Pianificare l'esperienza di ricerca dell'utente finale (Office SharePoint Server)

Contenuto dell'articolo:

  • Pianificare cosa viene visualizzato agli utenti quando eseguono una query

  • Pianificare cosa viene visualizzato agli utenti nei risultati di ricerca

Gli amministratori della ricerca possono migliorare la pertinenza e la presentazione dei risultati di ricerca pianificando accuratamente l'esperienza dell'utente finale. L'obiettivo di tale pianificazione è consentire all'utente di trovare rapidamente le informazioni desiderate. Le informazioni presenti in questo articolo consentono agli amministratori del provider di servizi condivisi e delle raccolte siti di ottimizzare l'esperienza di ricerca dell'utente finale.

Nella prima sezione di questo articolo vengono trattati gli argomenti seguenti:

  • Interfaccia utente per l'esecuzione di query di ricerca.

  • Pianificazione di ambiti personalizzati. Sono inoltre disponibili informazioni sugli ambiti predefiniti utilizzati dagli utenti per filtrare il contenuto incluso in ogni query di ricerca. Gli amministratori possono utilizzare queste informazioni per identificare i casi in cui è necessario creare ambiti personalizzati in un'organizzazione. In questa sottosezione viene anche descritto come pianificare gli eventuali ambiti personalizzati necessari.

  • Ricerche avanzate e utilizzo delle proprietà per il filtraggio dei risultati di ricerca. Gli amministratori possono utilizzare queste informazioni per familiarizzare con le opzioni disponibili per la gestione di parole chiave e proprietà in modo da ottimizzare l'esecuzione di potenti ricerche avanzate da parte degli utenti.

  • Vantaggi dell'utilizzo delle ricerche basate su proprietà con gli ambiti. Sono inoltre disponibili informazioni sulle correlazioni esistenti tra le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione e le proprietà gestite e sulle relative modalità di pianificazione.

Nella seconda sezione di questo articolo vengono descritte le pagine dei risultati di ricerca e le caratteristiche che consentono agli amministratori di controllare cosa viene visualizzato agli utenti nei risultati di ricerca. In questa sezione vengono trattati gli argomenti seguenti:

  • Pianificazione di parole chiave ed elementi di maggiore rilevanza. Sono inoltre disponibili informazioni sulla pianificazione di parole chiavi ed elementi di maggiore rilevanza efficaci per un'organizzazione specifica e sull'associazione di sinonimi alle parole chiave per il miglioramento dell'esperienza dell'utente finale.

  • Controllo da parte degli amministratori della classificazione per pertinenza di siti specifici per il miglioramento della pertinenza dei risultati di ricerca.

  • Nuova caratteristica per i percorsi federati che consente di eseguire ricerche in più origini e combinare i risultati in un'unica pagina dei risultati di ricerca. Per l'utilizzo di questa caratteristica è necessario l'Aggiornamento dell'infrastruttura per Microsoft Office Servers. Per ulteriori informazioni, vedere Installare l'aggiornamento dell'infrastruttura per i server di Microsoft Office (Office Sharepoint Server 2007).

  • Controllo della modalità di visualizzazione dei collegamenti nei risultati di ricerca.

  • Pianificazione degli avvisi basati sulla ricerca.

Le caratteristiche descritte in questo articolo consentono agli amministratori di controllare molti aspetti dell'esperienza di ricerca dell'utente finale. Ferma restante l'importanza di una costante verifica dell'efficacia delle query di ricerca durante la fase operativa, una valida pianificazione a monte della distribuzione iniziale può contribuire alla creazione di query di ricerca efficaci sin dal principio e alla riduzione dei futuri costi di amministrazione.

Pianificare cosa viene visualizzato agli utenti quando eseguono una query

Per pianificare efficacemente opzioni di configurazione che rispondano all'obiettivo di facilitare gli utenti nella ricerca dei contenuti desiderati, è utile iniziare con il prendere in considerazione l'interfaccia utente.

Livelli dell'interfaccia utente di ricerca

Per comprendere come pianificare l'esperienza di ricerca dell'utente finale, è utile acquisire innanzitutto familiarità con l'interfaccia utente che viene visualizzata quando si esegue una query. Come prevedibile, si tratta di un'interfaccia utente molto semplice. L'elemento centrale di tale interfaccia utente è una casella di ricerca in cui gli utenti possono immettere le query di ricerca. Questa casella di ricerca è presente in tutte le pagine non amministrative della raccolta siti e nel Centro ricerche. Viene ad esempio visualizzata per impostazione predefinita a livello di sito e di elenco. Nelle sezioni seguenti viene descritta l'interfaccia utente di ricerca disponibile a ogni livello della raccolta siti.

Interfaccia utente di ricerca a livello di sito

Ricerca a livello di sito in Office SharePoint Server

La casella di ricerca a livello di sito (callout 2) è una casella di testo disponibile nell'angolo superiore destro delle pagine del sito Web in cui gli utenti possono digitare le query di ricerca. Dopo aver digitato una query, è possibile fare clic sul pulsante Inizia la ricerca (callout 3) per eseguire la query. Gli utenti avanzati possono fare clic sul collegamento Ricerca avanzata (callout 4) se desiderano utilizzare la pagina Ricerca avanzata per creare le query. Più avanti in questo articolo sono disponibili informazioni sulla pagina Ricerca avanzata.

La prima domanda che probabilmente un utente si pone quando osserva una casella di ricerca in un'interfaccia utente è in quale contenuto verrà eseguita la query. L'elenco Ambito di ricerca a sinistra della casella di ricerca (callout 1) indica il blocco di informazioni nell'indice di contenuto in cui verrà eseguita la query.

Nota

Gli ambiti di ricerca, anche noti semplicemente come ambiti, definiscono gli elementi dell'indice in cui viene eseguita una query di ricerca. L'ambito determina, in parte, gli elementi visualizzati nella pagina di ricerca per una query specifica.

In questo modo gli utenti possono eseguire query su un sottoinsieme del contenuto presente nell'indice, con un conseguente miglioramento della pertinenza dei risultati di ricerca.

Interfaccia utente di ricerca a livello di elenco

L'interfaccia utente di ricerca a livello di elenco e di raccolta presenta un aspetto e un funzionamento analoghi a quelli dell'interfaccia utente di ricerca a livello di sito, fatta eccezione per la disponibilità di un ulteriore ambito di ricerca predefinito denominato Questo elenco. La casella di ricerca a livello di elenco è disponibile nell'angolo superiore destro di ogni elenco e raccolta in tutte le raccolte siti. Per impostazione predefinita, l'elenco Ambito di ricerca è impostato su Tutti i siti, ma è possibile selezionare un altro ambito.

Interfaccia utente di ricerca del Centro ricerche

Il Centro ricerche visualizza un'interfaccia utente centralizzata e altamente personalizzabile in cui gli utenti possono eseguire query di ricerca. Il Centro ricerche è costituito da una casella di ricerca per l'immissione delle query di ricerca e da un collegamento alla pagina Ricerca avanzata, in cui gli utenti possono creare query di ricerca avanzate. Per impostazione predefinita, l'ambito della casella di ricerca è Tutti i siti, che consente di eseguire ricerche su tutto il contenuto dell'indice. In una scheda separata è tuttavia anche disponibile l'ambito Utenti, che consente di cercare utenti nell'organizzazione. Gli amministratori possono scegliere di aggiungere altre schede da associare ad ambiti personalizzati per consentire agli utenti di eseguire query su sottoinsiemi di contenuto diversi.

Office SharePoint Server 2007 - Centro ricerche

Per accedere al Centro ricerche, fare clic sulla scheda Ricerca nella barra dei collegamenti superiore (callout 1). La casella di ricerca disponibile nel Centro ricerche (callout 3) è simile a quella a livello di sito ed è costituita da una casella di testo in cui gli utenti possono digitare le query di ricerca. Per eseguire le query, fare clic sul pulsante Inizia la ricerca (callout 4). Per impostazione predefinita, è selezionato l'ambito Tutti i siti, ma è possibile scegliere un'altra scheda disponibile, ad esempio Utenti, se si desidera utilizzare un ambito di ricerca diverso.

Gli utenti avanzati possono fare clic sul collegamento Ricerca avanzata (callout 5) se desiderano utilizzare la pagina Ricerca avanzata per creare le query. La pagina Ricerca avanzata del Centro ricerche è identica a quella della casella di ricerca a livello di sito. Più avanti in questo articolo sono disponibili informazioni sulla pagina Ricerca avanzata.

A differenza della casella di ricerca a livello di sito, quella del Centro ricerche non visualizza per impostazione predefinita un elenco Ambito di ricerca sulla sinistra per la selezione di altri ambiti. È invece necessario fare clic sulla scheda (callout 2) corrispondente all'ambito da utilizzare per la ricerca. In Microsoft Office SharePoint Server 2007 sono disponibili due ambiti predefiniti per il Centro ricerche, ovvero Tutti i siti e Utenti.

Nota

Il proprietario del sito Centro ricerche può aggiungere un elenco Ambito di ricerca accanto a una casella di ricerca modificando la web part Casella di ricerca.

Nella tabella seguente sono indicati gli ambiti predefiniti disponibili in Microsoft Office SharePoint Server 2007 e i livelli in cui possono essere utilizzati.

Questo ambito Consente agli utenti di A questo livello Personalizzabile

Tutti i siti

Eseguire una ricerca in tutto il contenuto nell'indice

Centro ricerche

Sito principale

Sito secondario

Elenchi e raccolte

Utenti

Cercare utenti

Centro ricerche

Sito principale

Sito secondario

Elenchi e raccolte

Questo sito: *nome sito*

Eseguire una ricerca nel sito corrente e in tutti i relativi siti secondari

Sito principale

Sito secondario

Elenchi e raccolte

No

Questo elenco: *nome elenco*

Eseguire una ricerca nell'elenco corrente

Elenchi e raccolte

No

Nota

Tutti i siti è l'ambito predefinito in tutti i livelli di ogni raccolta siti, sebbene sia possibile selezionare qualsiasi ambito disponibile.

Pianificare ambiti personalizzati

Per capire in quali casi può essere necessario integrare gli ambiti predefiniti con ambiti personalizzati all'interno di un'organizzazione, è innanzitutto necessario conoscere gli ambiti predefiniti. In questa sezione sono disponibili informazioni sugli ambiti predefiniti di Microsoft Office SharePoint Server 2007. È possibile utilizzare ambiti personalizzati in combinazione con regole di ambito per raggruppare un determinato tipo di contenuto presente nell'indice all'interno di un set in cui sia possibile eseguire le query. È ad esempio possibile consentire l'esecuzione di ricerche in un set specifico di siti Web oppure in tutti i documenti di Word creati da un particolare autore o durante un periodo di tempo specifico oppure che presentano una combinazione di questi parametri.

Gli ambiti creati a livello di provider di servizi condivisi sono denominati ambiti condivisi perché sono condivisi da tutte le raccolte siti che utilizzano tale provider di servizi condivisi. Gli amministratori delle raccolte siti decidono quali ambiti condivisi utilizzare e come visualizzarli.

È inoltre possibile creare ambiti personalizzati a livello di raccolta siti, in modo da renderli disponibili solo per la raccolta siti in cui sono stati creati. Gli ambiti creati a questo livello sono anche denominati ambiti a livello di raccolta siti.

Scenario relativo agli ambiti

Durante la pianificazione del contenuto e della struttura del sito per un'organizzazione di grandi dimensioni, viene appurato che la divisione delle risorse umane fornisce contenuto di interesse per tutti i dipendenti in più siti di SharePoint e applicazioni line-of-business. Per tale motivo, l'amministratore del provider di servizi condivisi crea un ambito condiviso per il contenuto relativo alle risorse umane.

L'amministratore della raccolta siti del sito delle risorse umane utilizza tale ambito condiviso e crea alcuni ambiti aggiuntivi a livello di raccolta siti. Gli ambiti a livello di raccolta siti sono destinati ai criteri aziendali e alle informazioni sui nuovi assunti essendo questi concetti fondamentali per la raccolta siti. Configurare gli ambiti a livello di raccolta siti come condivisi non avrebbe senso perché gli utenti che eseguono ricerche in altre raccolte siti probabilmente non sono interessati ad ambiti così specifici.

Gli amministratori delle raccolte siti possono utilizzare gli ambiti condivisi definiti dall'amministratore dei servizi condivisi così come sono oppure possono copiare gli ambiti condivisi che desiderano utilizzare nella propria raccolta siti e modificarli. Possono quindi selezionare i gruppi di visualizzazione in cui includere ogni ambito, ad esempio l'elenco a discesa della casella di ricerca e la pagina Ricerca avanzata.

Nota

Gli amministratori delle raccolte siti non possono modificare né eliminare ambiti condivisi, ma semplicemente copiare un ambito condiviso e quindi modificare la copia.

In sintesi, gli amministratori delle raccolte siti e del provider di servizi condivisi creano innanzitutto gli ambiti necessari per l'organizzazione e quindi l'amministratore di una raccolta siti li associa ai gruppi di visualizzazione per renderli disponibili nelle caselle di ricerca corrispondenti. Gli amministratori delle raccolte siti possono associare uno o più ambiti a un gruppo di visualizzazione. Più avanti in questo articolo sono disponibili ulteriori informazioni sui gruppi di visualizzazione.

Per pianificare gli ambiti di ricerca, è necessario esaminare l'architettura delle informazioni in modo da identificare alcuni set di contenuti generici in cui si prevede che gli utenti eseguiranno le ricerche. Per ulteriori informazioni, vedere Determinare l'architettura delle informazioni per il sito. Alcuni set di contenuti si estendono all'architettura delle informazioni di più siti, mentre altri si estendono a più sottoinsiemi di informazioni all'interno delle raccolte siti. Gli amministratori delle raccolte siti decidono se implementare ambiti condivisi o ambiti a livello di raccolta siti per una raccolta siti specifica in base alle esigenze degli utenti di tale raccolta siti. Per il contenuto pertinente solo all'interno di determinate raccolte siti è consigliabile pianificare ambiti a livello di raccolta siti.

Pianificare ambiti condivisi

Poiché alcune raccolte siti sono associate a un particolare provider di servizi condivisi, tutte le impostazioni di un provider di servizi condivisi specifico hanno effetto su tutti i siti associati. L'amministratore del provider di servizi condivisi gestisce gli ambiti condivisi per tutti i siti che utilizzano lo stesso provider di servizi condivisi. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono eseguire le attività seguenti:

  • Creare e modificare ambiti condivisi.

  • Aggiungere regole di ambito per ambiti condivisi.

  • Eliminare ambiti condivisi.

  • Aggiornare le modifiche apportate agli ambiti.

Gli ambiti condivisi sono visibili e disponibili per l'utilizzo da parte degli amministratori di tutte le raccolte siti che utilizzano lo stesso insieme di servizi condivisi.

Gli ambiti condivisi seguenti vengono creati automaticamente per ogni provider di servizi condivisi e per impostazione predefinita sono disponibili nel Centro ricerche:

  • Tutti i siti

  • Utenti

Pianificare ambiti per le raccolte siti

Durante la fase di pianificazione, ogni amministratore di una raccolta siti crea alcuni ambiti in base all'architettura delle informazioni all'interno del sito. È possibile scegliere di creare nuovi ambiti, creare una copia di ambiti condivisi (una copia di un ambito condiviso diventa un ambito a livello di raccolta siti) oppure eseguire entrambe queste operazioni. Gli amministratori delle raccolte siti possono ad esempio aggiungere alcuni ambiti selezionando gli ambiti condivisi utili per gli utenti della propria raccolta siti e quindi integrare tali ambiti creandone altri specifici.

Nella tabella seguente sono indicate le azioni relative agli ambiti che possono essere eseguite dagli amministratori delle raccolte siti.

Gli amministratori delle raccolte siti possono eseguire queste azioni sugli ambiti condivisi Gli amministratori delle raccolte siti possono eseguire queste azioni sugli ambiti a livello di raccolta siti
  • Scegliere come visualizzare gli ambiti di ricerca (casella di riepilogo a discesa della ricerca, ricerca avanzata o entrambe).

  • Copiare e modificare un ambito condiviso da utilizzare come ambito per la raccolta siti.

  • Visualizzare lo stato, ad esempio le regole di ambito contenute e l'ordine di visualizzazione nell'elenco degli ambiti.

  • Scegliere come visualizzare gli ambiti di ricerca (casella di riepilogo a discesa della ricerca, ricerca avanzata o entrambe).

  • Creare ambiti a livello di raccolta siti.

  • Modificare ambiti a livello di raccolta siti (di seguito sono disponibili ulteriori informazioni).

  • Aggiungere regole di ambito.

  • Eliminare ambiti a livello di raccolta siti.

  • Visualizzare lo stato, ad esempio le regole di ambito contenute e l'ordine di visualizzazione nell'elenco degli ambiti.

Gli amministratori delle raccolte siti non possono creare né aggiungere direttamente regole di corrispondenza agli ambiti condivisi, ma possono copiare un ambito condiviso come ambito a livello di raccolta siti e modificare la copia.

Nota

Dopo che un amministratore di una raccolta siti ha copiato un ambito condiviso, la copia diventa un ambito a livello di raccolta siti, che può essere utilizzato dall'amministratore della raccolta siti per eseguire una qualsiasi delle azioni applicabili a qualsiasi altro ambito a livello di raccolta siti.

Quando si crea o si modifica un nuovo ambito a livello di raccolta siti, è necessario specificare quanto segue:

  • Titolo univoco.

  • Descrizione dell'ambito (facoltativo).

  • Gruppo di visualizzazione, anche noto come gruppo di ambiti. Gli amministratori delle raccolte siti possono assegnare gli ambiti a gruppi di visualizzazione per determinarne la posizione di visualizzazione nel sito. Per impostazione predefinita, in Microsoft Office SharePoint Server 2007 vengono creati gruppi di visualizzazione per l'elenco a discesa della casella di ricerca e la pagina Ricerca avanzata. Gli amministratori delle raccolte siti possono assegnare uno o più ambiti a qualsiasi gruppo di visualizzazione.

  • Pagina dei risultati. I risultati generati dalle ricerche eseguite in questo ambito possono essere visualizzati nella pagina dei risultati di ricerca predefinita o in una pagina diversa. Si noti che se si sceglie di utilizzare una pagina diversa, è innanzitutto necessario crearla.

Per impostazione predefinita, non esistono ambiti a livello di raccolta siti, ma ogni raccolta siti ha accesso a tutti gli ambiti condivisi.

Pianificare gruppi di visualizzazione

I gruppi di visualizzazione consentono di assegnare ambiti a una casella di ricerca specifica. Gli amministratori delle raccolte siti possono configurare i gruppi di visualizzazione esistenti in vari modi oppure crearne di nuovi. In genere, il proprietario di un sito definisce un gruppo di visualizzazione per soddisfare un'esigenza specifica. Gli utenti del sito di un determinato team potrebbero ad esempio avere l'esigenza di cercare frequentemente contenuti distribuiti in più raccolte documenti. Per restringere il campo della ricerca, attualmente sono costretti a eseguire ricerche separate in diverse caselle di ricerca, ad esempio nella casella di ricerca di ogni raccolta, oppure a creare una query avanzata per filtrare i risultati di ricerca. Per consentire agli utenti di eseguire questa ricerca frequente in modo più semplice, l'amministratore della raccolta siti crea un gruppo di visualizzazione a cui assegna un ambito appropriato. I proprietari del sito possono quindi associare a tale gruppo di visualizzazione una casella di ricerca specifica, ad esempio presente in una pagina di ricerca personalizzata del sito, e gli utenti possono utilizzare tale casella di ricerca per eseguire ricerche sul contenuto definito dall'ambito, in questo caso le raccolte documenti. Per impostazione predefinita, in Microsoft Office SharePoint Server 2007 sono disponibili due gruppi di visualizzazione:

  • Casella di riepilogo a discesa ricerca   Per impostazione predefinita, al gruppo di visualizzazione sono assegnati gli ambiti Tutti i siti e Utenti, utilizzati dalla casella di ricerca.

  • Ricerca avanzata   Per impostazione predefinita, al gruppo di visualizzazione è assegnato l'ambito Tutti i siti, utilizzato dalla casella di ricerca nella pagina Ricerca avanzata.

Gli amministratori delle raccolte siti possono eseguire le operazioni seguenti:

  • Aggiungere ambiti a qualsiasi gruppo di visualizzazione.

  • Rimuovere ambiti da qualsiasi gruppo di visualizzazione.

  • Creare nuovi gruppi di visualizzazione e assegnare ad essi gli ambiti desiderati.

  • Modificare l'ordine di visualizzazione degli ambiti nell'elenco Ambiti di ricerca.

  • Specificare l'ambito selezionato per impostazione predefinita nell'elenco Ambiti di ricerca.

I proprietari dei siti possono eseguire le operazioni seguenti:

  • Assegnare gruppi di visualizzazione diversi alla casella di ricerca e alla pagina Ricerca avanzata nel sito Centro ricerche.

  • Creare nuove pagine di ricerca utilizzando le web part Casella di ricerca e Casella di ricerca avanzata e assegnare uno o più gruppi di visualizzazione da utilizzare.

Pianificare regole di ambito

Gli ambiti vengono definiti tramite l'aggiunta di regole. Le regole di ambito definiscono il contenuto da associare oppure meno all'ambito. Le regole di ambito aggiunte a un determinato ambito ne definiscono l'estensione.

Ogni regola di ambito è basata su un particolare tipo di regola che definisce proprietà, percorsi e origini di contenuto. Nella tabella seguente sono elencati i tipi di regola di ambito disponibili per gli ambiti di ricerca condivisi e gli ambiti di ricerca a livello di raccolta siti.

Questo tipo di regola di ambito È disponibile per gli ambiti di ricerca condivisi È disponibile per gli ambiti di ricerca a livello di raccolta siti Vaglia il contenuto per

Indirizzo Web (https://server/sito)

Percorso

Condizione proprietà (Autore = Luca Dellamore)

Singola proprietà

Origine contenuto

No

Un'origine di contenuto specifica

Tutto il contenuto

Tutto il contenuto nell'indice di contenuto

Il tipo di regola di ambito Tutto il contenuto è il più semplice perché associa all'ambito tutto il contenuto sottoposto a ricerca per indicizzazione. Per ognuno degli altri tre tipi di regola di ambito un amministratore del provider di servizi condivisi può specificare il comportamento, che determina il contenuto da associare all'ambito. Tali comportamenti sono descritti nell'elenco seguente:

  • Includi   Gli elementi che soddisfano questa regola vengono visualizzati nei risultati di ricerca, a meno che non siano rimossi da un'altra regola. Quando si combinano più regole, questo comportamento è simile all'operatore logico OR.

  • Obbligatorio   Gli elementi che soddisfano altre regole devono soddisfare anche questa regola per essere visualizzati nei risultati di ricerca. Questo comportamento è l'equivalente dell'operatore logico AND.

  • Escludi   Gli elementi che soddisfano questa regola vengono esclusi dai risultati di ricerca anche se soddisfano altre regole. Questo comportamento è l'equivalente dell'operatore logico AND NOT.

Gli ambiti spesso sono basati su una singola regola di ambito. Può tuttavia essere utile utilizzare ambiti con più regole. È possibile creare ambiti basati su un tema specifico o su un set di contenuti correlato dal punto di vista concettuale. A tale scopo, è possibile includere ed escludere alcuni percorsi o proprietà oppure una combinazione di percorsi e proprietà correlati dal punto di vista concettuale. La combinazione logica delle regole determina il contenuto incluso o escluso nell'ambito.

Utilizzo di regole di ambito basate sul percorso

È possibile creare regole basate sul percorso (indirizzo Web o percorso UNC) del contenuto utilizzando il tipo di regola di ambito Indirizzo Web. Regole di questo tipo possono essere necessarie in vari scenari di utilizzo, tra cui la ricerca di contenuto nei percorsi seguenti:

  • In un gruppo di raccolte documenti.

  • All'interno di un set di cartelle in un unico archivio documenti di grandi dimensioni, ad esempio nel caso di ricerche in un archivio aziendale.

  • In siti esterni per un argomento particolare.

  • In altri server dell'organizzazione.

Ogni regola di ambito di tipo Indirizzo Web contiene un unico percorso, definito da una cartella, un nome di dominio o un nome di server unico. A seconda del set di contenuti da rendere disponibile in un ambito, aggiungere regole di corrispondenza fino a includere tutti i percorsi pertinenti ed escludere tutti i percorsi non pertinenti. Per determinare quali percorsi includere in ogni ambito, esaminare l'architettura delle informazioni e la pianificazione della struttura del sito.

Utilizzo di regole di ambito basate su proprietà gestite

È possibile basare le regole di ambito su un valore specifico di una singola proprietà gestita utilizzando il tipo di regola di ambito Condizione proprietà. Prima di creare una regola di questo tipo, verificare che:

  • La proprietà gestita che si desidera utilizzare esista. Può essere una proprietà gestita predefinita oppure una proprietà creata da un amministratore del provider di servizi condivisi.

  • La proprietà gestita sia configurata in modo da essere disponibile per gli ambiti. Nonostante vengano create diverse proprietà gestite, solo alcune di esse sono configurate per impostazione predefinita in modo da essere disponibili per l'utilizzo negli ambiti. Negli ambiti di ricerca è possibile utilizzare solo le proprietà gestite che gli amministratori del provider di servizi condivisi hanno impostato come disponibili per gli ambiti.

    Nota

    Per impostare una proprietà come disponibile per l'utilizzo negli ambiti, gli amministratori del provider di servizi condivisi possono utilizzare la pagina Modifica proprietà gestita corrispondente.

Dopo la creazione della regola di ambito, ogni elemento di contenuto che corrisponde alla condizione della proprietà viene confrontato con tale valore specifico e incluso o escluso in base alla regola. Le regole basate su proprietà possono essere utilizzate solo con l'operatore è uguale a e non con altri operatori, ad esempio contiene.

L'amministratore di una raccolta siti per un sito portale di vendite può ad esempio creare ambiti per ogni ufficio vendite utilizzando la proprietà gestita SalesOffice e impostando per ogni ambito il valore della regola sul valore di un ufficio. Poiché gli ambiti così creati utilizzano questa proprietà gestita, i risultati di una ricerca basata su uno di tali ambiti includeranno solo contenuti per il relativo ufficio vendite.

Per pianificare le proprietà gestite per il provider di servizi condivisi all'interno di un'organizzazione, è opportuno considerare gli ambiti. Per creare un ambito per un determinato set di contenuti, è necessario verificare che esistano proprietà per tali contenuti mappate a proprietà gestite utilizzabili nelle regole di ambito.

Utilizzo di regole di ambito basate su un'origine di contenuto

Esistono diversi motivi per cui un amministratore del provider di servizi condivisi può creare origini di contenuto aggiuntive. Le origini di contenuto in genere vengono create per la ricerca per indicizzazione di contenuto in base a una pianificazione diversa rispetto ad altro contenuto. Spesso un amministratore del provider di servizi condivisi crea un'origine di contenuto separata per la ricerca per indicizzazione di contenuto che si trova, ad esempio, in una farm di SharePoint diversa o in una condivisione di file. Se esiste un'origine di contenuto che include già il contenuto in cui gli utenti desiderano eseguire le ricerche, ad esempio un archivio di file, un amministratore del provider di servizi condivisi può creare un ambito condiviso con una regola di ambito (tipo di origine di contenuto) per consentire agli utenti di eseguire ricerche su tale parte di contenuto.

Solo gli ambiti condivisi possono contenere regole di ambito basate su un'origine di contenuto specifica. Questo tipo di regola di ambito non è disponibile per gli ambiti a livello di raccolta siti. La pianificazione delle origini di contenuto può consentire di identificare i set di contenuti che risultano più facili da amministrare se si trovano in origini di contenuto separate.

Per ogni origine di contenuto pianificata, valutare se può avere senso raggruppare il contenuto indicizzato in base a tale origine di contenuto in un ambito condiviso per gli utenti della raccolta siti. In tal caso, è possibile aggiungere una regola di ambito per tale origine di contenuto.

Valutare inoltre se l'origine di contenuto può essere suddivisa in blocchi di contenuto più piccoli in cui gli utenti possono avere necessità di eseguire ricerche. In tal caso, è possibile combinare più regole di ambito per associare all'origine di contenuto altri tipi di regola di ambito in modo da definire un ambito più limitato.

Per ulteriori informazioni sulla pianificazione delle origini di contenuto, vedere Pianificare la ricerca per indicizzazione di contenuto (Office SharePoint Server).

Utilizzo del tipo di regola di ambito Tutto il contenuto

Quando si crea una regola di ambito di tipo Tutto il contenuto, nell'ambito risulta disponibile tutto il contenuto presente nell'indice di contenuto. Se si desidera definire un ambito più limitato, aggiungere a un ambito che utilizza il tipo di regola di ambito Tutto il contenuto alcune regole di ambito che consentano di escludere determinati contenuti.

Esclusione di contenuto mediante una regola di ambito con comportamento di esclusione

È possibile copiare l'ambito condiviso Tutti i siti e utilizzarlo come punto di partenza per includere tutto il contenuto presente nell'indice di contenuto. È quindi possibile aggiungere regole di ambito che escludano contenuto dai risultati di ricerca per creare ambiti che pur essendo ampi non includono un determinato set di risultati di ricerca. Talvolta è più semplice utilizzare una copia dell'ambito di ricerca condiviso Tutti i siti con regole di esclusione anziché creare un ambito di ricerca complesso con regole che includono ogni sottoinsieme di contenuto presente nel sito.

Indipendentemente dal fatto che si utilizzi inizialmente una copia dell'ambito condiviso Tutti i siti o un altro ambito, può essere utile separare la fase di aggiunta delle regole di inclusione dalla fase di aggiunta delle regole di esclusione. Le ragioni che inducono a escludere determinati contenuti dai risultati di ricerca possono infatti differire sostanzialmente dalle ragioni che inducono a includerli.

Esempio di pianificazione degli ambiti

La società Contoso S.p.A. ha una divisione addetta ai servizi IT, una divisione addetta al servizio di assistenza clienti e una divisione addetta alle vendite. Ognuna di queste tre divisioni dispone di una raccolta siti, a cui si aggiunge una quarta raccolta siti portale centrale per le notizie sulla società e le informazioni sulle risorse umane. Per tutto il contenuto sottoposto a ricerca per indicizzazione viene creato un unico indice di contenuto.

Poiché il contenuto di ogni divisione è separato, l'amministratore del provider di servizi condivisi crea un'origine di contenuto separata per la raccolta siti di ognuna delle tre divisioni in modo che sia possibile sottoporle a ricerca per indicizzazione in base a una pianificazione diversa. L'amministratore del provider di servizi condivisi crea inoltre una quarta origine di contenuto per la ricerca per indicizzazione della raccolta siti portale centrale che include il contenuto relativo alle risorse umane e alle notizie sulla società.

Per impostazione predefinita, tutto il contenuto indicizzato di ognuna delle raccolte siti viene incluso nell'ambito condiviso Tutti i siti disponibile per tutte le raccolte siti. L'amministratore del provider di servizi condivisi crea un ambito condiviso separato per la raccolta siti di ognuna delle tre divisioni e quindi definisce per ogni ambito condiviso una regola di ambito che include l'origine di contenuto appropriata per tale ambito.

Per la divisione addetta al servizio di assistenza clienti, ad esempio, l'amministratore del provider di servizi condivisi crea un ambito denominato Assistenza clienti a cui aggiunge una regola di ambito. Durante l'aggiunta della regola di ambito, l'amministratore del provider di servizi condivisi sceglie il tipo di regola di ambito Origine contenuto, seleziona l'origine di contenuto Assistenza clienti nell'elenco delle origini di contenuto disponibili e quindi specifica il comportamento di inclusione per includere tutti gli elementi sottoposti a ricerca per indicizzazione in tale origine di contenuto.

Nota

Quando si crea una regola di ambito basata su un'origine di contenuto, nell'elenco Origine contenuto della pagina Aggiungi regola ambito vengono visualizzate tutte le origini di contenuto esistenti.

Nella tabella seguente sono elencati gli ambiti condivisi creati dall'amministratore del provider di servizi condivisi di Contoso S.p.A.

Questo ambito condiviso Include il contenuto seguente

Servizi IT

Tutto il contenuto nella raccolta siti per i servizi IT sottoposto a ricerca per indicizzazione utilizzando l'origine di contenuto di tale divisione.

Servizio di assistenza clienti

Tutto il contenuto nella raccolta siti per il servizio di assistenza clienti sottoposto a ricerca per indicizzazione utilizzando l'origine di contenuto di tale divisione.

Vendite

Tutto il contenuto nella raccolta siti per le vendite sottoposto a ricerca per indicizzazione utilizzando l'origine di contenuto di tale divisione.

Portale centrale

Tutto il contenuto nella raccolta siti portale centrale sottoposto a ricerca per indicizzazione utilizzando l'origine di contenuto per il servizio di assistenza clienti.

Oltre agli ambiti condivisi creati dall'amministratore del provider di servizi condivisi, l'ambito predefinito Tutti i siti include tutto il contenuto sottoposto a ricerca per indicizzazione presente nell'indice. Per impostazione predefinita, l'ambito condiviso Tutti i siti è disponibile per tutte le raccolte siti.

L'amministratore della raccolta siti di ognuna delle divisioni decide di utilizzare l'ambito condiviso Tutti i siti e l'ambito condiviso che include il contenuto della raccolta siti corrispondente, ma non l'ambito del portale centrale, nonostante sia anch'esso un ambito condiviso. Tale opzione sarà pertanto disponibile solo nell'elenco a discesa Ambito di ricerca della raccolta siti portale centrale.

L'amministratore della raccolta siti di ognuna delle divisioni crea una copia dell'ambito condiviso definito dall'amministratore del provider di servizi condivisi per la raccolta siti corrispondente. Le copie dell'ambito condiviso diventano ambiti a livello di raccolta siti. L'amministratore di ogni raccolta siti aggiunge quindi regole di ambito agli ambiti a livello di raccolta siti per includere solo il set di contenuti più importante in cui gli utenti desiderano eseguire una query quando utilizzano tali ambiti.

L'amministratore della raccolta siti per le vendite crea ad esempio ambiti per il contenuto correlato a ogni linea di prodotti, in base alle proprietà gestite di documenti di marketing e altro contenuto e al percorso delle raccolte documenti e dei siti del team correlati.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito agli ambiti, le regole di ambito e i gruppi di visualizzazione nella sezione "Plan scopes" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Ricerche avanzate

In molti casi gli utenti digitano una frase parola chiave nella casella di ricerca e quindi fanno clic sul pulsante Inizia la ricerca oppure premono INVIO per eseguire la query. Se il risultato desiderato non viene visualizzato nelle prime pagine dei risultati di ricerca, alcuni utenti desistono. Gli utenti avanzati tendono invece a riprovare utilizzando una query più avanzata in modo da individuare il contenuto desiderato.

Gli utenti particolarmente esperti possono creare query di ricerca avanzate nella casella di ricerca. Per trovare ad esempio contenuti creati dall'utente Davide Garghentini che includono la parola "negoziare", è possibile digitare nella casella di ricerca la query seguente:

negoziare author:garghentini

La maggior parte degli utenti, tuttavia, non ha familiarità con la sintassi necessaria per creare query avanzate in questo modo e utilizza a tale scopo la pagina Ricerca avanzata, che consente di trovare il contenuto desiderato mediante sintassi. Nella tabella seguente sono descritte le opzioni relative alle parole chiave disponibili nella pagina Ricerca avanzata.

La ricerca di documenti con questa opzione Produce questo risultato

Tutte le parole seguenti

Cerca contenuto che include tutte le parole chiave digitate dall'utente, indipendentemente dall'ordine in cui si presentano.

La frase esatta

Cerca contenuto che include le parole digitate dall'utente nell'ordine esatto.

Qualsiasi parola tra le seguenti

Cerca contenuto che include una o più parole digitate dall'utente.

Nessuna delle parole seguenti

Cerca contenuto che non include alcuna delle parole digitate dall'utente.

Gli utenti possono inoltre utilizzare la pagina Ricerca avanzata per limitare la ricerca a una lingua o a un tipo di documento specifico. Infine, gli utenti possono selezionare limitazioni basate sulle proprietà per filtrare i risultati di ricerca in base alla corrispondenza tra il valore della proprietà selezionata e il valore immesso. È ad esempio possibile selezionare la proprietà Author e l'operatore di inclusione contiene, digitare un valore e quindi fare clic su Cerca.

Per impostazione predefinita, sono disponibili alcune proprietà, denominate proprietà gestite, tra cui Author e Title. La maggior parte delle proprietà gestite predefinite non è tuttavia disponibile per l'utilizzo negli ambiti. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono scegliere quali proprietà gestite desiderano rendere disponibili per gli ambiti e creare proprietà aggiuntive in base alle esigenze dell'organizzazione. Le proprietà gestite che l'amministratore del provider di servizi condivisi decide di attivare per l'utilizzo negli ambiti sono disponibili per tutte le raccolte siti.

Pianificare proprietà per la ricerca

Per organizzare il contenuto delle raccolte siti in modo che sia possibile eseguire ricerche efficaci, è possibile raggruppare i contenuti con un tema comune nello stesso percorso. In questo modo è possibile usufruire degli ambiti predefiniti a livello di sito e di elenco per eseguire le ricerche. È ad esempio possibile creare un sito in cui archiviare tutte le informazioni relative a un progetto particolare. All'interno del sito è possibile creare raccolte documenti ed elenchi separati in cui archiviare i diversi tipi di informazioni relative al progetto. Gli utenti possono utilizzare l'ambito predefinito Questo sito per eseguire ricerche nell'intero sito oppure l'ambito Questo elenco per eseguire ricerche in un elenco o in una raccolta particolare. Gli amministratori del provider di servizi condivisi e delle raccolte siti possono creare ambiti personalizzati in base alle esigenze per consentire agli utenti di eseguire ricerche su parti diverse del contenuto.

Sebbene questo approccio consenta di organizzare i contenuti in modo relativamente semplice ai fini dell'efficienza delle ricerche, potrebbe non rispondere alle esigenze di tutte le organizzazioni, soprattutto quando i contenuti in cui eseguire le ricerche sono particolarmente vasti. Di seguito vengono elencate alcune possibili ragioni:

  • Non sempre è possibile organizzare tutto il contenuto con un tema comune nello stesso percorso.

  • Anche se in fase di distribuzione tutto il contenuto con un tema comune viene organizzato nello stesso percorso, con il passare del tempo il contenuto può essere distribuito all'interno di una raccolta siti.

È consigliabile organizzare il contenuto per percorso quando tale scelta risulta sensata e quindi integrare le proprietà necessarie.

Proprietà gestite e sottoposte a ricerca per indicizzazione

Quando un contenuto viene sottoposto a ricerca per indicizzazione, il crawler esegue la ricerca per indicizzazione anche sulle proprietà dei metadati associate al contenuto. Le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione includono i metadati dei contenuti archiviati nei file, nei database e nelle applicazioni line-of-business utilizzati dall'organizzazione. Le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione possono rappresentare diversi tipi di informazioni, ad esempio l'autore, il titolo e l'indirizzo di posta elettronica.

Nelle versioni precedenti di Prodotti e tecnologie Microsoft SharePoint è possibile limitare la duplicazione delle proprietà eseguendo il mapping tra alcune proprietà e altre proprietà comuni, ma molte proprietà creano confusione nei risultati di ricerca perché non sono pertinenti. Le proprietà pertinenti sono pertanto difficili da individuare tra le numerose proprietà non pertinenti.

In Microsoft Office SharePoint Server 2007 questo problema è parzialmente risolto dalla possibilità di creare proprietà gestite. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono eseguire il mapping tra le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione, ovvero le proprietà che il crawler raccoglie e aggiunge all'archivio di proprietà durante la ricerca per indicizzazione del contenuto, e le proprietà gestite utilizzate dalle query di ricerca.

La relazione tra le proprietà gestite e le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione è semplice ma potente. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono eseguire il mapping di una o più proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione (individuate dal crawler) a proprietà gestite (utilizzabili in regole di ambito e query). Questo mapping è importante in quanto molte proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione contengono lo stesso tipo di metadati e i nomi assegnati a queste proprietà spesso non sono intuitivi. Per impostazione predefinita, ad esempio, le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione denominate "Mail:6" e "Office:4" sono mappate a una proprietà gestita denominata Author. Questo perché i valori delle due proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione contengono il nome dell'autore. Il mapping delle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione alle proprietà gestite semplifica l'amministrazione e rappresenta anche un vantaggio per gli utenti. Gli amministratori possono infatti creare ambiti gestendo un numero inferiore di proprietà. Gli utenti finali possono invece creare query avanzate nella casella di ricerca utilizzando un numero minore di nomi di proprietà più facili da ricordare.

Le proprietà gestite presentano i vantaggi seguenti:

  • Gli utenti possono utilizzare le proprietà gestite per creare nella casella di ricerca query che filtrano i risultati di ricerca.

  • È possibile utilizzare le proprietà nella pagina Ricerca avanzata per consentire agli utenti finali di filtrare facilmente i risultati di ricerca.

  • I proprietari dei siti possono personalizzare la pagina Ricerca avanzata per utilizzare proprietà gestite diverse.

  • Gli amministratori del provider di servizi condivisi e delle raccolte siti possono creare ambiti personalizzati con regole che filtrano i risultati di ricerca in base a query. Gli utenti finali possono utilizzare query avanzate basate su proprietà senza dover imparare a creare una query di questo tipo.

Per impostazione predefinita, vengono create alcune proprietà gestite che sono mappate a proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono eseguire il mapping di ulteriori proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione a proprietà gestite esistenti e creare nuove proprietà gestite.

Utilizzo di proprietà nelle query

Affinché il valore delle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione abbia effetto su una query di ricerca, le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione devono essere mappate a una proprietà gestita e l'utente deve eseguire una ricerca in base a tale proprietà gestita. L'inserimento dei valori di un numero eccessivo di proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione può avere un effetto negativo sulla pertinenza e sulle prestazioni della ricerca.

Se si desidera utilizzare la proprietà gestita in un ambito, è necessario renderla disponibile per gli ambiti. Per utilizzare la proprietà gestita nella pagina Ricerca avanzata o all'interno di una query in una casella di ricerca, questa operazione non è invece necessaria.

Gli amministratori che pianificano la distribuzione iniziale di Microsoft Office SharePoint Server 2007 devono registrare l'insieme iniziale delle proprietà gestite pianificate per il servizio di ricerca per ogni provider di servizi condivisi utilizzato nella distribuzione.

Molte di queste proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione possono essere individuate osservando le proprietà delle applicazioni per dati business e le proprietà visualizzate nelle applicazioni per tipi di contenuto come documenti di Microsoft Office Word o Office Excel.

Se si ha accesso a un server di testing, è possibile sottoporre a ricerca per indicizzazione contenuto ad alta priorità e utilizzare le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione che vengono visualizzate al fine di facilitare la pianificazione.

È possibile semplificare la ricerca di contenuto nel proprio sito definendo accuratamente le proprietà gestite e la relativa implementazione. Quando si pianifica la distribuzione, è consigliabile limitare al minimo il numero di proprietà gestite, individuando quelle più utili per l'organizzazione e distribuendo inizialmente solo tali proprietà. Se necessario, è possibile creare ulteriori proprietà gestite dopo la distribuzione.

Pianificare proprietà gestite

Un modo pratico per identificare le potenziali proprietà gestite consiste nell'esaminare il contenuto esistente e i relativi metadati ad alta priorità. Se si ha accesso a una farm di testing prima della distribuzione di Microsoft Office SharePoint Server 2007, è possibile sottoporre a ricerca per indicizzazione il contenuto, verificare le proprietà visualizzate e quindi utilizzare tali proprietà per identificare parte dell'architettura delle informazioni. Per la maggior parte delle organizzazioni è comunque utile pianificare l'architettura delle informazioni su carta prima di procedere all'esecuzione per fasi di una distribuzione, perché in tal modo è più facile concentrarsi sulla pianificazione e individuare il contenuto e i processi non organizzati in modo ottimale.

Il segreto per creare un valido insieme di proprietà gestite consiste nel determinare i concetti più importanti e nell'estrarre dal contenuto le proprietà da mappare a proprietà gestite che assicurino agli utenti il buon esito delle ricerche. Poiché un aumento del numero di proprietà mappate accresce le dimensioni del database di ricerca e ne riduce di conseguenza le prestazioni, è consigliabile eseguire il mapping delle proprietà solo se si è certi della relativa utilità.

Individuare proprietà del contenuto senza aver prima sottoposto quest'ultimo a ricerca per indicizzazione è difficile. Per tale motivo, prima di pianificare le proprietà gestite, è consigliabile avere le idee chiare sul contenuto di ogni raccolta siti. È quindi possibile sottoporre a ricerca per indicizzazione tutto il contenuto in un server di testing in modo da ottenere un elenco di proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione da confrontare con l'architettura delle informazioni durante la creazione delle proprietà gestite. Il mapping delle proprietà può essere difficile anche in seguito alla ricerca per indicizzazione del contenuto a causa della difficoltà di identificare il tipo di contenuto o l'applicazione da cui è utilizzata una proprietà. Se non si è certi della natura e del contenuto di una determinata proprietà, può essere utile eseguire un mapping in un ambiente di testing e provare a eseguire ricerche basate su tale proprietà.

La maggior parte delle proprietà gestite più utili viene creata automaticamente durante l'installazione di Microsoft Office SharePoint Server 2007. Utilizzare tali proprietà gestite come punto di partenza per la pianificazione di altre proprietà gestite. Le proprietà create automaticamente includono:

  • Author

  • Description

  • Site Name

  • Type

  • File Size

  • Last Modified Date

  • URL

  • Title

Si tenga presente che per l'esecuzione di ricerche efficaci mediante le proprietà, è prima necessario assegnare un valore alle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione. Se ad esempio si dispone di un documento con una proprietà mappata a una proprietà gestita denominata Author ma alla proprietà del documento non è assegnato un valore, quando l'utente esegue una query impostando la proprietà Author su un determinato autore il documento non verrà visualizzato nei risultati di ricerca.

Evitare la duplicazione delle proprietà gestite

Alcune proprietà di base possono sembrare diverse in tipi di contenuto diversi. È ad esempio il caso delle proprietà Author e Title per i documenti.

Durante la pianificazione è particolarmente importante ridurre la duplicazione di tali proprietà di base creando un unico insieme di proprietà gestite ed eseguendo il mapping delle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione di uguale significato alle proprietà dell'insieme di proprietà gestite. Nel caso della proprietà Author, è possibile eseguire il mapping di ogni occorrenza di una proprietà sottoposta a ricerca per indicizzazione per gli autori a un'unica proprietà gestita Author.

È possibile eseguire il mapping di una o più proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione a una o più proprietà gestite.

Suggerimento

L'aggiunta di ogni proprietà Author come proprietà gestita separata non ha senso, perché comporta un aumento delle proprietà gestite nel database senza semplificare l'esperienza utente.

È possibile definire le priorità di più proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione in modo che, se durante la ricerca per indicizzazione vengono individuate più proprietà, venga utilizzato solo il valore della proprietà con la priorità più alta per le query basate sulla proprietà o sulle proprietà gestite. Se non si definiscono le priorità, per le query vengono utilizzati i valori di tutte le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione mappate alla proprietà gestita e la proprietà gestita diventa multivalore. In tal caso, la ricerca restituisce risultati per tutti i contenuti che per una qualsiasi delle proprietà mappate presentano valori che soddisfano la query. Per una proprietà a valore singolo è consigliabile scegliere come proprietà gestita la proprietà sottoposta a ricerca per indicizzazione più comune e quindi assegnare le priorità alle proprietà mappate in base alla frequenza delle occorrenze. Non sempre è facile determinare la proprietà sottoposta più spesso a ricerca per indicizzazione, ma una possibile soluzione consiste nel definire le priorità delle proprietà associate alle applicazioni utilizzate con maggiore frequenza.

Durante il mapping delle proprietà, prestare attenzione a non eseguire il mapping di proprietà con scarsa corrispondenza o non pertinenti. I mapping poco precisi possono infatti ridurre la pertinenza dei risultati di ricerca. Se possibile, provare le ricerche basate sulle proprietà gestite prima della distribuzione iniziale e pianificare una revisione dei dati di utilizzo delle query di ricerca durante la fase operativa allo scopo di ottimizzare le proprietà mappate.

Aggiungere proprietà che rappresentino i concetti chiave dell'architettura delle informazioni

Oltre alle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione mappate a proprietà gestite per impostazione predefinita, è possibile che vi siano altre proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione chiaramente correlate a concetti dell'architettura delle informazioni che non sono già rappresentati da una proprietà gestita esistente. Una società potrebbe ad esempio identificare il servizio di assistenza clienti come processo aziendale chiave nell'architettura delle informazioni. I concetti chiave associati al servizio di assistenza clienti nell'architettura delle informazioni possono includere i clienti, i rappresentanti del servizio di assistenza clienti e le aree del servizio di assistenza clienti.

Per ogni concetto dell'architettura delle informazioni, domandarsi se esiste una proprietà sottoposta a ricerca per indicizzazione che lo rappresenta e di cui sia possibile eseguire il mapping a una proprietà gestita. In tal caso, impostare la proprietà come proprietà gestita.

Scenario

Un'applicazione line-of-business consente di tenere traccia dei dati relativi a clienti e dipendenti. Dopo che tali dati sono stati registrati nel Catalogo dati business e sottoposti a ricerca per indicizzazione all'interno di un'origine di contenuto con dati business, le relative proprietà diventano probabili candidati per le proprietà gestite. È inoltre possibile identificare proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione relative ad applicazioni da mappare a tali proprietà gestite, ad esempio una proprietà che rappresenta l'identificatore (ID) del rappresentante del servizio di assistenza clienti in un'applicazione dati separata oppure una proprietà Author per un tipo di applicazione utilizzato esclusivamente da rappresentanti del servizio di assistenza clienti. Una query di ricerca che utilizza tale proprietà o un termine associato a tale proprietà include risultati di ricerca per tutti gli elementi contenenti una qualsiasi delle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione mappate alla proprietà gestita che rappresenta l'ID del rappresentante del servizio di assistenza clienti.

Ogni processo aziendale principale identificato nell'architettura delle informazioni avrà un insieme di applicazioni per dati business o di tipi di file associati che possono essere utilizzati per identificare le possibili proprietà gestite.

Si noti che sebbene molti concetti dell'architettura delle informazioni non siano rappresentati da proprietà, risultano comunque utili durante la pianificazione della struttura del sito e l'implementazione di altre caratteristiche di ricerca. L'architettura delle informazioni può consentire di identificare proprietà gestite di cui non si è tenuto conto, ma il semplice fatto che un concetto sia elencato nell'architettura delle informazioni non significa necessariamente che esista o debba esistere una proprietà gestita corrispondente.

Pianificare proprietà di dati business

Durante la pianificazione della ricerca di dati business, gli amministratori del provider di servizi condivisi devono eseguire il mapping delle proprietà di applicazioni aziendali a proprietà gestite. Queste proprietà devono essere selezionate come proprietà gestite dei dati business di un'applicazione per essere visualizzate nei risultati di ricerca. L'esempio relativo al servizio di assistenza clienti descritto in precedenza illustra il mapping di proprietà di dati business a proprietà gestite utilizzate dalla ricerca. Per ulteriori informazioni sulla pianificazione di dati business, vedere Pianificare la ricerca di dati business.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito alle proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione e gestite nelle tabelle della sezione "Plan managed properties" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Utilizzare le proprietà gestite negli ambiti di ricerca

Tutte le proprietà gestite possono essere esposte come proprietà per le regole degli ambiti di ricerca. Per ulteriori informazioni sulla pianificazione degli ambiti di ricerca, vedere la sezione su come pianificare gli ambiti di ricerca più indietro in questo articolo.

Pianificare l'integrazione di proprietà per nuovi tipi di file

In Microsoft Office SharePoint Server 2007, per raggruppare le proprietà sottoposte a ricerca per indicizzazione in base alle proprietà individuate durante la ricerca per indicizzazione di documenti, vengono utilizzate categorie di proprietà.

Per informazioni sulle categorie di proprietà associate ai tipi di file, vedere Gestione dei metadati (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81062&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) . Per ulteriori informazioni sulla ricerca per indicizzazione di contenuto, vedere Pianificare la ricerca per indicizzazione di contenuto (Office SharePoint Server).

Pianificare cosa viene visualizzato agli utenti nei risultati di ricerca

In Microsoft Office SharePoint Server 2007 sono disponibili alcune impostazioni che consentono agli amministratori del provider di servizi condivisi e delle raccolte siti di definire cosa viene visualizzato agli utenti nelle pagine dei risultati di ricerca. Anche se è possibile controllare i risultati di ricerca in più modi, prima della distribuzione è consigliabile:

  • Pianificare parole chiave, elementi di maggiore rilevanza e sinonimi.

  • Determinare quali siti sono più pertinenti per visualizzarli tra i primi risultati di ricerca.

  • Stabilire se si desidera utilizzare percorsi federati e web part di federazione. Per l'utilizzo di questa caratteristica è necessario l'Aggiornamento dell'infrastruttura per Microsoft Office Servers. Per ulteriori informazioni, vedere Installare l'aggiornamento dell'infrastruttura per i server di Microsoft Office (Office Sharepoint Server 2007).

  • Pianificare l'aspetto dei collegamenti.

  • Determinare se gli utenti possono utilizzare gli avvisi basati sulla ricerca.

Pianificare parole chiave, elementi di maggiore rilevanza e sinonimi

Le parole chiave, anche note come frasi parola chiave, sono parole che gli utenti digitano in una casella di ricerca durante la creazione di una query. Quando gli utenti eseguono una ricerca per parola chiave semplice, ad esempio digitando la parola "widget" nella casella di ricerca e facendo clic sul pulsante Inizia la ricerca, i risultati di ricerca visualizzati da Microsoft Office SharePoint Server 2007 includeranno tutto il contenuto presente nell'ambito selezionato che contiene la parola chiave.

In Microsoft Office SharePoint Server 2007 gli amministratori delle raccolte siti possono creare un'entità denominata parola chiave direttamente correlata a frasi parola chiave omonime presenti nell'indice. L'amministratore di una raccolta siti può creare una parola chiave utilizzando una o più parole. Una parola chiave può ad esempio essere costituita da una sola parola, come "FS", o da un gruppo di parole che deve essere digitato in un particolare ordine, ad esempio "fuori sede".

Oltre al nome, gli amministratori delle raccolte siti possono specificare per una parola chiave una o più delle opzioni seguenti:

  • Una definizione della parola chiave che viene visualizzata nei risultati di ricerca

  • Uno o più sinonimi

  • Uno o più elementi di maggiore rilevanza, ovvero URL contrassegnati dagli amministratori del provider di servizi condivisi come altamente pertinenti per una determinata parola chiave

Nota

La creazione di una parola chiave totalmente priva di informazioni facoltative, pur essendo possibile, non consente di migliorare la pertinenza dei risultati di ricerca.

Le parole chiave consentono agli amministratori delle raccolte siti di migliorare la pertinenza delle query eseguite dall'utente finale. I risultati di ricerca per una qualsiasi raccolta siti possono essere modificati in modo da porre in maggiore risalto contenuti specifici in risposta all'esecuzione di query che utilizzano determinati termini di ricerca. Sebbene le parole chiave siano pianificate, implementate e gestite a livello di raccolta siti, è consigliabile verificare che la pianificazione e l'implementazione siano coerenti in tutta l'organizzazione.

Le definizioni delle parole chiave consentono un accesso semplificato a informazioni relative a concetti ad alta priorità in ogni raccolta siti. Per ogni concetto gli amministratori delle raccolte siti possono creare una parola chiave in modo che la relativa definizione venga visualizzata nella web part Ricerca elementi di maggiore rilevanza accanto ai risultati di ricerca. Un portale dedicato alla vendita di una determinata linea di prodotti potrebbe ad esempio fornire definizioni per gli articoli principali della linea. Tali definizioni possono essere utilizzate per aiutare gli assistenti alle vendite a conoscere meglio i prodotti oppure possono essere visualizzate nei risultati di ricerca su un sito portale pubblico destinato ai clienti.

Esempio di parola chiave

L'amministratore di una raccolta siti è a conoscenza che gli utenti finali hanno difficoltà a trovare il calendario nel quale vengono indicati i giorni in cui i membri del team sono fuori sede. Secondo le segnalazioni degli utenti, le query per la ricerca del calendario restituiscono diverse pagine di risultati non pertinenti, il che li induce ad abbandonare la ricerca dopo un'analisi delle prime.

L'amministratore della raccolta siti decide di creare una parola chiave denominata "FS" contenente gli elementi seguenti:

  • Definizione della parola chiave: acronimo utilizzato per indicare "fuori sede".

  • Sinonimo: assente.

  • Elemento di maggiore rilevanza: URL del calendario e descrizione dell'elemento di maggiore rilevanza.

L'amministratore della raccolta siti chiede quindi agli utenti finali di utilizzare la nuova parola chiave "FS" o il sinonimo "assente" per la ricerca del calendario.

Nella figura seguente viene illustrato un esempio della pagina dei risultati di ricerca predefinita visualizzata agli utenti finali in questo scenario quando eseguono una ricerca basata sulla parola chiave "FS" nel Centro ricerche. Si noti che per impostazione predefinita gli elementi di maggiore rilevanza e le descrizioni delle parole chiave vengono visualizzati nelle pagine dei risultati di ricerca solo per le ricerche eseguite dal Centro ricerche.

Ricerca dell'utente finale in Office SharePoint Server

Nella figura precedente viene illustrata la query eseguita dall'utente finale (callout 1). La caratteristica di evidenziazione delle parole chiave evidenzia inoltre le parole chiave all'interno del contenuto come testo in grassetto (callout 2). Per impostazione predefinita, la descrizione assegnata dall'amministratore della raccolta siti a questa parola chiave viene visualizzata nell'angolo superiore destro della pagina dei risultati di ricerca (callout 3). Ogni parola chiave può essere associata a una definizione che può contenere un URL. È pertanto consigliabile:

  • Identificare le origini delle definizioni durante la pianificazione.

  • Dedicare una fase della pianificazione alla progettazione di un glossario con tutte le definizioni utilizzate per le parole chiave in ogni raccolta siti.

  • Creare alcune parole chiave al solo scopo di associarle a una definizione.

L'Elemento di maggiore rilevanza (callout 4) viene visualizzato direttamente sotto la descrizione della parola chiave, se disponibile. Un elemento di maggiore rilevanza non è un semplice URL in quanto dispone di un titolo e, facoltativamente, di una descrizione. In questo esempio l'amministratore della raccolta siti ha denominato l'elemento di maggiore rilevanza "Pagina fuori sede". Sotto il nome viene visualizzata la descrizione assegnata dall'amministratore e sotto ancora l'URL.

Documenti, siti e utenti specifici con esperienza nel concetto associato a un termine di ricerca sono esempi comuni di elementi di maggiore rilevanza. Durante la pianificazione del contenuto, è importante valutare il titolo e la descrizione di ogni elemento di maggiore rilevanza per aumentarne la pertinenza e la fruibilità. È possibile associare fino a 25 elementi di maggiore rilevanza a ogni parola chiave nell'interfaccia utente di amministrazione e un numero ancora maggiore al modello a oggetti, sebbene sia consigliabile non farne un utilizzo eccessivo. Un'efficace pianificazione del contenuto può consentire di individuare il numero appropriato di elementi di maggiore rilevanza per ogni parola chiave e di bilanciare così pertinenza e numero di risultati di ricerca.

Nota

L'URL di un elemento di maggiore rilevanza, essendo specificato a livello di codice (hard-coded) dall'amministratore della raccolta siti, può essere un indirizzo qualsiasi. Può anche puntare a contenuto che non è stato sottoposto a ricerca per indicizzazione.

È possibile utilizzare uno stesso elemento di maggiore rilevanza per più parole chiave. Se l'elemento di maggiore rilevanza esiste già, è possibile aggiungerlo a qualsiasi parola chiave senza immettere di nuovo le proprietà dell'elemento e rischiare così di introdurre elementi di maggiore rilevanza ridondanti. È inoltre possibile cambiare contemporaneamente l'URL e la descrizione dell'elemento di maggiore rilevanza per tutte le parole chiave da cui è utilizzato. Ciò risulta particolarmente utile se si utilizza un sito di prova in fase di pianificazione e prima della distribuzione iniziale.

Informazioni sui sinonimi

Un sinonimo è costituito da una o più parole strettamente correlate a una parola chiave specifica. Un sinonimo per la parola chiave "automobile" potrebbe ad esempio essere "auto", "macchina" o "SUV". Questi sono tutti sinonimi efficaci della parola chiave perché è probabile che un utente che cerca automobili digiti nella casella di ricerca una di queste parole alternative. Gli amministratori delle raccolte siti possono definire uno o più sinonimi per ogni parola chiave. Lo scopo di un sinonimo è visualizzare nella pagina dei risultati di ricerca la stessa definizione della parola chiave e gli stessi elementi di maggiore rilevanza restituiti quando si utilizza la parola chiave. Nell'esempio precedente se gli utenti finali eseguono una query di ricerca specificando il sinonimo "fuori sede", verranno visualizzati la stessa definizione della parola chiave e gli stessi elementi di maggiore rilevanza restituiti quando eseguono la query di ricerca con la parola chiave "FS". La differenza, tuttavia, è che nei risultati di ricerca verranno elencati solo i contenuti che includono le parole "fuori sede" anziché i contenuti che includono la parola "FS".

I sinonimi risultano utili quando vengono utilizzati diversi termini di ricerca per lo stesso concetto e contenuto, in modo che i risultati di ricerca siano consolidati e non vengano distribuiti tra diversi termini di ricerca. L'elenco che viene aggiornato quando l'amministratore di una raccolta siti crea parole chiave e aggiunge i sinonimi è denominato Thesaurus. Il Thesaurus di Microsoft Office SharePoint Server 2007 è compatibile con il Thesaurus di Microsoft Office SharePoint Portal Server 2003.

Utilizzare l'architettura delle informazioni per identificare le parole chiave

È possibile analizzare il contenuto nell'architettura delle informazioni per stilare un elenco di termini in base a cui creare parole chiave che è possibile associare a contenuto specifico e altamente pertinente.

Per contenuto pertinente si intende qualsiasi informazione specifica che si desidera visualizzare per prima o in modo più prominente quando gli utenti eseguono una ricerca utilizzando una determinata parola chiave. Esempi di contenuto pertinente per ogni area di contenuto o concetto aziendale principale sono:

  • Documenti

  • Siti

  • Utenti

  • Definizioni

  • Termini approvati o ufficiali che hanno lo stesso significato, ma non sono stati inclusi nella query di ricerca

L'associazione delle parole chiave a un elemento di maggiore rilevanza è utile per indurre gli utenti a consultare i documenti chiave necessari per collaborare su processi aziendali fondamentali. Un'azienda potrebbe ad esempio utilizzare un modello speciale per le note spese e una parola chiave "nota spese" che visualizza il modello all'inizio dei risultati di ricerca. Senza tale parola chiave, ogni dipendente potrebbe impiegare diversi minuti per chiedere informazioni ai colleghi sull'URL appropriato o per esplorare il sito Web dell'azienda. Grazie alla parola chiave associata all'URL del modello per le note spese come elemento di maggiore rilevanza, il modello può essere individuato rapidamente.

Le parole chiave per i siti sono utili per identificare il percorso di siti che contengono informazioni pertinenti in un'organizzazione di grandi dimensioni. La parola chiave "ferie" potrebbe ad esempio essere associata a un elemento di maggiore rilevanza contenente l'URL del sito delle risorse umane in cui è possibile trovare informazioni sulle assenze retribuite dei dipendenti. L'ideale sarebbe che l'elemento di maggiore rilevanza contenesse l'URL della pagina esatta in cui sono disponibili le informazioni aziendali sulle ferie.

Le parole chiave che consentono di trovare altri utenti favoriscono la collaborazione tra il personale dell'organizzazione in possesso di importanti informazioni da condividere o su persone di rilievo all'interno dell'azienda. È ad esempio possibile associare un titolo come "Amministratore delegato" all'amministratore delegato di una società oppure impostare il sito personale di un utente come elemento di maggiore rilevanza per una parola chiave correlata all'organizzazione o al settore di competenza di tale persona, ad esempio "reparto di chimica".

Considerazioni relative alla protezione per le parole chiave

A differenza delle versioni precedenti di Office SharePoint Portal Server, parole chiave ed elementi di maggiore rilevanza non sono soggetti alle impostazioni di protezione e tutti i visitatori della raccolta siti possono visualizzare tutti gli elementi di maggiore rilevanza e le parole chiave di tale raccolta siti presenti nei risultati di ricerca. Gli utenti che non dispongono delle autorizzazioni necessarie per visualizzare la pagina a cui è collegato un elemento di maggiore rilevanza non potranno passare alla pagina. Potranno tuttavia vedere la descrizione dell'elemento di maggiore rilevanza nella pagina dei risultati di ricerca e l'URL del contenuto. Questo potrebbe esporre informazioni non destinate a tutti gli utenti.

Le parole chiave hanno lo scopo di visualizzare risultati con priorità alta per tutti gli utenti.

Se si desidera discriminare il contenuto visualizzato agli utenti in base alle relative autorizzazioni, è possibile utilizzare web part assegnate a gruppi di destinatari nelle posizioni appropriate della raccolta siti.

Pianificare l'utilizzo delle parole chiave all'interno dell'organizzazione

È importante pianificare le parole chiave in anticipo per garantirne la coerenza all'interno dell'organizzazione. Anche se le parole chiave vengono implementate a livello di raccolta siti, quando possibile è consigliabile utilizzare parole chiave coerenti anche tra le raccolte siti.

Esempio di efficace pianificazione delle parole chiave

La società Contoso S.p.A. utilizza due raccolte siti, una per le vendite e una per il reparto marketing. A ogni raccolta siti è assegnato un amministratore diverso. Poiché gli utenti di queste raccolte siti impiegano troppo tempo per cercare l'elenco dei clienti dell'azienda, gli amministratori delle due raccolte siti decidono che è necessario creare una parola chiave per ogni raccolta siti e associare un elemento di maggiore rilevanza alla parola chiave che consenta agli utenti di accedere direttamente all'elenco dei clienti.

Per garantire agli utenti finali un'esperienza coerente in entrambe le raccolte siti, i due amministratori collaborano alla definizione della parola chiave e dell'elemento di maggiore rilevanza.

Suggerimento

La pianificazione mirata alla coerenza delle parole chiave all'interno dell'organizzazione richiede una buona collaborazione tra gli amministratori delle raccolte siti. Quando possibile, utilizzare parole chiave ed elementi di maggiore rilevanza coerenti tra le raccolte siti.

Utilizzando parole chiave ed elementi di maggiore rilevanza coerenti tra le raccolte siti che puntano allo stesso contenuto, è possibile evitare di ingenerare confusione nell'utente finale. Se ad esempio l'amministratore della raccolta siti per le vendite crea una parola chiave denominata "elenco principale" e l'amministratore della raccolta siti per il marketing crea una parola chiave denominata "elenco master", gli utenti che utilizzano entrambe le raccolte siti potrebbero essere disorientati quando le ricerche con parole chiave non visualizzano in modo coerente l'elemento di maggiore rilevanza previsto nella pagina dei risultati di ricerca. In altre parole, un dipendente che utilizza principalmente la raccolta siti per le vendite è abituato a eseguire le ricerche utilizzando la parola chiave "elenco principale" e suppone che funzioni con entrambe le raccolte siti.

Nelle organizzazioni di piccole dimensioni è probabile che il team addetto alla pianificazione del contenuto sia ridotto e organizzato sulla base di una singola raccolta siti. In tal caso, la pianificazione delle parole chiave potrebbe essere affidata a una o due persone soltanto. Nelle organizzazioni di grandi dimensioni è invece consigliabile predisporre un team di pianificazione più numeroso che includa responsabili della pianificazione aziendale e amministratori a ogni livello per assicurarsi che siano contemplate tutte le esigenze aziendali.

Gli elementi di maggiore rilevanza vengono visualizzati nei risultati di ricerca anche se il contenuto non è stato sottoposto a ricerca per indicizzazione. Anche per questo motivo è importante pianificare le parole chiave durante la distribuzione iniziale, in modo che il contenuto ad alta priorità possa essere disponibile nelle fasi iniziali di una distribuzione prima che tutte le origini di contenuto siano sottoposte a ricerca per indicizzazione. Nei rari casi in cui il contenuto non può essere sottoposto a ricerca per indicizzazione a causa della mancanza di un filtro IFilter pertinente nella ricerca o per altri motivi tecnici, è possibile utilizzare gli elementi di maggiore rilevanza per facilitare la ricerca del contenuto anche se non è stato sottoposto a ricerca per indicizzazione.

Le parole chiave per le raccolte siti vengono pianificate da figure chiave a ogni livello dell'organizzazione. Tali persone utilizzano una stessa pianificazione generale adattata in base al contenuto delle raccolte siti che stanno pianificando. Durante la pianificazione delle parole chiave, che ha inizio prima della distribuzione e prosegue in seguito con frequenza periodica, i diversi gruppi di responsabili della pianificazione del contenuto comunicano tra loro al fine di garantire la coerenza della pianificazione generale.

Non tutte le parole chiave vengono pianificate prima della distribuzione. Il ruolo dei team addetti alla pianificazione del contenuto consiste nell'identificare i concetti ad alta priorità più pertinenti per le query di ricerca nell'organizzazione, in modo che le query di ricerca restituiscano risultati pertinenti agli utenti sin dal primo giorno della distribuzione. Il team di pianificazione può identificare per ogni parola chiave un contatto che può far parte o meno del team di pianificazione. Dopo la distribuzione, gli amministratori delle raccolte siti possono espandere l'elenco delle parole chiave identificando termini di ricerca comuni nei registri delle query.

Durante la fase di pianificazione, i gestori dell'elenco delle parole chiave devono valutare la corrispondenza tra le parole chiave e le query. Le parole chiave devono corrispondere esattamente alla stringa completa dei termini di ricerca e non devono utilizzare una sintassi speciale, ad esempio un segno più (+) e un segno meno (-), nelle ricerche di contenuto negli elenchi. Questo evita la restituzione di più elenchi di parole chiave per la stessa query di ricerca, con una conseguente semplificazione dei risultati di ricerca.

Pianificare la gestione delle parole chiave

I dettagli della gestione delle parole chiave riguardano principalmente le operazioni quotidiane delle raccolte siti, ma durante la pianificazione della distribuzione è opportuno valutare alcuni aspetti dell'amministrazione e, in particolare, le proprietà facoltative di contatto e di pubblicazione che gli amministratori delle raccolte siti possono assegnare alle proprietà.

Suggerimento

Più tempo si dedica alla pianificazione prima della distribuzione, minore sarà la gestione necessaria nel corso delle operazioni quotidiane.

Oltre alle proprietà elencate nella sezione "Pianificare parole chiave, elementi di maggiore rilevanza e sinonimi" più indietro in questo articolo, per ognuna di esse sono disponibili le proprietà facoltative seguenti:

  • Data di inizio, fine (scadenza) e revisione

  • Contatto

È possibile scegliere di sottoporre le parole chiave ad approvazione prima che possano influenzare i risultati di ricerca nonché impostare la relativa data di inizio o di scadenza. Le parole chiave ad alta priorità identificate durante la pianificazione iniziale raramente sono temporanee, fatta eccezione per il contenuto pertinente per gli utenti che utilizzano una raccolta siti durante la distribuzione iniziale.

Il contatto di una parola chiave è la persona da contattare quando viene raggiunta l'eventuale scadenza impostata per una parola chiave. I responsabili della pianificazione del contenuto di ogni raccolta siti devono considerare quali utenti gestiranno le parole chiave dopo la distribuzione iniziale e includere almeno alcuni di tali utenti nel processo di pianificazione a livello di raccolta siti.

Parte del processo di pianificazione consiste comunque nel prevedere quali persone prenderanno decisioni riguardo alle parole chiave in futuro. Prendere tali decisioni durante il processo di pianificazione può migliorare la transizione alla fase operativa della raccolta siti e promuovere un utilizzo efficiente e coerente delle parole chiave in futuro.

Se si utilizza il modello a oggetti, è inoltre possibile importare ed esportare parole chiave tra raccolte siti mediante un foglio di calcolo di Excel. Se alcuni elementi di maggiore rilevanza si applicano ad altre raccolte siti, è possibile eseguire la pianificazione una volta sola e distribuirla a tutte le raccolte siti pertinenti. Ciò consente inoltre ai gestori delle parole chiave di una raccolta siti a livello di progetto o di divisione di suggerire elementi di maggiore rilevanza per una raccolta siti centrale in un ambiente con servizi condivisi.

Per ulteriori informazioni sulla gestione delle parole chiave, vedere la Guida operativa di Microsoft Office SharePoint Server 2007.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito alle parole chiave nella sezione "Keywords" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Pianificare la pertinenza dei risultati di ricerca

Più è vasto il blocco di contenuto in cui si esegue la ricerca, maggiori sono le probabilità che vengano visualizzate più pagine di risultati di ricerca per una determinata query. Questo è particolarmente vero quando vengono utilizzate query con parole chiave di base anziché query avanzate. Per migliorare l'esperienza dell'utente finale, verificare che i collegamenti ai contenuti più pertinenti abbiano la massima priorità possibile nelle pagine dei risultati di ricerca.

In Microsoft Office SharePoint Server 2007 gli amministratori del provider di servizi condivisi possono specificare impostazioni di pertinenza per le pagine Web indicizzate. Ogni impostazione di pertinenza, che è associata a una particolare pagina Web, determina la priorità con cui il collegamento alla pagina viene visualizzato nella pagina dei risultati di ricerca. Le pagine per le quali viene specificata un'impostazione di pertinenza sono denominate pagine rilevanti.

Le impostazioni relative alle pagine rilevanti sono uno dei fattori che contribuiscono a definire le priorità dei risultati di ricerca. Per ulteriori informazioni sulla pertinenza della ricerca, vedere Panoramica dell'architettura della pertinenza della ricerca di contenuti nell'organizzazione (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=93736&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Le impostazioni relative alle pagine rilevanti vengono configurate a livello di provider di servizi condivisi e sono applicabili a tutte le query eseguite mediante tale provider. Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono assegnare i siti a uno dei quattro livelli delle pagine rilevanti:

  • Più rilevanti

  • Rilevanti di secondo livello

  • Rilevanti di terzo livello

  • Siti meno rilevanti

Le pagine Web vengono ponderate in base alla relativa rilevanza e a ogni livello viene assegnata una ponderazione di pertinenza proporzionale. Per impostazione predefinita, a tutte le pagine di livello principale delle applicazioni Web viene assegnata automaticamente la rilevanza massima. È possibile spostare queste pagine in un altro livello o rimuoverle completamente dalla configurazione.

I siti per i quali non è impostata una classificazione delle pagine rilevanti vengono ponderati in base al percorso in clic da un sito rilevante. Il termine percorso in clic fa riferimento al numero di collegamenti tra un elemento di contenuto e il relativo collegamento presente in una pagina rilevante. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione relativa al percorso in clic in Panoramica dell'architettura della pertinenza della ricerca di contenuti nell'organizzazione (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=93736&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

I siti per i quali viene specificata l'impostazione Siti meno rilevanti vengono solitamente elencati tra gli ultimi risultati di ricerca, dopo la valutazione di tutti gli altri fattori di ponderazione.

Questo significa che spesso vengono visualizzati nei risultati di ricerca dopo pagine che non sono nemmeno specificate come rilevanti. È consigliabile utilizzare questa impostazione per i siti che contengono informazioni meno pertinenti, ad esempio un sito di archivio.

Quando si pianificano le impostazioni delle pagine rilevanti, prendere in considerazione lo scopo di ogni sito ed esaminare i relativi siti secondari. Raggruppare i siti rilevanti nei tre livelli in ordine di importanza e gli altri come siti meno rilevanti.

Procedure consigliate da utilizzare durante la pianificazione delle impostazioni delle pagine rilevanti:

  • I siti di SharePoint e le applicazioni aziendali fondamentali per i processi aziendali con priorità alta sono in genere i più rilevanti.

  • I siti che favoriscono la collaborazione o l'azione sono probabilmente più rilevanti rispetto a quelli puramente informativi.

  • Ai siti informativi che non sono fondamentali per i processi aziendali con priorità alta o non vengono utilizzati per la collaborazione viene probabilmente assegnato il secondo o terzo livello di rilevanza.

  • I siti esterni in genere sono meno rilevanti, in quanto l'organizzazione non è in grado di controllarne il contenuto.

  • Non è necessario assegnare a ogni sito un'impostazione relativa alle pagine rilevanti. È consigliabile impostare la pertinenza per un numero ridotto di siti per cui si è certi dell'alto o del basso grado di rilevanza e mettere a punto le impostazioni delle pagine rilevanti durante la fase operativa in base ai commenti e ai suggerimenti degli utenti e alle informazioni presenti nei registri delle query.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito alle pagine rilevanti nella sezione "Authoritative pages" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Stabilire se si desidera utilizzare percorsi federati e web part di federazione

Nota

Le informazioni di questa sezione si applicano a Microsoft Office SharePoint Server 2007 con l'Aggiornamento dell'infrastruttura per Microsoft Office Servers. Per ulteriori informazioni, vedere Installare l'aggiornamento dell'infrastruttura per i server di Microsoft Office (Office Sharepoint Server 2007).

La federazione, una nuova caratteristica introdotta in Server di ricerca 2008 e disponibile in Microsoft Office SharePoint Server 2007 quando si installa l'Aggiornamento dell'infrastruttura per Microsoft Office Servers, può essere pianificata insieme al resto dell'esperienza di ricerca dell'utente finale. La federazione consente agli utenti finali di eseguire una query che avvia una ricerca in più origini e combina i risultati in un'unica pagina dei risultati di ricerca. Tali origini possono includere:

  • Archivi di contenuti dell'organizzazione

  • Servizi di sottoscrizione o motori di ricerca in Internet utilizzati dall'azienda

  • Documenti aziendali indicizzati da Microsoft Office SharePoint Server 2007 in altre divisioni o aree internazionali

Quando l'utente finale esegue una query, Microsoft Office SharePoint Server 2007 formatta i risultati e ne esegue il rendering insieme ai risultati indicizzati utilizzando le nuove web part di federazione.

Quando si pianifica l'esperienza che si desidera offrire agli utenti che eseguono ricerche in percorsi federati, considerare le esigenze e le abitudini di ricerca degli utenti nell'azienda. Porsi queste domande: Il reperimento di quali contenuti può maggiormente contribuire alla produttività degli utenti? Quali query vengono attualmente utilizzate? Organizzare i percorsi federati per risolvere i problemi aziendali più importanti in tema di informazioni.

Quando si utilizza la federazione, si tende ad aggiungere molti percorsi federati per soddisfare tutte le possibili esigenze degli utenti. Questo induce tuttavia molti utenti a ignorare i risultati federati in quanto troppo confusi.

Affinché i risultati federati rispondano efficacemente alle query, è possibile limitarne l'impiego ai casi in cui vengono utilizzati formati di query specifici con regole trigger. Quando si crea una regola trigger per un percorso federato, la web part associata a tale percorso visualizzerà risultati solo per le query conformi al modello o al prefisso specificato.

Si supponga ad esempio di lavorare presso una società denominata Contoso in cui i dipendenti producono un articolo denominato widget. I dipendenti hanno necessità di cercare tali widget molte volte al giorno utilizzando un ID a dieci cifre. I widget sono archiviati in un database che non può essere sottoposto a ricerca per indicizzazione in Microsoft Office SharePoint Server 2007. Per consentire ai dipendenti di Contoso di cercare i widget, si decide di creare un connettore di federazione che esegue ricerche nel database dei widget. La visualizzazione delle informazioni relative ai widget per ogni query risulterebbe però di intralcio agli utenti. Viene pertanto creato un trigger del percorso federato utilizzando un modello che riconosce le query a dieci cifre. In tal modo, quando gli utenti cercano l'ID di un widget, vengono visualizzati i risultati federati principali dal database dei widget.

Per ulteriori informazioni sull'utilizzo dei trigger e delle regole trigger, vedere Utilizzare i trigger e i modelli di query (Office SharePoint Server).

È possibile aggiungere e configurare risultati federati nella pagina dei risultati di ricerca tramite una web part dei risultati federati o una web part dei risultati federati principali. Per impostazione predefinita, la pagina dei risultati di ricerca contiene due web part dei risultati federati e una web part dei risultati federati principali. È possibile impostare il percorso federato e le relative proprietà nelle web part nella pagina dei risultati di ricerca.

Per ulteriori informazioni sulla federazione, vedere Federazione dei risultati di ricerca da altri percorsi (Office SharePoint Server).

Pianificare l'aspetto dei collegamenti

Gli amministratori del provider di servizi condivisi possono utilizzare i mapping di nomi server per modificare la modalità di visualizzazione di particolari URL o intervalli di URL nei risultati di ricerca. I mapping di nomi server vengono impostati a livello di provider di servizi condivisi per tutto il contenuto sottoposto a ricerca per indicizzazione tramite tale provider e vengono applicati ogni volta che viene eseguita una ricerca per indicizzazione completa delle origini di contenuto interessate. È consigliabile utilizzare i mapping di nomi server negli scenari seguenti:

  • Se si desidera evitare problemi di accesso e possibili vulnerabilità a livello di protezione a causa di collegamenti che visualizzano gli indirizzi locali nel server. A seconda di come il contenuto viene sottoposto a ricerca per indicizzazione, è ad esempio possibile che un URL visualizzi un percorso locale nel server.

  • Se non si desidera visualizzare URL complessi nei risultati di ricerca e si sceglie pertanto di sostituirli con un nome più conciso nel server.

  • Se per motivi di protezione si desidera nascondere il nome dell'origine di contenuto originale, ad esempio il nome del server o della condivisione.

Utilizzare i mapping di nomi server solo quando si verifica uno dei problemi di visualizzazione descritti nell'elenco precedente. Nella maggior parte dei casi la pianificazione dei mapping di nomi server prima della distribuzione iniziale è minima.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito alle pagine rilevanti nella sezione "Authoritative pages" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Pianificare gli avvisi basati sulla ricerca

Un amministratore del provider di servizi condivisi può decidere se attivare o meno gli avvisi basati sulla ricerca per un determinato provider. Se gli avvisi basati sulla ricerca sono attivati e il server è configurato per l'invio di messaggi di posta elettronica, gli utenti finali potranno fare clic sul collegamento Invia avviso, visualizzato nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca, e specificare per quale tipo di modifiche desiderano essere avvisati e con quale frequenza desiderano ricevere un avviso tramite posta elettronica. Si noti che quando si attivano gli avvisi basati sulla ricerca, il sistema utilizza maggiori risorse nei server di posta e incrementa il carico sui server di query perché viene eseguita una query ogni volta che viene elaborato un avviso basato sulla ricerca. Durante la pianificazione della distribuzione iniziale, considerare le risorse disponibili per gli avvisi e le probabilità che gli utenti dei siti utilizzino gli avvisi in modo produttivo. Gli avvisi basati sulla ricerca vengono attivati per impostazione predefinita.

Suggerimento

Se si disattivano gli avvisi basati sulla ricerca nel provider di servizi condivisi, è consigliabile che tutti i proprietari dei siti rimuovano il collegamento Invia avviso nella parte superiore delle pagine dei risultati di ricerca.

Durante la fase operativa, gli avvisi basati sulla ricerca vengono disattivati automaticamente ogni volta che viene reimpostato l'intero indice di contenuto per evitare l'invio di notifiche per tutti gli avvisi basati sulla ricerca. In questi casi gli amministratori devono riattivare gli avvisi basati sulla ricerca.

Azione nel foglio di lavoro

Registrare le decisioni prese in merito agli avvisi basati sulla ricerca nella sezione "Search-based alerts" del foglio di lavoro End-user search experience worksheet (informazioni in lingua inglese) (https://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=81039&clcid=0x410) (informazioni in lingua inglese) .

Scaricare il manuale

Questo argomento è incluso nel manuale seguente, che può essere scaricato per una lettura e una stampa più agevoli:

Per un elenco completo dei manuali disponibili che è possibile scaricare per Office SharePoint Server 2007, vedere Downloadable content for Office SharePoint Server 2007 (informazioni in lingua inglese).