File desktopDistribuzione di Windows XP con WAIK

Wes Miller

È sorprendente quanto possano essere diversi i clienti. In un mondo ideale, tutti i clienti sono sempre nella stessa fase di distribuzione della stessa versione di Windows. In un mondo del genere i test sarebbero davvero semplici da eseguire, ma è evidente che le cose non stanno così. Mentre alcuni sono già alle prese (o magari hanno già finito di distribuire)

con Windows Vista® o si stanno preparando a distribuire con entusiasmo il primo Controller di dominio di sola lettura (RODC) di Windows Server® 2008 di produzione, altri sono ancora nel pieno di un processo di distribuzione a largo raggio di Windows® XP e/o Windows Server 2003 R2.

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio di posta elettronica da un lettore che chiede: "È possibile utilizzare Windows Automated Installation Kit (WAIK) con Windows XP? In che modo?". Questo articolo è una risposta alla domanda del lettore.

Un altro punto di vista su WAIK

Appena un anno fa, ho scritto un articolo su WAIK, il potente set di strumenti progettato per semplificare la distribuzione di Windows Vista (technetmagazine.com/issues/2007/01/DesktopFiles). WAIK consente ora di distribuire anche Windows Server 2008 e i due sistemi operativi sono caratterizzati da una nuova infrastruttura di installazione, che gli strumenti di WAIK sono in grado di sfruttare al meglio. Per le versioni di Windows precedenti a Windows Vista che prevedono l'installazione automatica o l'impiego di Sysprep, è necessario utilizzare strumenti progettati in modo specifico per tali versioni. Ma è utile proporre WAIK in una nuova prospettiva che ne faccia risaltare gli strumenti da utilizzare per semplificare la distribuzione di Windows XP.

Windows PE 2.0 Per introdurre l'argomento, si può leggere il mio articolo del febbraio 2008 (technetmagazine.com/issues/2008/02/DesktopFiles) sull'avvio doppio con Windows XP e Windows PE 2.0. Essenzialmente, se funziona in quello scenario, Windows PE 2.0 funzionerà anche in questo. La domanda da porsi è: "Ho intenzione di distribuire Windows XP su tutti i sistemi con meno di 512MB di RAM oppure che non supportano l'interfaccia di alimentazione e configurazione avanzata (ACPI) con Windows Vista?". Se la risposta a una delle due parti della domanda è sì, sarà necessario utilizzare Windows PE 1.6 e verificare di potervi accedere come parte di Software Assurance. Solo Windows PE 2.0 e 2.1 oggi sono disponibili gratuitamente e senza limitazioni; per le versioni 1.6 e precedenti invece è richiesto un contratto Software Assurance.

ImageX/WIM ImageX e il Formato Windows Imaging (WIM) sono stati entrambi completamente progettati per l'utilizzo con tutte le versioni di Windows, a partire da Windows 2000, sia su volumi NTFS che FAT, quindi è certamente possibile applicarli per distribuire Windows XP (o Windows Server 2003).

Servizi di distribuzione Windows Servizi di distribuzione Windows (WDS), che sostituisce Servizi di installazione remota (RIS), veniva in origine fornito come versione fuori banda (OOB) in WAIK 1.0 ed è stato aggiornato e integrato in Windows Server 2003 SP2. Ora prevede funzionalità potenziate in Windows Server 2008, ma resta compatibile e applicabile alla distribuzione di Windows XP.

Se si dispone già di un server RIS o di un server WDS in esecuzione in modalità legacy, questa parte della descrizione non è di grande interesse. Ma se si è avviata la transizione a WDS in modalità mista o nativa, è invece il caso di considerare WDS come potenziale parte dello scenario di distribuzione di Windows XP.

Windows System Image Manager (WSIM) WSIM è utilizzabile solo per la distribuzione di Windows Vista e Windows Server 2008. In scenari di distribuzione di Windows Server 2003 o versioni precedenti, WSIM non è di grande aiuto.

Strumenti di distribuzione di Windows XP

Windows XP (come tutte le versioni di Windows da Windows NT® 4.0 fino a Windows Server 2003) può essere distribuito sia mediante un file unattend.txt che tramite una "immagine". Ai fini dell'articolo, l'installazione automatica verrà trascurata, poiché oggi appartiene davvero al passato. Chi desidera sfruttare le potenzialità di WAIK, e in particolare di ImageX, deve prendere in considerazione la distribuzione basata sull'immagine. Quindi, invece di un file unattend.txt, è necessario un file Sysprep.inf, il formato dei file di risposte per Sysprep.

Quando nell'articolo si utilizza il termine immagine, si fa riferimento in senso lato alla modalità di acquisizione dell'immagine del sistema operativo. In passato si sarebbero utilizzati Ghost, PQDI o altri strumenti per la creazione di immagini. Prima di ImageX, Microsoft non aveva mai prodotto strumenti per la gestione di sistema operativo e applicazioni trattati con Sysprep e la relativa copia in uno o più computer di destinazione.

È importante ricordare due punti quando si crea un'immagine di Windows:

  • Non è possibile modificare l'Hardware Abstraction Layer (HAL), fatta eccezione per gli spostamenti da sistemi a processore singolo a sistemi multiprocessore. Come già illustrato negli articoli pubblicati in precedenza, non si può modificare in modo sicuro un'immagine quando si passa da architetture ACPI ad architetture non ACPI.
  • È possibile modificare i controller di archiviazione di massa, anche se molti ritengono erroneamente che ciò non sia possibile. A tal fine, però, è necessario utilizzare Sysprep per installare gli eventuali controller di archiviazione di massa necessari per i computer di destinazione; dopo la distribuzione, si utilizza quindi di nuovo Sysprep per rimuovere tutti i driver inutili rimasti sul sistema di destinazione. Per ora basta questo.

Con questi due problemi in mente, è già possibile preparare un'immagine su un sistema e ottenere che questa funzioni su qualsiasi sistema di destinazione che utilizzi lo stesso HAL o uno compatibile.

Strumenti comuni

Quando si lavora con Windows XP in uno scenario di distribuzione basato sulle immagini, è utile tenere tre strumenti a portata di mano:

Ref.chm Il file di testo di riferimento per l'installazione automatica. È opportuno ricordare che il momento migliore per la configurazione dei componenti facoltativi nelle versioni di Windows precedenti a Windows Vista è prima della creazione delle immagini. Tuttavia, quando è necessario installare componenti facoltativi dopo l'installazione, è sempre possibile eseguire sysocmgr.exe, come illustrato alla pagina support.microsoft.com/kb/222444. Per distribuire Windows XP Tablet PC Edition, seguire la procedura alla pagina go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=108589 in modo da creare una sola immagine con cui installare i componenti per Tablet PC sui sistemi applicabili.

Sysprep È il metodo supportato da Microsoft per la creazione di sistemi duplicati. Talvolta si vedono alcuni consigli relativi a strumenti per la modifica dell'identificatore di sicurezza (SID) di terze parti; come sempre, è consigliabile utilizzare solo Sysprep, poiché gli altri strumenti tendono a mancare posizioni SID Windows critiche (specie quelle che non sono scoperte).

Gestione guidata installazione Il metodo più veloce e semplice per creare un file sysprep.inf. Come sempre, accertarsi di disporre della versione corretta, che in genere corrisponde alla versione di Windows che si distribuisce (ad esempio, Windows XP SP2 con gli strumenti di distribuzione di Windows XP SP2).

Questi tre elementi sono tutti disponibili nel CD di Windows XP. Le versioni aggiornate sono disponibili all'indirizzo go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=107541.

Può rivelarsi utile anche tap.exe. L'utilità è inclusa tra gli strumenti Windows XP Embedded (go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=108590), anche nella versione di valutazione gratuita. Sotto Windows PE, tap.exe restituirà informazioni su tutti i dispositivi Plug and Play (PnP) rilevati da Windows PE e, ciò che più interessa, l'HAL che Windows PE ha scelto per il dispositivo (vedere la Figura 1). Si tratta di un risultato importante, soprattutto perché la logica che Windows PE utilizza per scegliere l'HAL è la stessa logica che verrebbe utilizzata da un'installazione completa di Windows per determinare l'HAL da utilizzare. Tap.exe sotto Windows PE è un metodo utile per scoprire qual è l'HAL consigliato da Windows per un sistema specifico.

Figura 1 L'utilità tap.exe può raccogliere informazioni sull'HAL scelto da Windows PE per un sistema specifico

Figura 1** L'utilità tap.exe può raccogliere informazioni sull'HAL scelto da Windows PE per un sistema specifico **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Creazione dell'immagine

Per avviare il processo di distribuzione di un'immagine Windows XP con ImageX (sì, si può utilizzare un altro strumento di creazione di immagini, ma si scoprirà presto perché ImageX è lo strumento ideale per questo particolare processo), è possibile seguire la procedura riportata di seguito.

La prima operazione prevede il recupero di tutti gli strumenti e componenti necessari, tra cui Sysprep, Gestione guidata installazione, ImageX e Windows PE (la versione 2.0 o 1.6, in base alle proprie esigenze e alle possibilità di accesso; se si adotta la versione 2.0 con ImageX, è bene ricordare che si deve utilizzare bootsect.exe con l'opzione /nt52 quando si crea la partizione per garantire che il codice di avvio sia compatibile con Windows XP).

Ovviamente, è necessario anche un computer con Windows XP (qualsiasi SKU) installato, oltre a tutti gli aggiornamenti più recenti per Windows e per gli altri eventuali software installati. Teoricamente, il sistema non ha mai fatto parte del dominio, riducendo così la probabilità di problemi correlati a dominio o rete. Sul sistema devono essere installate solo applicazioni che non provocano problemi durante la creazione delle immagini; niente quindi che memorizzi privatamente nome del computer, SID, dominio o informazioni specifiche dell'utente che Sysprep non sia in grado di sostituire al momento della modifica del SID. Inoltre, è opportuno utilizzare l'HAL che si prevede di distribuire più spesso. Su hardware più recente, questo sarà in genere l'HAL del multiprocessore (MP) ACPI, data la prevalenza di ACPI e multicore (e in precedenza dell'hyperthreading, che pure utilizzava un HAL MP).

A questo punto, è possibile configurare il sistema Windows XP come si desidera che venga utilizzato dagli utenti finali. Installare tutte le applicazioni che la maggioranza degli utenti dovrà utilizzare (e le applicazioni che non si possono installare automaticamente). Installare o rimuovere i componenti facoltativi di Windows, in modo che il sistema sia adatto all'impiego previsto da parte degli utenti finali. Configurare quindi il desktop. Accedere come amministratore e apportare tutte le modifiche necessarie al profilo, compreso lo sfondo del desktop, lo screensaver, il menu Start e così via. Per impostazione predefinita (a partire da Windows XP SP2), Sysprep copia le impostazioni dall'account Administrator nell'account dell'utente predefinito.

Eseguire quindi Gestione guidata installazione (vedere la Figura 2), specificando che si intende creare un nuovo file unattend di Sysprep e automatizzare completamente l'installazione. Si noti come, nei passaggi eseguiti in Gestione guidata installazione, sia necessario immettere un codice "Product Key". Se non è immediatamente disponibile un codice oppure si prevede di immetterlo in un secondo momento (e non si dispone di una chiave per i contratti multilicenza), è possibile specificare la chiave fornita nel file unattend.txt predefinito sul CD di Windows XP o Windows Server 2003 (che consente di portare a termine l'installazione, ma non l'attivazione).

Figura 2 Utilizzo di Gestione guidata installazione per la creazione di un file di risposte di Sysprep

Figura 2** Utilizzo di Gestione guidata installazione per la creazione di un file di risposte di Sysprep **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

È inoltre necessario fornire un nome del computer. In seguito è anche possibile automatizzare questa operazione utilizzando SQL o un altro meccanismo, ma per ora immettere un valore e utilizzare uno script per sostituire il nome del computer prima di eseguire Sysprep, dopo la distribuzione di WIM sul computer.

È necessario ricordare che, se si fornisce una password per l'account Administrator, questa verrà applicata solo se l'account Administrator esistente nell'immagine non ne dispone già. Nella sezione di aggiunta al dominio non è possibile crittografare le credenziali di aggiunta al dominio. Si deve utilizzare l'account con privilegio minimo per impostare l'account del computer. Infine, è preferibile utilizzare l'opzione Stringa versione in Gestione guidata installazione per tenere traccia della "versione" dell'immagine appena creata.

A questo punto, posizionare il file Sysprep.inf nella directory C:\Sysprep con sysprep.exe e setupcl.exe e aggiungere il seguente file .inf:

[Sysprep]
BuildMassStorageSection = Yes

[SysprepMassStorage]

Eseguire quindi Sysprep –bmsd. In questo modo si modifica il file sysprep.inf e si aggiungono tutti gli ID di archiviazione di massa noti all'installazione di Windows, come illustrato nella Figura 3. È possibile aggiungere altri dispositivi, che possono altrimenti essere aggiunti all'installazione di Windows rieseguendo sysprep –bmsd.

Figura 3 Aggiunta degli ID di archiviazione di massa a sysprep.inf

Figura 3** Aggiunta degli ID di archiviazione di massa a sysprep.inf **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Copiare quindi il file sysprep.inf su una condivisione, eseguire sysprep.exe –factory e arrestare il sistema. Riavviare in Windows PE e connettersi a una condivisione UNC (consigliata) utilizzando questo comando:

NET USE Y: \\myserver\myshare
/USER:DOMAIN\USER password

Catturare l'immagine in questo modo:

ImageX /capture C: Y:\NewImage.wim 
"Factory Mode capture from 4/1/2008"

Arrestare quindi il sistema.

A questo punto si dispone di un'immagine pronta a essere aggiornata in modalità produttore computer. Non è necessario approfondire qui l'argomento ma, detto in breve, la modalità produttore computer è la modalità più sicura per conservare le immagini fino a quando queste non sono pronte per essere acquisite per la distribuzione. Per ulteriori informazioni, consultare la documentazione su deploy.cab di Windows XP menzionata in precedenza.

Non appena si è pronti per preparare le immagini per la distribuzione, vale a dire, una volta pronti all'implementazione, avviare il sistema in Windows PE e utilizzare Diskpart per creare le partizioni desiderate. Formattare le partizioni con il comando format e utilizzare bootsect.exe come necessario per applicare il codice di avvio precedente a Windows Vista (/nt52). A questo punto, connettersi a una condivisione UNC (o passare alla directory che contiene le immagini) come segue:

NET USE Y: \\myserver\myshare
/USER:DOMAIN\USER password

Applicare quindi l'immagine in questo modo:

ImageX /apply Y:\NewImage.wim C: 1

Infine, riavviare in modalità produttore computer ed eseguire gli aggiornamenti necessari all'immagine (si deve utilizzare un file winbom.ini; per informazioni vedere ref.chm nel deploy.cab). Winbom.ini deve sempre contenere le righe seguenti, che consentono di sigillare l'immagine in modo che sia pronta a eseguire l'installazione minima al riavvio successivo:

[FACTORY]
ResealMode = Mini

Al termine, arrestare il sistema. Ripetere le operazioni precedenti eseguite per acquisire l'immagine, ma ora modificare il comando di acquisizione come segue:

ImageX /append C: Y:\NewImage.wim "Resealed 
and ready for deployment – captured 4/4/2008"

Quando si utilizza /append, si risparmia una quantità considerevole di spazio. Così si combinano la modalità produttore computer e le immagini risigillate, in modo che sia possibile passare agevolmente da una all'altra. È possibile anche utilizzare /delete per eliminare le immagini che nel corso del processo si è deciso di non utilizzare più. Questa operazione però non consente di risparmiare spazio, poiché prevede solo l'eliminazione del riferimento all'immagine di volume specificata. Per cancellare lo spazio non utilizzato, è necessario esportare tutte le immagini di volume che si desidera conservare.

Ora è chiaro in che modo WAIK, sebbene sia stato progettato e supportato principalmente per Windows Vista e Windows Server 2008, possa aiutare chi intende distribuire le versioni più recenti o le versioni precedenti di Windows. Anche se è necessario utilizzare una combinazione di strumenti per Windows XP e strumenti di WAIK (di certo ImageX e, probabilmente, Windows PE 2.0), Microsoft ora fornisce tutto il necessario per iniziare a distribuire qualsiasi versione di Windows.

Wes Miller è un Senior Technical Product Manager di CoreTrace (www.CoreTrace.com) di Austin, Texas. In passato ha lavorato per Winternals Software e per Microsoft in qualità di Program Manager. È possibile contattarlo all'indirizzo technet@getwired.com.

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