Dal redattoreGestione del sovraccarico di informazioni

Joshua Hoffman

Quando penso ai due argomenti principali del numero di questo mese (SharePoint e Office Communications Server), non mi sorprende che vi siano spesso difficoltà connessione tra tutti noi. Mentre scrivo questa nota (circa un mese prima che venga pubblicata per i lettori), New York City è in pieno clima vacanziero. Il quartier generale di TechNet Magazine si trova proprio all'epicentro delle vacanze di New York: al Rockefeller Center. È davvero una bellissima zona della città, per molti aspetti, ma per un mese all'anno diventa... diciamo una sfida. La popolazione aumenta a dismisura con il contributo dei turisti che giungono dall'intero paese e da tutto il mondo per fare spese o vedere uno spettacolo oppure pattinare sul ghiaccio con lo sfondo di grattacieli maestosi. Molti dei residenti di New York, invece, battono in ritirata.

Alcuni sostengono che questo accade in reazione a una sorta di fastidio verso i turisti che si fermano al centro del marciapiede per fare una foto, obbligando chi segue a bloccarsi improvvisamente per non prenderli in pieno. Ma non è tutto qui (davvero, siamo contenti di averli tutti qui i fotografi della domenica). Penso invece che sia colpa del sovraccarico. In una città già affollata e complessa, in questi giorni si raggiunge l'apice ed è sinceramente troppo.

Se applico lo stesso parametro di giudizio al settore che ci interessa, vedo la stessa tendenza. Le organizzazioni continuano a crescere (che tutto sommato è ciò che speriamo) e, di conseguenza, generano sempre più informazioni ogni giorno. Le condivisioni dei file sono piene. I database sono pieni. Senza parlare della posta elettronica. Solo poco tempo fa un gigabyte sembrava un'enorme capacità di archiviazione. Oggi, i terabyte sono comuni, anche nei computer di uso domestico. Molti datacenter ora vengono progettati sulla base dei petabyte. Penso che si possa convenire su un punto; in giro ci sono tante, tantissime informazioni. Ma sono tutte utili o soltanto ingestibili? Sono strutturate? Facili da analizzare? Facili da condividere?

Dunque, con questa enorme quantità di informazioni, non mi sorprende che le connessioni siano sempre più difficili. Ma tutto può essere semplificato: questo è l'argomento del mese. Ecco perché è necessario apprendere a padroneggiare la potenza di Sharepoint per facilitare la raccolta dei dati e strutturare meglio le organizzazioni. Imparare a creare rapidamente dei sondaggi per raccogliere i dati dagli utenti (o clienti). Acquisire le conoscenze necessarie a definire tipi di contenuto personalizzati, in modo che le informazioni raccolte risultino molto più significative. Infine, imparare a utilizzare Office Communications Server per rendere possibili tutte queste connessioni fondamentali. Tutto sommato, a che serve avere tanti dati senza qualcuno con cui condividerli? Joshua Hoffman

Si ringraziano i seguenti esperti tecnici di Microsoft: Ed Banti, Susan Bradley, Byron Hynes, Michael Murgolo, Ken Oien, Jim Truher e Kay Unkroth.

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