM (Windows Imaging). A differenza di molti altri formati delle immagini, le immagini WIM sono basate su file e pertanto possono venire applicate a una partizione esistente in modo non distruttivo. Questo implica diversi vantaggi importanti a livello di processo di distribuzione, poiché lo stato utente può essere salvato localmente anziché sul server di rete, eliminando quella che è spesso la maggiore fonte di traffico di rete durante una distribuzione.

Poiché le immagini WIM sono basate sui file, naturalmente non sono basate sui settori e quindi non pongono problemi in termini di dischi o partizioni di dimensioni diverse. Il contenuto di un'immagine WIM è costituito unicamente dal contenuto di un solo volume o una sola partizione di un disco e pertanto se è necessario acquisire più partizioni, si dovrà creare un'immagine distinta per ognuna di esse. Ma ognuna di queste immagini può essere archiviata all'interno dello stesso file WIM, dato che il formato file WIM supporta più immagini per file.

Il formato WIM supporta inoltre l'archiviazione a istanza singola e pertanto i file duplicati (anche di immagini diverse) vengono automaticamente rimossi. Questo aspetto e le tecniche di compressione avanzata utilizzate contribuiscono a rendere le immagini WIM generalmente più piccole rispetto alle immagini create con altri strumenti. Tuttavia, la maggiore elaborazione richiesta comporta un tempo di creazione più lungo. Il compromesso dimensioni-prestazioni è comunque vantaggioso: in genere, è sufficiente acquisire l'immagine una volta per poi distribuirla più volte, con una significativa riduzione del traffico di rete.

Lo strumento da riga di comando IMAGEX si interfaccia con l'API di livello inferiore WIMGAPI (il cui utilizzo è completamente documentato negli strumenti personalizzati) e consente di creare e modificare le immagini WIM, oltre a fornire un meccanismo per il montaggio di un'immagine WIN come file system. Una volta montata, l'immagine potrà essere letta e modificata utilizzando gli strumenti standard di Windows dato che il suo aspetto è identico a quello di una normale unità rimovibile. Questa caratteristica consente di accedere a una vasta gamma di nuove opportunità di manutenzione.

10. La distribuzione è indipendente dalla lingua

Windows XP gestiva il supporto multilingue in due modi: attraverso la distribuzione di versioni localizzate di Windows XP, e in tal caso è necessaria un'immagine diversa per ogni lingua, oppure attraverso la distribuzione di una versione inglese dell'interfaccia utente multilingue (MUI) a cui si aggiungeranno Language Pack per le ulteriori lingue. Entrambi gli approcci offrivano vantaggi e svantaggi, ma nella maggior parte dei casi le organizzazioni che richiedevano il supporto di più lingue sceglievano l'adozione dell'interfaccia utente multilingue e subivano le limitazioni derivanti dall'utilizzo di un sistema operativo essenzialmente nato per essere in lingua inglese. In genere, le organizzazioni che lavoravano con una sola lingua hanno scelto di utilizzare solo le versioni localizzate.

Con Windows Vista, invece, l'intero sistema operativo è indipendente dalla lingua. Al nucleo centrale indipendente dalla lingua vengono quindi aggiunti uno o più Language Pack per creare l'immagine che verrà distribuita (anche se solo alcune versioni di Windows Vista prevedono il supporto di più lingue).

In Windows Vista sono indipendenti dalla lingua anche la manutenzione, per cui in molti casi è necessario un solo aggiornamento della protezione per tutte le lingue, e la configurazione, per cui è possibile utilizzare un solo file unattend.xml per tutte le lingue.

Materiale di supporto disponibile

Le modifiche descritte in questo articolo comporteranno la necessità di aggiornare i processi di creazione e distribuzione delle immagini utilizzati finora per Windows XP. In alcuni casi, tali aggiornamenti saranno di minima entità, in altri (come per il processo basato su MS-DOS tramite il file cmdlines.txt), le modifiche potranno essere piuttosto rilevanti. Al fine di assistere la propria clientela, Microsoft ha creato nuovi strumenti, linee guida e procedure dettagliate, che collettivamente compongono la soluzione denominata Solution Accelerator for Business Desktop Deployment (BDD) 2007.

Nell'ambito di tale soluzione, il processo di distribuzione viene suddiviso in diversi componenti più semplici da gestire, ognuno dei quali viene affidato a un diverso team che potrà quindi fare riferimento a guide, elenchi di controllo e strumenti al fine di svolgere le attività richieste nel migliore dei modi (vedere la figura 2).

Figura 2. BDD 2007 suddivide il processo di distribuzione in attività più semplici da gestire

Figura 2.** BDD 2007 suddivide il processo di distribuzione in attività più semplici da gestire **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

BDD 2007 è attualmente disponibile per il download dal sito connect.microsoft.com previa registrazione al programma beta aperto. Il download contiene tutti gli strumenti necessari per distribuire Windows Vista, inclusi Windows PE 2.0, ImageX, Windows System Image Manager e USMT 3.0, nonché la documentazione che illustra come utilizzare questi strumenti nell'ambito di un processo end-to-end. La versione definitiva della soluzione BDD 2007 verrà rilasciata più o meno contemporaneamente al lancio di Windows Vista. Nella figura 3 è illustrata un'immagine del workbench di BDD.

Figura 3. Il workbench di BDD aiuta a gestire più scenari di distribuzione

Figura 3.** Il workbench di BDD aiuta a gestire più scenari di distribuzione **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

L'obiettivo fondamentale di BDD 2007 è la semplificazione. La soluzione Business Desktop Deployment potrà infatti essere utilizzata anche dalle organizzazioni che attualmente non si avvalgono di alcun processo di creazione e distribuzione di immagini per istituire tale processo in modo rapido. Sono previsti due metodi di distribuzione:

  • Lite Touch, completamente riscritto, in cui per l'avvio della distribuzione è richiesta l'interazione dell'utente. Questo metodo non richiede particolari infrastrutture anche se può utilizzare Servizi di distribuzione Windows, la nuova versione di Servizi di installazione remota.
  • Zero Touch, in cui non è richiesta l'interazione dell'utente e che si aggiunge a Systems Management Server (SMS) 2003 Operating System Deployment Feature Pack.

Le nuove funzionalità di BDD 2007 includono l'archivio driver e l'aggiunta di driver, l'elaborazione del backup completo del computer, l'integrazione di tutti gli strumenti di distribuzione di Windows Vista e molto altro. BDD 2007 include tutti i codici sorgente degli strumenti di automazione e consente quindi la modifica di tali strumenti in base alle esigenze specifiche o la copia all'interno di soluzioni aziendali personalizzate. Il codice sorgente viene fornito senza alcuna restrizione.

Per ulteriori informazioni su BDD 2007, visitare il Desktop Deployment Center sul sito Technet (in inglese).

Michael NiehausMichael Niehaus è un Systems Design Engineer del gruppo Core Infrastructure Solutions di Microsoft. È responsabile dello sviluppo di procedure consigliate, strumenti e script della soluzione Business Desktop Deployment. Per contattarlo, inviare un messaggio a michael.niehaus@microsoft.com.

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