Virtualizzazione

Ottenere una disponibilità elevata per Hyper-V

Steven Ekren

 

Panoramica:

  • Consolidamento dei server con Hyper-V
  • Garantire la disponibilità elevata delle macchine virtuali
  • Impostazione di un failover Windows Server 2008

Indice

Disponibilità elevata
Host e guest
Disponibilità dei guest
Ottenere la disponibilità elevata per le macchine virtuali
Prerequisiti
Procedura per ottenere la disponibilità elevata
Considerazioni

La virtualizzazione dei server è destinata ad avere un impatto significativo nei reparti IT delle aziende e, grazie a Hyper-V con Windows Server 2008, può diventare una realtà. Il consolidamento dei server in un numero minore di macchine fisiche offre enormi vantaggi in termini di risparmio di risorse e costi, ma bisogna considerare due aspetti fondamentali durante la pianificazione. Gli utenti hanno aspettative sempre crescenti circa la disponibilità del proprio software, tra cui applicazioni e strumenti line-of-business (LOB), come le piattaforme di messaggistica e collaborazione. Inoltre, eventuali problemi o guasti sui server possono avere un impatto considerevole sulle attività. Windows Server 2008 e Hyper-V forniscono una serie di soluzioni da implementare per ottenere la disponibilità elevata delle macchine virtuali, oltre alla possibilità di ospitare i carichi di lavoro nelle macchine virtuali.

Disponibilità elevata

Per disponibilità si intende la possibilità da parte gli utenti di accedere a un sistema per svolgere il proprio lavoro. La disponibilità elevata prevede che gli utenti possano accedere sempre a un sistema progettato e implementato in modo da garantire la continuità delle operazioni.

La disponibilità elevata per Hyper-V si ottiene con la funzionalità cluster di failover di Windows Server 2008. I tempi di inattività, sia pianificati che non pianificati, influiscono negativamente sulla disponibilità elevata, quindi il clustering di failover può aumentare in modo sensibile la disponibilità delle macchine virtuali in entrambi i casi.

Le macchine virtuali possono essere gestite dal cluster di failover che può essere utilizzato nelle macchine virtuali per monitorare e spostare i carichi di lavoro. Descriverò più in dettaglio entrambi gli scenari di configurazione, ma gran parte dell'articolo sarà dedicato alla gestione delle macchine virtuali. Prima di iniziare, consiglio di leggere l'intestazione laterale "Termini utili di Hyper-V" più in basso.

Host e guest

Su un sistema Hyper-V sono in esecuzione più sistemi operativi, quindi può essere difficile individuare con chiarezza di quale livello o sistema operativo si sta parlando. Utilizzerò il termine "guest" per indicare il sistema e l'ambiente all'interno di una macchina virtuale Hyper-V in esecuzione in una partizione figlio. Il termine "host", invece, indicherà la macchina fisica gestita dal sistema operativo sulla partizione padre di Hyper-V.

La disponibilità dell'host risolve i problemi legati al consolidamento dei server in cui, di fatto, si fa di tutt'erba un fascio. Il cluster di failover Windows Server 2008 può essere configurato sulla partizione padre di Hyper-V (host), in modo che le partizioni figlio di Hyper-V (macchine virtuali o guest) possano essere monitorate per la verifica dello stato e spostate tra i nodi del cluster. Questa configurazione ha i seguenti vantaggi:

  • Se la macchina fisica su cui sono in esecuzione Hyper-V e le macchine virtuali deve essere aggiornata, modificata o riavviata, le macchine virtuali possono essere spostate in altri nodi del cluster. Quando la macchina fisica tornerà a essere disponibile, le macchine virtuali potranno essere riportate alla posizione originale.
  • Se nella macchina fisica su cui sono in esecuzione Hyper-V e le macchine virtuali si verifica un guasto, ad esempio nella scheda madre, o se le prestazioni calano in maniera significativa, il cluster di failover Windows assumerà la proprietà delle macchine virtuali e le porterà automaticamente in linea.
  • Se si verifica un errore nella macchina virtuale, sarà possibile riavviarla sullo stesso server Hyper-V o spostarla su un altro server Hyper-V. Il cluster di failover di Windows Server rileva queste condizioni ed esegue le necessarie azioni di ripristino in base alle impostazioni nelle proprietà delle risorse della macchina virtuale. I tempi di inattività vengono ridotti al minimo grazie al rilevamento e ripristino automatico.

La Figura 1 illustra ciò che potrebbe accadere in tali situazioni. Inizialmente, la VM2 si trova sull'Host A, quindi viene spostata sull'Host B. Il nodo proprietario dell'archiviazione SAN LUN 2 passa dall'Host A all'Host B durante questo spostamento. Per fare in modo che la soluzione di disponibilità elevata soddisfi le esigenze dell'utente, occorre considerare attentamente dove posizionare le macchine virtuali. È bene considerare sia la capacità e che le prestazioni.

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Figura 1 Una macchina virtuale e la relativa archiviazione vengono spostate in un nuovo host (fare clic sull'immagine per ingrandirla)

La capacità dei nodi dovrebbe essere sufficiente per ospitare tutte le macchine virtuali e ammortizzare il mancato funzionamento di X nodi o escluderne la partecipazione attiva al cluster. X indica il numero di nodi che il cluster può perdere, pur continuando a ospitare tutte le macchine virtuali. Per quel che riguarda la capacità, si può scegliere di tenere alcuni nodi di riserva che non ospitano regolarmente macchine virtuali. In alternativa si possono distribuire le macchine virtuali su tutti i nodi, in modo che ognuno disponga di una capacità sufficiente per assumere la proprietà delle macchine virtuali e avviarle qualora un numero X di nodi smetta di funzionare.

Per non influire sulle prestazioni quotidiane, è utile distribuire le macchine virtuali su tutti i nodi del cluster. Se si tengono alcuni nodi di riserva che non ospitano macchine virtuali, quelli che ne ospitano utilizzeranno più risorse, riducendo le prestazioni delle macchine virtuali e della partizione di gestione. La distribuzione delle macchine virtuali sui nodi ne riduce il carico e può garantire prestazioni migliori per le macchine virtuali e le partizioni di gestione. D'altra parte, può rendere più complessa la pianificazione della capacità. Possono rivelarsi utili software di gestione come System Center Virtual Machine Manager 2008, in grado di calcolare la capacità in caso di errori dei nodi e posizionamento delle macchine virtuali.

Disponibilità dei guest

Ma come si ottiene la disponibilità elevata per il carico di lavoro in esecuzione all'interno di una macchina virtuale? Di solito i carichi di lavoro comprendono server di file e di stampa, IIS e applicazioni LOB. L'analisi delle esigenze e delle soluzioni di disponibilità elevata per i carichi di lavoro all'interno delle macchine virtuali è molto simile a quella per i server autonomi. La soluzione dipende dal carico di lavoro specifico.

Alcuni carichi di lavoro possono ottenere la disponibilità elevata con Bilanciamento carico di rete (NLB) di Windows, che consente a più server di far parte di un pool con un nome di rete comune. I client effettuano una richiesta di connessione utilizzando questo nome di rete virtuale e si connettono a uno dei nodi del cluster NLB. Un caso tipico in cui si usa il clustering NLB è la creazione di Web farm con IIS: ciascun sistema dispone di IIS con le stesse pagine Web e accede agli stessi dati. NLB garantisce il bilanciamento del carico e consente di rimuovere i server per operazioni di manutenzione o nel caso in cui si verifichi un problema, assicurando così un buon livello di disponibilità elevata. Se una macchina virtuale Hyper-V esegue Windows Server 2008 (o una versione precedente di Windows Server con NLB), il guest può appartenere a un cluster NLB con altri guest sullo stesso host Hyper-V o su altri host.

I guest che eseguono Windows Server 2008 possono utilizzare la funzionalità del cluster di failover Windows per garantire la disponibilità elevata per i rispettivi carichi di lavoro. Sono molti i vantaggi offerti dall'utilizzo del clustering di failover Windows all'interno di un guest.

Controllo dello stato del carico di lavoro Il cluster di failover Windows è dotato di un monitor delle risorse che effettua chiamate alla DLL delle risorse associata al cluster. Viene controllato lo stato di ciascuna risorsa per verificare l'applicazione o il servizio gestito dalla risorsa, in modo da garantirne il corretto funzionamento. Questi controlli vengono definiti verifiche isAlive/looksAlive. Se la risorsa non risponde a una delle chiamate, la risorsa non sarà disponibile. A seconda della configurazione delle proprietà, la risorsa può tentare di riavviare il servizio o l'applicazione oppure può essere spostata su un altro nodo nel cluster di failover Windows.

Manutenzione delle macchine virtuali Qualora sia necessario modificare la configurazione delle macchine virtuali oppure il sistema operativo o il software devono essere aggiornati o modificati, è possibile spostare il carico di lavoro su un altro nodo del cluster. La macchina virtuale verrà arrestata o aggiornata senza interrompere troppo a lungo il servizio per gli utenti finali.

Manutenzione dei computer host Se la macchina fisica che ospita una macchina virtuale Hyper-V deve subire interventi di manutenzione o aggiornamenti software e gli altri membri del cluster di failover Windows si trovano su altri host Hyper-V, il carico di lavoro nella macchina virtuale può essere spostato su un altro nodo del cluster e la macchina virtuale può essere arrestata per applicare le modifiche o riavviare il server fisico.

Errori della macchina virtuale o del computer host Se si verifica un errore dell'host fisico Hyper-V o del guest della macchina virtuale, gli altri nodi del cluster di failover Windows rileveranno che il membro del cluster non risponde o non partecipa più al cluster, quindi i nodi rimasti porteranno in linea le applicazioni o i servizi in esecuzione sulla macchina virtuale su cui si è verificato l'errore.

Termini utili di Hyper-V

Di seguito è riportato un elenco di termini utili per definire i componenti o le funzioni di un sistema Hyper-V con disponibilità elevata (cluster di host).

Partizione padre A tutti i sistemi operativi in esecuzione su un server hypervisor vengono allocate risorse hardware che comprendono RAM, CPU e altri componenti di sistema. In Hyper-V la partizione che gestisce la configurazione delle risorse di hypervisor e sistema è detta partizione padre. Se si configura il ruolo Hyper-V e il server viene riavviato, l'installazione di Windows Server 2008 che aveva funzione di sistema operativo nativo sul sistema diventa il sistema operativo nella partizione padre del server Hyper-V.

Partizione figlio Un ambiente isolato su un server Hyper-V, configurato in modo da contenere un sistema operativo guest e fornire le risorse hardware a tale sistema operativo.

Host Hyper-V Il server fisico che ospita Hyper-V e il sistema operativo in esecuzione nella partizione padre.

Macchina virtuale Hyper-V Informazioni di configurazione e dati di Hyper-V utilizzati per avviare ed eseguire una partizione figlio di Hyper-V, comprese le informazioni di configurazione per creare la partizione figlio e i file VHD o dischi passthrough che ne contengono i dati.

Disco passthrough Una periferica di archiviazione esposta in Gestione disco come disco fisico assegnato esclusivamente a un guest Hyper-V. Il guest Hyper-V monta il disco e lo usa come fosse una periferica di archiviazione connessa localmente.

Disco rigido virtuale (VHD) Un file a cui ci si connette mediante una partizione figlio di Hyper-V e che è esposto al sistema operativo come periferica di archiviazione (disco). Il file .vhd si trova su una periferica di archiviazione montata dalla partizione padre e può essere una periferica di archiviazione connessa in maniera diretta o un'archiviazione connessa tramite SAN, NAS o SMB.

Ottenere la disponibilità elevata per le macchine virtuali

La configurazione della disponibilità elevata per una macchina virtuale è molto semplice, grazie anche alla creazione guidata dei ruoli in Gestione cluster di failover. Le macchine virtuali di Hyper-V hanno diversi componenti principali che occorre prendere in considerazione in caso di gestione per la disponibilità elevata. Di seguito sono riportati alcuni concetti fondamentali e prerequisiti generali.

Nodi cluster di failover Ogni server fisico che appartiene a un cluster di failover è detto "nodo". Per il clustering degli host il servizio Failover Cluster viene eseguito in Windows Server 2008 sulla partizione padre del sistema Hyper-V. Ciò consente di configurare la disponibilità elevata per le macchine virtuali in esecuzione sulle partizioni figlio all'interno degli stessi server fisici. Le macchine virtuali configurate per la disponibilità elevata saranno visualizzate come risorse nella console di Gestione cluster di failover.

Archiviazione per disponibilità elevata Le macchine virtuali con disponibilità elevata si possono configurare in modo da utilizzare dischi rigidi virtuali (VHD), dischi passthrough e dischi differenze. Per consentire lo spostamento delle macchine virtuali tra i vari nodi cluster di failover, deve esistere un'archiviazione (indicata come dischi in Gestione disco) a cui possano accedere tutti i nodi in grado di ospitare la macchina virtuale e che sia gestita dal servizio Failover Cluster. I dischi passthrough devono essere aggiunti al cluster di failover come risorse del disco, mentre i file VHD devono trovarsi sui dischi aggiunti al cluster di failover come risorse del disco.

Risorsa di macchina virtuale Questo è un tipo di risorsa di cluster di failover che rappresenta la macchina virtuale. Quando questa risorsa viene portata in linea, Hyper-V crea una partizione figlio e il sistema operativo nella macchina virtuale viene avviato. La funzione non in linea della risorsa rimuove la macchina virtuale da Hyper-V sul nodo in cui era ospitata e la partizione figlio viene rimossa dall'host Hyper-V. Se la macchina virtuale viene chiusa, arrestata o messa in stato salvato, questa risorsa verrà messa non in linea.

Risorsa per la configurazione di macchine virtuali Questo è un tipo di risorsa del cluster di failover utilizzata per gestire le informazioni di configurazione per una macchina virtuale. Esiste una risorsa di configurazione per ogni macchina virtuale. Una proprietà di questa risorsa contiene il percorso verso il file di configurazione che include tutte le informazioni necessarie per aggiungere la macchina virtuale all'host Hyper-V. Per avviare una risorsa di macchina virtuale, occorre accedere al file di configurazione. Poiché la configurazione è gestita da una risorsa a parte, è possibile modificare la configurazione di una risorsa di macchina virtuale anche se questa non è in linea.

Gruppo di servizi e applicazioni per macchine virtuali Per ottenere la disponibilità elevata di servizi o applicazioni attraverso il clustering di failover, è necessario che più risorse siano ospitate sullo stesso nodo cluster di failover. Per fare in modo che siano sempre sullo stesso nodo e interagiscano correttamente, le risorse vengono inserite in un gruppo a cui il cluster di failover Windows Server 2008 fa riferimento come "servizio" o "applicazione". La risorsa di macchina virtuale e quella per la configurazione si trovano sempre nello stesso gruppo di servizi o applicazioni. Possono esistere anche più risorse di disco fisico o di altri tipi di archiviazione che contengono dischi VHD, file di configurazione o dischi passthrough in un gruppo di servizi o applicazioni.

Dipendenze delle risorse È importante fare in modo che la risorsa di configurazione della macchina virtuale venga portata in linea (avviata) prima della risorsa di macchina virtuale e che venga portata non in linea (arrestata) dopo che la risorsa di macchina virtuale è stata portata non in linea. Per stabilire questo stato in linea/non in linea, impostare le proprietà della risorsa di macchina virtuale in modo che dipenda dalla risorsa di configurazione. Se esiste una risorsa di archiviazione che contiene il file per la risorsa di configurazione di macchina virtuale o per la risorsa di macchina virtuale, questa deve essere dipendente dalle risorse di archiviazione. Se, ad esempio, la macchina virtuale utilizza file VHD sul disco G: e sul disco H:, la risorsa di macchina virtuale deve dipendere dalla risorsa di file di configurazione e da quella per i dischi G: e H:.

Prerequisiti

Di seguito si riportano tre prerequisiti per ottenere la disponibilità elevata delle macchine virtuali di Hyper-V mediante la funzionalità di cluster di failover di Windows Server 2008.

  1. 1. Per ciascun nodo del cluster deve essere configurata la funzionalità di cluster di failover di Windows Server 2008. Per ulteriori informazioni sulla configurazione e la gestione dei cluster di failover, vedere l'intestazione laterale "Risorse di Hyper-V".
  2. 2. Il ruolo di Hyper-V deve essere installato. Gli aggiornamenti di Hyper-V devono essere installati e il ruolo deve essere configurato per ciascun nodo del cluster di failover (vedere sempre l'intestazione laterale "Risorse di Hyper-V"). Hyper-V dispone di un pacchetto di aggiornamento che installa i componenti server di Hyper-V; ne esiste anche un altro che installa la console di gestione di Hyper-V. Dopo l'installazione dell'aggiornamento per i componenti server di Hyper-V, il ruolo può essere aggiunto attraverso Server Manager o ServerManagerCMD.
  3. 3. Deve essere disponibile un'archiviazione condivisa per le macchine virtuali. L'archiviazione potrebbe essere gestita dal cluster di failover come tipo di risorsa di disco fisico incorporato; in alternativa, per gestire l'archiviazione condivisa si potrebbe utilizzare una soluzione di terze parti che supporti il cluster di failover di Windows Server 2008.

Procedura per ottenere la disponibilità elevata

Ecco la procedura per creare una soluzione per la disponibilità elevata. Occorre prima di tutto impostare una macchina virtuale. Configurare una macchina virtuale su uno dei nodi del cluster di failover in cui è installato il ruolo Hyper-V, utilizzando la console di gestione di Hyper-V (vedere la Figura 2). È possibile configurare manualmente una nuova macchina virtuale o importarne una già esistente. I dischi VHD devono trovarsi sul disco gestito dal cluster di failover di Windows Server 2008 e che è in linea sul nodo in cui viene configurata la macchina virtuale.

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Figura 2 Configurazione di una macchina virtuale (fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Occorre, quindi, arrestare la macchina virtuale chiudendo, disattivando o salvando lo stato. Solo le macchine virtuali arrestate possono essere configurate in modo da essere gestire dal cluster di failover.

Aprire la console Gestione cluster di failover (illustrata nella Figura 3) su qualsiasi server in cui è in esecuzione il ruolo di cluster di failover di Windows Server 2008 o su un client Windows Vista in cui sono in esecuzione gli Strumenti di amministrazione remota del server (RSAT). Per connettersi al cluster di failover, scegliere l'azione Gestisci un cluster… e selezionare un nodo o un nome di cluster oppure selezionare l'opzione per connettersi al cluster sul nodo in cui è in esecuzione la console.

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Figura 3 Una macchina virtuale nella console di Gestione cluster di failover (fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Dalla console di Gestione cluster di failover scegliere l'azione Configura servizio o applicazione…. Viene aperta la Configurazione guidata disponibilità elevata, mediante la quale è possibile configurare servizi, applicazioni o macchine virtuali in modo che siano gestiti dal cluster di failover. Nella pagina Selezione servizio o applicazione della procedura guidata scegliere Macchina virtuale, quindi Avanti.

Nella pagina Selezione macchina virtuale vengono visualizzate tutte le macchine virtuali configurate sui nodi del cluster di failover. Scegliere una macchina virtuale, quindi selezionare Avanti. Nella pagina Conferma della procedura guidata vengono riportati gli eventuali avvisi o errori. In questo passaggio la configurazione della macchina virtuale viene controllata per verificare che possa essere configurata come risorsa con disponibilità elevata e che i nodi possano ospitarla. Se si sceglie Avanti, la macchina virtuale viene aggiunta al cluster di failover come risorsa con disponibilità elevata.

La pagina Riepilogo contiene le informazioni e gli eventuali avvisi relativi ai risultati dell'aggiunta della macchina virtuale come risorsa con disponibilità elevata. Se si fa clic sul pulsante Visualizza rapporto…, vengono visualizzati i dettagli delle attività svolte per ottenere la disponibilità elevata per la macchina virtuale, oltre agli eventuali avvisi o errori. Scegliere Fine per chiudere la Configurazione guidata disponibilità elevata.

Come illustrato nella Figura 3, nella console Gestione cluster di failover è riportato un oggetto con il nome predefinito Virtual Machine(x) nel riquadro sinistro sotto il nome del cluster e in Servizi o Applicazioni. Scegliere la macchina virtuale da questa struttura ad albero. Le risorse che fanno parte del relativo gruppo di servizi o applicazioni saranno riportate nel riquadro centrale della console. Se altre macchine virtuali hanno dei file nella medesima archiviazione, queste verranno aggiunte al gruppo. Saranno visualizzate la macchina virtuale e le rispettive risorse di configurazione per ciascuna macchina virtuale inserita nel gruppo.

Nel riquadro delle informazioni per il gruppo di servizi o applicazioni vengono riportate le seguenti informazioni: Stato, Avvisi, Proprietari preferiti e Proprietario corrente. Il nodo Proprietario è quello in cui la macchina virtuale è configurata o in esecuzione. Selezionare l'azione Sposta macchine virtuali in un altro nodo per togliere dallo stato non in linea la macchina virtuale e riportarla in linea su un altro nodo. In genere conviene spostare una macchina virtuale su ogni nodo che può ospitarla nel cluster di failover, per verificare se lo spostamento è avvenuto e se la macchina virtuale viene avviata ed eseguita.

Risorse di Hyper-V

Considerazioni

Ecco alcuni punti chiave da tenere ben presenti quando si configura la disponibilità elevata delle macchine virtuali.

Archiviazione Se utilizzano file VHD sullo stesso disco condiviso, le macchine virtuali saranno collocate nello stesso gruppo di servizi o applicazioni anche se si trovano su volumi diversi dello stesso disco. Uno dei vantaggi della condivisione dei dischi è che ottimizza l'uso dello spazio di archiviazione condiviso disponibile.

Lo svantaggio è che tutte le macchine virtuali verranno spostate ogni volta che se ne sposta una, ad esempio a causa di un ripristino automatico a seguito di un problema con la macchina virtuale o di una scelta dell'amministratore.

Lettere delle unità e GUID È possibile creare i volumi senza assegnare lettere alle unità. Le macchine virtuali possono utilizzare questi volumi, che a loro volta saranno gestiti dal cluster di failover. Se una risorsa del disco dispone di volumi che utilizzano GUID invece di lettere di unità, il GUID comparirà in Gestione cluster. Quando si creano le macchine virtuali e si specifica il percorso per i file VHD, è fondamentale accertarsi che il GUID nel percorso corrisponda a quello visualizzato in Gestione cluster per il volume. Se non corrisponde, la macchina virtuale potrebbe non essere avviata (portata in linea) sugli altri nodi del cluster di failover.

Esistono molti casi in cui i GUID non corrispondono. Se un volume è stato portato in linea sui nodi prima che fossero aggiunti come risorsa del disco gestito dal cluster di failover, il volume può avere un GUID diverso su ciascun nodo. È anche possibile che un volume abbia più GUID su un unico nodo. Se un disco viene aggiunto a un cluster di failover come risorsa di disco fisico, i GUID di volume in uso sul nodo in cui il disco è in linea verranno annotati nelle proprietà per la risorsa del disco.

I GUID per i volumi vengono aggiunti a un nodo quando la risorsa del disco viene portata in linea. Questo garantisce che il GUID specifico annotato dal cluster di failover per il volume sia un percorso valido su qualsiasi nodo che porta il disco in linea. Il nodo può avere altri GUID associati allo stesso volume. Di conseguenza, un utente potrebbe trovare un GUID che è valido per il volume su quel nodo, ma che non è lo stesso GUID che il cluster di failover assicura sia utilizzato per il volume sugli altri nodi. Il sintomo di questo problema è che una risorsa di macchina virtuale, di solito la risorsa di configurazione, non è in linea e viene visualizzato un messaggio di errore che indica che il percorso non è valido. Il percorso nel messaggio di errore specifica il GUID che non è gestito dal cluster per il volume.

Punto di montaggio Con Hyper-V e i cluster di failover si possono utilizzare i volumi montati su una cartella in un altro volume, invece di assegnare una lettera di unità o utilizzare un GUID. Poiché sia il volume montato sia quello che ospita il punto di montaggio devono trovarsi sullo stesso nodo cluster di failover, occorre fare in modo che tutti i dischi facciano parte del punto di montaggio nello stesso gruppo di servizio o applicazioni del cluster di failover.

Se i volumi sono sugli stessi dischi, ovviamente il problema non sussiste, al contrario di quanto accade quando i volumi si trovano su dischi diversi. È ovvio, ma va comunque sottolineato, che sia il volume montato che l'host del punto di montaggio devono trovarsi nell'archiviazione condivisa, configurata in modo da essere gestita dal cluster di failover.

Dischi differenze Tutti i file VHD che fanno parte di dischi differenze devono trovarsi nella memoria condivisa nello stesso gruppo di servizi o applicazioni della macchina virtuale che usa i dischi differenze. Nella configurazione più semplice, un disco differenze presenta due VHD: uno è il padre e include una serie di dati utilizzati come base, mentre l'altro è il figlio associato al padre.

Quando viene utilizzato per la prima volta, il disco differenze è identico al padre. Se i dati si trovano sul padre, vengono letti dal VHD corrispondente. Tutte le scritture avvengono nel VHD di figlio. Se i dati si trovano sul figlio, una lettura dei dati farà riferimento al VHD figlio.

Se una macchina virtuale è configurata in modo che il VHD figlio si trovi sull'archiviazione condivisa, ma il VHD padre non è sull'archiviazione condivisa nello stesso gruppo o si trova su una periferica di archiviazione connessa localmente, la macchina virtuale non verrà avviata (portata in linea) nel caso in cui venga spostata su un altro nodo. La Configurazione guidata disponibilità elevata controlla la corretta configurazione nella macchina virtuale e riporta un messaggio di errore qualora rilevi questo problema, ma vale la pena tener presente questo requisito nel caso in cui la configurazione di macchina virtuale sia stata modificata.

Steven Ekren è Senior Program Manager del team di Windows Server Failover Cluster and High Availability. Steven ha lavorato per 12 anni nel supporto tecnico di Microsoft, aiutando vari clienti aziendali a implementare e utilizzare i cluster di failover di Windows Server e tecnologie di virtualizzazione, tra cui Windows Hyper-V, System Center Virtual Machine Manager, Microsoft Virtual Server e Microsoft Virtual PC.