Informazioni sui database e log prestazioni fattori

 

Si applica a: Exchange Server 2010 SP2, Exchange Server 2010 SP3

Ultima modifica dell'argomento: 2016-11-28

In questo argomento vengono descritti i fattori relativi alle prestazioni delle operazioni di I/O per i database e i registri di Microsoft Exchange Server 2010. Conoscere questi fattori è importante per ottimizzare la progettazione dell'architettura di archiviazione dei server Cassette postali. Per ulteriori informazioni su altri aspetti chiave del processo di progettazione, vedere Progettazione dell'archiviazione del server Cassette postali.

Sommario

I/O transazionale

Concetti relativi all'attività di IOPS (I/O al secondo)

I/O non transazionale

I/O transazionale

Per I/O transazionale si intende generalmente l'attività di I/O generata dagli utenti. Esempi di queste attività utente includono la ricezione, l'invio e l'eliminazione di elementi, la sincronizzazione di un client Windows Mobile e l'accesso tramite Microsoft OfficeOutlook Web App.

Le operazioni di I/O transazionale rappresentano un elemento fondamentale dell'architettura di archiviazione di Exchange 2010 dal momento che la latenza I/O (il tempo impiegato per eseguire un'operazione di I/O) influisce direttamente sulle prestazioni di client online come Microsoft Outlook nella modalità online e Outlook Web App. Anche le prestazioni di ExchangeOutlook in modalità cache possono risultare inferiori a causa di un'elevata latenza I/O quando vengono eseguite attività come l'accesso con delega e la creazione di regole di configurazione. Inoltre, per un'elevata latenza I/O tutti i client possono subire ritardi nella consegna della posta elettronica. Le operazioni di I/O transazionale possono essere suddivise in I/O volume database e I/O volume registri.

In Exchange 2010 i requisiti per l'attività di I/O transazionale sono minori rispetto a Exchange Server 2007. Non tutte le operazioni di I/O eseguite sui volumi di database e registri del server Cassette postali sono di tipo transazionale. Per ulteriori informazioni, vedere Informazioni sull'archivio di Exchange 2010.

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Concetti relativi all'attività di IOPS (I/O al secondo)

Per tutte le versioni di Exchange è importante conoscere le dimensioni effettive delle operazioni di I/O eseguite sul database al secondo (IOPS) da ciascun utente. Tale informazione è un parametro chiave dell'attività di I/O transazionale ai fini del calcolo delle dimensioni dello spazio di archiviazione. Nelle sezioni che seguono vengono descritti i fattori che possono ridurre le prestazioni dell'attività di IOPS durante la progettazione dell'architettura di archiviazione del ruolo server Cassette postali.

Cache del database

Un'edizione a 64 bit del sistema operativo Windows Server con Exchange 2010 nella versione a 64 bit consente di disporre di molto più spazio per gli indirizzi virtuali e consente a Exchange di incrementare le dimensioni della cache del database, ridurre le operazioni di I/O di lettura dal database e abilitare fino a 100 database a server.

La riduzione del numero delle operazioni di lettura dal database dipende dalla dimensione della cache del database disponibile sul server e dal profilo dei messaggi degli utenti. Per informazioni sulla memoria e sui database, vedere Informazioni sulla cache del database delle cassette postali. Seguendo le indicazioni fornite in quell'argomento, è possibile ottenere una riduzione dell'attività di I/O transazionale di Exchange Server 2003 fino al 90%. La quantità di memoria cache del database disponibile per ciascun utente rappresenta un fattore fondamentale per ridurre l'attività di I/O.

Nella tabella che segue risultano evidenti le maggiori dimensioni della cache del database disponibili per cassetta postale. Tale dato è riscontrabile confrontando i 900 megabyte (MB) predefiniti di cache del database per cassetta postale disponibili in Exchange 2003 con i 6 MB di cache del database per cassetta postale di Exchange 2010 per un gruppo di utenti con un profilo di 100 messaggi al giorno. La quantità aggiuntiva di memoria cache di database di Exchange 2010 consente, dunque, un maggior numero di riscontri di lettura nella cache, riducendo le operazioni di lettura dal database a livello di disco.

Dimensioni della cache del database a seconda del numero di cassette postali

Numero di cassette postali Cache database di Exchange 2003 a cassetta postale (MB) Cache database di Exchange 2010 a cassetta postale (MB) Aumento della cache del database rispetto a Exchange 2003

4000

0.225

6

27 volte

2000

0.45

6

13 volte

1000

0.9

6

7 volte

500

1.8

6

5 volte

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Definizione del profilo di attività di IOPS per i server Cassette postali di Exchange 2010

I due principali parametri da considerare per calcolare l'attività di IOPS sul database di Exchange 2010 sono la quantità di cache del database a utente e il numero di messaggi ricevuti e inviati giornalmente da ciascun utente. La tabella seguente si basa su un dipendente standard che utilizza Outlook 2010 in modalità cache Exchange. L'accuratezza delle informazioni ha un margine di più o meno 20%. Per tipi di client e condizioni di utilizzo differenti i risultati potrebbero non essere attendibili. Queste stime sono valide solo per dimensioni di cache del database utente comprese tra 3 e 30 MB. Le informazioni non sono state convalidate per ambienti in cui i messaggi inviati e ricevuti giornalmente dagli utenti sono più di 500. Le dimensioni medie dei messaggi richieste per la convalida sono 75 KB, ma la dimensione del messaggio non è un elemento fondamentale nel calcolo delle operazioni di IOPS.

Le stime sull'attività di IOPS a utente fornite dalla tabella sono utili per prevedere i requisiti IOPS di riferimento di Exchange 2010. Nella tabella sono disponibili anche tutte le informazioni sull'attività di I/O del database (database, indicizzazione contenuto e metadati NTFS), ma non quelle sull'attività di I/O del volume registri.

Cache del database e attività di IOPS stimata a cassetta postale in rapporto alle operazioni relative ai messaggi

Messaggi inviati o ricevuti al giorno a cassetta postale Cache del database a cassetta postale (MB) Copia database singola (autonomo): IOPS a cassetta postale stimato Più copie database (resilienza cassette postali): IOPS a cassetta postale stimato

50

3

0.06

0.05

100

6

0.120

0.100

150

9

0.18

0.150

200

12

0.240

0.200

250

15

0.300

0.250

300

18

0.360

0.300

350

21

0.420

0.350

400

24

0.480

0.400

450

27

0.540

0.450

500

30

0.600

0.500

Per resilienza delle cassette postali si intende una soluzione unificata ad elevata disponibilità e resilienza del sito di Exchange 2010. Per ulteriori informazioni, vedere Informazioni sulla disponibilità elevata e sulla resilienza del sito.

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I/O volume database

L'attività di I/O del volume database consiste nelle operazioni di I/O associate all'attività di lettura/scrittura dei file di database (.edb), dei file di indicizzazione del contenuto e dei metadati NTFS.

In Exchange 2003 il rapporto tra le operazioni di lettura e quelle di scrittura dal database è generalmente 2:1, ossia il 66% delle operazioni è di lettura. In Exchange 2010, grazie a una cache del database di dimensioni maggiori, il numero delle operazioni di lettura dal database effettuate sul disco è inferiore, il che si traduce in una percentuale minore di tali operazioni rispetto al totale dell'attività di I/O.

Se si seguono i consigli sulla memoria qui forniti, è prevedibile riscontrare, per le copie di database attive, le percentuali di attività di I/O che seguono. Per ulteriori informazioni sulle linee guida sulla memoria, vedere Concetti relativi alle configurazioni della memoria e alle prestazioni di Exchange. Questi dati si riferiscono all'intera attività di I/O sul volume database (database, indicizzazione del contenuto e metadati NTFS), ma non all'attività di I/O sul volume registri.

Percentuali delle operazioni di I/O di lettura/scrittura dal database delle cassette postali

Messaggi inviati o ricevuti al giorno a cassetta postale Database autonomi Database coinvolti nella resilienza delle cassette postali

50

1:1

3:2

100

1:1

3:2

150

1:1

3:2

200

1:1

3:2

250

1:1

3:2

300

2:3

1:1

350

2:3

1:1

400

2:3

1:1

450

2:3

1:1

500

2:3

1:1

Ad esempio, se si distribuiscono 24.000 cassette postali sui diversi server Cassette postali nell'ambito di un gruppo di disponibilità database (DAG) che mantiene tre copie di database, per ciascun database il rapporto tra le operazioni di lettura e di scrittura sarà 3:2. In altre parole, il 60% di tutte le operazioni di I/O eseguite sui numeri di unità logica (LUN) che ospitano i file di database è rappresentato da operazioni di I/O di lettura.

Se il numero di operazioni di I/O di scrittura risulta in percentuale superiore, la scelta del RAID ne sarà influenzata, in quanto, ad esempio, con RAID5 o RAID6 le operazioni di scrittura comportano costi notevoli. Per ulteriori informazioni sulla scelta della soluzione appropriata di RAID per i server in uso, vedere Informazioni sulla configurazione di archiviazione.

Calcolo dell'attività di IOPS a server Cassette postali

Con Exchange 2010 il calcolo dell'attività di IOPS a server Cassette postali è più complesso rispetto alle versioni precedenti di Exchange per i seguenti motivi:

  • È possibile associare database e registri sullo stesso volume.

  • È possibile ospitare le copie attive e passive del database sullo stesso server.

  • È possibile aggiungere attività di I/O sequenziale in background (ad esempio, la manutenzione del database).

Le operazioni di I/O sequenziale pure non vengono prese in considerazione ai fini del calcolo dell'attività di IOPS per i server Cassette postali perché i sottosistemi di archiviazione sono in grado di gestire l'I/O sequenziale molto più efficacemente dell'I/O casuale. Queste operazioni consistono nella manutenzione del database in background, nell'attività di I/O transazionale dei registri e nell'attività di I/O di replica dei registri.

Il calcolo dell'attività di IOPS per ciascun server Cassette postali varia leggermente a seconda di come è strutturato il sistema di archiviazione in uso:

  • I file di database e i file di registro condividono lo stesso volume.

  • I file di database vengono memorizzati su volumi disco diversi dai file di registro.

Con entrambe le architetture di archiviazione utilizzare Performance Monitor (perfmon.exe) per calcolare il periodo di due ore di carico più intenso (a un intervallo di campionamento di 5 secondi). Si tratta del periodo della giornata in cui il sistema sopporta il carico maggiore di attività dei client (ad esempio, dalle 10 alle 12). Spesso in questo intervallo di tempo il carico di attività è equivalente al doppio della media giornaliera calcolata su 10 ore di lavoro (picco : media = 2.1).

Attività di IOPS a server Cassette postali: i file di database e i file di registro condividono lo stesso volume

In questa configurazione i file di database e i file di registro vengono memorizzati sullo stesso volume del disco. In questo esempio si presuppone che ciascun database sia ubicato su un volume diverso la cui copia di backup venga memorizzata su un disco dedicato. Compilare la tabella che segue per tutti i database in uso con i dati raccolti nei registri di monitoraggio delle prestazioni (descritto nella sezione precedente).

Nome database Disco logico -> letture disco/sec Disco logico -> scritture disco/sec MSExchange DatabaseInstances -> Letture IO di manutenzione del database/sec MSExchange DatabaseInstances -> Lettura database I/O (Ripristino)/sec MSExchange DatabaseInstances -> Scrittura database I/O (Ripristino)/sec MSExchange DatabaseInstances -> Scritture I/O registro/sec

Database 1

           

Database 2

           

Database 3

           

Database 4

           

Eventuali altri database

           

Totale

           

Sommare i totali delle colonne ed eseguire il calcolo descritto di seguito per determinare l'attività di IOPS per ciascun server Cassette postali.

Riepilogo del calcolo: Somma I/O disco logico - (somma I/O manutenzione database + I/O di ripristino (riesecuzione del registro) + I/O registro) diviso il numero di cassette postali ubicate su ciascun server durante la rilevazione del registro di monitoraggio delle prestazioni.

Dettagli del calcolo: ((Disco logico -> letture disco/sec + disco logico -> scritture disco/sec) - (database MSExchange ==> istanze -> letture I/O manutenzione database/sec + database MSExchange ==> istanze -> letture database I/O (ripristino)/sec + database MSExchange ==> istanze -> scritture database I/O (ripristino)/sec + database MSExchange ==> istanze -> scritture registro I/O/sec))/ numero di cassette postali ospitate per server durante la rilevazione del registro di monitoraggio delle prestazioni = IOPS per server Cassette postali.

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IOPS/Cassette postali: volume dei file di database dedicato

In questa configurazione i file di database vengono memorizzati su volumi disco diversi dai file di registro. Nell'esempio si presuppone che ciascun database sia ubicato su un volume diverso la cui copia di backup venga memorizzata su un disco dedicato. Compilare la tabella che segue per tutti i database con i dati raccolti nel registro perfmon (descritto nella sezione precedente).

Nome database Disco logico -> letture disco/sec Disco logico -> scritture disco/sec Database di MSExchange ==> istanze -> letture I/O manutenzione database/sec Database di MSExchange ==> istanze -> letture database I/O (ripristino)/sec Database di MSExchange ==> istanze -> scritture database I/O (ripristino)/sec

Database 1

         

Database 2

         

Database 3

         

Database 4

         

Eventuali altri database

         

Totale

         

Nota

Per impostazione predefinita, il contatore delle prestazioni Database di MSExchange ==> Istanze ->Letture IO di manutenzione del database/sec non è visibile in Exchange 2010. È necessario abilitare questo contatore per poterlo visualizzare. Per ulteriori informazioni su come abilitare questo contatore delle prestazioni, vedere Abilitazione dei contatori aggiuntivi ESE estesi

Per stabilire l'attività di IOPS per ciascun server Cassette postali, sommare i totali delle colonne ed eseguire il calcolo descritto di seguito.

Riepilogo del calcolo: somma attività I/O disco logico - (somma I/O manutenzione database + I/O di ripristino (riesecuzione del registro)) diviso il numero di cassette postali ubicate su ciascun server durante la rilevazione del registro perfmon.

Dettagli del calcolo: ((disco logico -> letture disco/sec + disco logico -> scritture disco/sec) - (database MSExchange ==> istanze -> letture I/O manutenzione database/sec + database MSExchange ==> istanze ->letture database I/O (ripristino)/sec + database MSExchange ==> istanze -> scritture database I/O (ripristino)/sec)) / numero di cassette postali ubicate su ciascun server durante la rilevazione del registro di monitoraggio delle prestazioni = IOPS a server Cassette postali.

Calcolo dell'attività di IOPS di riferimento

Se si utilizza una versione precedente di Exchange e sono state calcolate le operazioni IOPS di riferimento, tenere presente che il valore ottenuto sarà influenzato da Exchange 2010 nei modi seguenti:

  • Il numero di utenti sul server influisce sulla disponibilità di memoria cache totale del database per ciascun utente.

  • La quantità di RAM influisce sulla dimensione che la cache del database può raggiungere e tanto più è grande la cache del database, tanto maggiore sarà il numero di riscontri di lettura nella cache. Ciò implica una riduzione delle operazioni di I/O di lettura dal database.

L'elemento chiave di questo processo è dato dal fatto che l'operazione IOPS su uno specifico server non fornisce informazioni sufficienti per pianificare tutta l'azienda. Infatti, la quantità di RAM, il numero di utenti e il numero di database sono diversi sui vari server. Una volta che si è a conoscenza del numero effettivo di operazioni di IOPS, è consigliabile aggiungere al valore ottenuto un fattore di sovraccarico di I/O del 20% come margine di sicurezza. Infatti, non è consigliabile compromettere le prestazioni nei momenti in cui lo svolgimento del lavoro richiede più risorse del normale.

Motori di ricerca desktop e client Outlook in modalità in linea

A differenza dei client Exchange in modalità cache, tutte le operazioni dei client in modalità in linea si riferiscono al database. Grazie alle modifiche apportate allo schema di archiviazione e a Extensible Storage Engine (ESE), i client Outlook in modalità online ora generano lo stesso profilo I/O dei client Outlook in modalità cache di Exchange.

Per quanto riguarda la funzionalità di ricerca nelle cassette postali, gli utenti finali hanno a disposizione due opzioni:

  • Possono utilizzare l'indice dei contenuti integrato disponibile sul server Cassette postali.

  • Possono installare un client del motore di ricerca desktop e disporre di un indice locale generato sul client dei dati della cassetta postale, così da eseguire ricerche localmente.

Gli utenti finali che utilizzano i client di motori di ricerca desktop con Outlook in modalità in linea generano ulteriori operazioni di I/O di lettura dal database. Al momento, l'unico motore di ricerca desktop che non comporta l'elaborazione di operazioni di I/O di lettura aggiuntive è Windows Desktop Search 4.0. Windows Desktop Search 4.0 utilizza protocolli di sincronizzazione che agiscono in maniera simile a quella in cui i protocolli di sincronizzazione di Outlook nella modalità cache di Exchange indicizzano i contenuti delle cassette postali.

Pertanto, se si intende distribuire client Outlook nella modalità in linea con motori di ricerca desktop diversi da Windows Desktop Search 4.0, considerare quanto segue:

  • I client in modalità in linea da 256 MB determinano un aumento delle operazioni di lettura dal database di una volta e mezza rispetto ai client Exchange in modalità cache. Sotto i 256 MB, l'impatto è trascurabile.

  • Al raddoppiare delle dimensioni della cassetta postale, raddoppiano anche le operazioni di IOPS di lettura dal database (supponendo che la distribuzione degli elementi tra le cartelle principali rimanga invariata).

Considerando quanto sopra, due sono i consigli da seguire:

  • Ove opportuno, distribuire client Exchange in modalità cache. Per ulteriori informazioni, vedere la successiva sezione "Numero di elementi a cartella" di questo argomento. In alternativa, sostituire il motore di ricerca desktop con Windows Desktop Search 4.0.

  • Quando si progetta l'archiviazione su database, prendere in considerazione i requisiti di I/O.

Per ulteriori informazioni sulle operazioni di IOPS, ad esempio i client di terze parti, vedere Ottimizzazione del sistema di archiviazione per Exchange Server 2003 all'indirizzo.

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I/O volume registri

L'I/O volume registri consiste nell'attività di I/O associata alle operazioni di lettura/scrittura di registrazione sul database e dei metadati NTFS. L'I/O sul volume dei registri è sequenziale e, se si utilizza un controller dell'array con cache di scrittura supportata da batteria, il sovraccarico di I/O su tale volume è minimo, tanto da rappresentare un fattore trascurabile dal punto di vista dei requisiti di archiviazione di Exchange.

In Exchange 2010, grazie al minor numero di operazioni di lettura sul database, alle dimensioni minori dei file di registro e alla possibilità di disporre di più database, le operazioni di scrittura da registro a database costituiscono il 40% del totale per i database autonomi e il 50% del totale per i database coinvolti nella resilienza delle cassette postali. Ad esempio, se il database coinvolto nella resilienza delle cassette postali utilizza dodici operazioni I/O di scrittura, il LUN dei registri ne utilizzerà circa sei.

Sui server Cassette postali che ospitano database coinvolti nella resilienza delle cassette postali, si verifica un sovraccarico che dipende dalla continua attività di replica. I registri di transazioni chiusi devono essere letti e inviati alle copie di database di destinazione. Tale sovraccarico rappresenta un ulteriore 10% di scritture sul registro per ogni copia di database attiva ospitata sul server Cassette postali. Ad esempio, se il server Cassette postali ospita 10 copie attive di database e ciascun flusso di registrazione delle transazioni genera sei operazioni di I/O di scrittura, ci si dovranno aspettare ulteriori 0,6 operazioni di I/O di lettura per ciascuna delle 10 copie attive di database (per un totale di sei operazioni di I/O di lettura).

Dopo aver calcolato o previsto le operazioni I/O sui registri transazionali, applicare un fattore di sovraccarico di I/O del 20% per disporre di un margine di sicurezza sufficiente nei periodi in cui sono richieste più risorse.

Numero di elementi a cartella

Un modo per ridurre le operazioni di I/O sul server consiste nell'utilizzo di Outlook nella modalità cache di Exchange. La sincronizzazione iniziale delle cassette postali è dispendiosa in termini di utilizzo delle risorse del disco. Tuttavia, man mano che, nel tempo, le dimensioni delle cassette postali aumentano, il carico del sottosistema viene trasferito dal server Exchange al client Outlook. Utilizzando Exchange in modalità cache la presenza di un numero elevato di elementi nella Posta in arrivo di un utente o le operazioni di ricerca nelle cassette postali eseguite dagli utenti determinano un impatto minimo sulle prestazioni del server. Inoltre, gli utenti che utilizzano la modalità cache di Exchange e che dispongono di cassette postali di grandi dimensioni potrebbero necessitare di computer più veloci rispetto a quelli con cassette postali di dimensioni ridotte (a seconda della soglia specifica di prestazioni accettabili del singolo utente).

Quando si esegue la distribuzione dei computer client con Outlook 2007 nella modalità cache di Exchange, è necessario tenere presente le seguenti linee guida relativamente alle dimensioni dei file .ost e delle cassette postali:

  • Fino a 5 gigabyte (GB)   Queste dimensioni dovrebbero garantire buone prestazioni con la maggior parte dell'hardware.

  • Tra 5 GB e 10 GB   Generalmente queste dimensioni forniscono prestazioni variabili a seconda dell'hardware in uso. Pertanto, se si dispone di un disco rigido rapido e di una grande quantità di RAM, le prestazioni saranno migliori. Tuttavia, con dischi rigidi più lenti, come le unità normalmente fornite nei computer portatili o le unità SSD (Solid State Drive) di prima generazione, è possibile che si verifichino interruzioni delle applicazioni durante la risposta delle unità stesse.

  • Più di 10 GB   Con queste dimensioni si verificano brevi interruzioni con la maggior parte dell'hardware.

  • Dimensioni molto grandi, ossia da 25 GB in su   Con queste le interruzioni sono più frequenti, soprattutto quando si scaricano nuovi messaggi di posta elettronica. In questo caso, è possibile utilizzare gruppi di invio/ricezione per sincronizzare la posta manualmente.

Queste indicazioni si riferiscono all'installazione di un aggiornamento cumulativo per Outlook 2007 Service Pack 1 o successivi, come descritto nell'articolo 961752 della Microsoft Knowledge Base, Descrizione del pacchetto hotfix di Outlook 2007 (Outlook.msp): 24 febbraio 2009.

Se si verificano problemi legati alle prestazioni di Outlook 2007 nella distribuzione in modalità cache di Exchange, vedere l'articolo 940226 della Microsoft Knowledge Base, Come risolvere problemi di prestazioni in Outlook 2007. Per ulteriori informazioni sui miglioramenti disponibili, vedere l'articolo 968009 della Microsoft Knowledge Base, L'aggiornamento cumulativo di febbraio 2009 miglioramenti in Outlook 2007.

Un'eventualità a cui prestare attenzione è quella che si verifica quando un utente supera il numero massimo di indici archiviabili in Exchange, ovvero 11 indici in Exchange 2010. Se l'utente sceglie un nuovo criterio di ordinamento crea il dodicesimo indice, causando ulteriori attività di I/O su disco. Poiché l'indice non è ordinato, tale attività aggiuntiva si verifica ogni volta che viene effettuato l'ordinamento. A causa dell'elevata attività di I/O generata in questo scenario, è consigliabile non archiviare più di 100.000 elementi nelle cartelle principali, quali Posta in arrivo e Posta inviata, e non più di 10.000 elementi nelle cartelle Calendario e Contatti. La creazione di ulteriori cartelle di primo livello, o di sottocartelle in Posta in arrivo e Posta inviata, consente di ridurre drasticamente i costi associati alla creazione dell'indice. Ciò vale tuttavia se il numero degli elementi in ogni cartella non è superiore a 100.000.

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I/O indici contenuto

In Exchange 2010 i messaggi vengono indicizzati al momento della ricezione, in modo da generare il minimo sovraccarico di attività di I/O sul disco dei database (infatti, quando viene acquisito per l'indicizzazione, il messaggio si trova ancora nella cache del database). Tuttavia, le operazioni di I/O di scrittura sono associate all'aggiornamento del catalogo di ricerca. Grazie alla minore attività di I/O sul database generata da Exchange 2010, la percentuale di operazioni di I/O sul catalogo di ricerca è compresa tra il 10 e il 15% dell'attività di I/O totale sui file di database (a seconda del profilo). Le operazioni di I/O di lettura sul catalogo di ricerca avvengono quando un client avvia una query di ricerca. Dal momento che si tratta di un'evenienza alquanto rara, non è rilevante nell'ambito della progettazione del sistema di archiviazione di Exchange 2010.

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I/O non transazionale

L'I/O transazionale si verifica in risposta all'azione diretta di un utente e, dal momento che, in genere, ha la priorità più elevata, viene considerato importante ai fini della progettazione dell'architettura di archiviazione. Le operazioni di I/O non transazionale si verificano in background e sono tali da inflluire minimamente sulle prestazioni oppure avvengono all'interno di una finestra di manutenzione definita.

Nelle sezioni che seguono vengono descritte alcune delle operazioni di I/O non transazionale che avvengono in background. L'attività di I/O non transazionale non rappresenta un elemento fondamentale della progettazione di archiviazione, ma può comunque avere un impatto su di essa. Per ulteriori informazioni, vedere Nuove funzionalità di base dell'archivio di Exchange.

Manutenzione del database in background (calcolo del checksum)

Le operazioni di I/O di manutenzione del database in background sono costituite da operazioni di I/O sequenziale sui file di database associate al calcolo del checksum per le copie di database attive e passive. La manutenzione del database in background presenta le seguenti caratteristiche:

  • Sui database attivi può essere configurata in modo da essere eseguita 24 ore su 24, oppure all'interno della finestra di manutenzione in linea. La manutenzione del database in background (checksum) viene eseguita sulle copie passive 24 ore su 24. Per ulteriori informazioni, vedere "Scansione dei database in linea" nell'argomento Nuove funzionalità di base dell'archivio di Exchange.

  • Per ciascun database sottoposto a scansione (copie attive e passive) viene eseguita la lettura di circa 5 MB al secondo. Dal momento che l'attività di I/O è sequenziale al 100%, il sottosistema di archiviazione può elaborarla efficacemente.

  • La scansione del database viene interrotta se la verifica del checksum viene completata in meno di 24 ore.

  • Viene inviato un avviso in caso la scansione non venga completata entro tre giorni (non configurabile).

Gestione record di messaggistica

Gestione record di messaggistica (MRM) è la tecnologia per la gestione dei record di Microsoft Exchange 2010 che consente di ridurre i rischi legali associati alla posta elettronica. Gestione record di messaggistica rende più semplice conservare i messaggi necessari a garantire la conformità ai criteri aziendali, alle normative specifiche o ai requisiti legali, nonché a rimuovere i contenuti privi di valore legale o aziendale.

Ciò si ottiene con l'utilizzo di criteri di conservazione o cartelle gestite: L'Assistente cartelle gestite di Microsoft Exchange è un assistente per le cassette postali che applica le impostazioni di conservazione dei messaggi configurate nei criteri di conservazione o nei criteri cassetta postale per cartelle gestite. Le operazioni di I/O del disco richieste dall'assistenza dipendono dal numero di elementi delle cassette postali elaborati. Si consiglia di non eseguire Gestione record di messaggistica contemporaneamente al backup o alla manutenzione in linea. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificazione dell'Assistente cartelle gestite.

Manutenzione in linea

È possibile utilizzare gli strumenti di gestione di Exchange per pianificare la manutenzione di un database o impostare la manutenzione 24 ore su 24. In Exchange 2010, la deframmentazione online non funziona come nelle versioni precedenti di Exchange. La deframmentazione in linea viene eseguita continuamente durante la lettura e la scrittura sul database. Per ulteriori informazioni, vedere "Scansione dei database in linea" in Nuove funzionalità di base dell'archivio di Exchange.

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