Condividi tramite


Opzione replay (strumento di amministrazione Distributed Replay)

Lo strumento di amministrazione Microsoft SQL Server Distributed Replay, DReplay.exe, è uno strumento da riga di comando che consente di comunicare con Distributed Replay Controller. In questo argomento vengono descritte l'opzione della riga di comando replay e la sintassi corrispondente.

L'opzione replay avvia la fase di riproduzione dell'evento, in cui il controller recapita i dati di riproduzione ai client specificati, avvia la riproduzione distribuita e sincronizza i client. Ogni client che partecipa alla riproduzione può eventualmente registrare l'attività di riproduzione e salvare in locale un file di traccia dei risultati.

Icona di collegamento a un argomento Per ulteriori informazioni sulle convenzioni di sintassi utilizzate con la sintassi dello strumento di amministrazione, vedere Convenzioni della sintassi Transact-SQL (Transact-SQL).

Sintassi

dreplay replay [-m controller] -d controller_working_dir [-o]
    [-s target_server] -w clients [-c config_file]
    [-f status_interval]

Parametri

  • -m controller
    Specifica il nome computer del controller. È possibile utilizzare "localhost" o "." per fare riferimento al computer locale.

    Se il parametro -m non è specificato, viene utilizzato il computer locale.

  • -d controller_working_dir
    Specifica la directory nel controller in cui verrà archiviato il file intermedio. Il parametro -d è obbligatorio.

    Di seguito vengono indicati i requisiti per questo parametro:

    • La directory deve trovarsi nel controller.

    • È necessario specificare il percorso completo, che inizia con una lettera di unità, ad esempio c:\WorkingDir.

    • Il percorso non deve terminare con una barra rovesciata "\".

    • I percorsi UNC non sono supportati.

  • -o
    Acquisisce l'attività di riproduzione dei client e la salva in un file di traccia dei risultati nel percorso specificato dall'elemento <ResultDirectory> nel file di configurazione del client DReplayClient.xml.

    Quando il parametro –o non è specificato, il file di traccia dei risultati non viene generato. L'output della console restituisce informazioni di riepilogo al termine della riproduzione, ma non sono disponibili altre statistiche di riproduzione.

  • -s target_server
    Specifica l'istanza di destinazione di SQL Server su cui deve essere riprodotto il carico di lavoro distribuito. È necessario specificare questo parametro nel formato server_name[\instance name].

    Non è possibile utilizzare "localhost" o "." come server di destinazione.

    Il parametro -s non è obbligatorio se si specifica l'elemento <Server> nella sezione <ReplayOptions> del file di configurazione della riproduzione DReplay.exe.replay.config.

    Se si utilizza il parametro -s, l'elemento <Server> nella sezione <ReplayOptions> del file di configurazione della riproduzione verrà ignorato.

  • -w clients
    Questo parametro obbligatorio è un elenco delimitato da virgole (senza spazi) che specifica i nomi computer dei client che devono partecipare alla riproduzione distribuita. Gli indirizzi IP non sono consentiti. Tenere presente che i client devono essere già registrati nel controller.

    [!NOTA]

    Ogni client viene registrato nel controller specificato nel file di configurazione del client all'avvio del servizio client.

  • -c config_file
    Percorso completo del file di configurazione della riproduzione. Viene utilizzato per specificare il percorso quando il file viene archiviato in una posizione diversa.

    Il parametro -c non è obbligatorio se si desidera utilizzare i valori predefiniti del file di configurazione della riproduzione DReplay.exe.replay.config.

  • -f status_interval
    Specifica la frequenza in secondi in base alla quale visualizzare lo stato.

    Se -f non è specificato, l'intervallo predefinito è 30 secondi.

Esempi

In questo esempio il comportamento della riproduzione distribuita deriva per lo più da un file di configurazione della riproduzione modificato, denominato DReplay.exe.replay.config.

  • Il parametro -m specifica che un computer denominato controller1 opera come controller. È necessario specificare il nome computer quando il servizio controller viene eseguito in un computer diverso.

  • Il parametro -d specifica il percorso del file intermedio nel controller, ad esempio c:\WorkingDir.

  • Il parametro -o indica che ogni client specificato acquisisce l'attività di riproduzione e la salva in un file di traccia dei risultati. Nota: è possibile utilizzare l'elemento <ResultTrace> nel file di configurazione per specificare se registrare il conteggio delle righe e il set di risultati.

  • Il parametro -w specifica che i computer compresi tra client1 e client4 partecipano come client alla riproduzione distribuita.

  • Il parametro -c viene utilizzato per puntare al file di configurazione modificato DReplay.exe.replay.config.

  • Il parametro -s non è obbligatorio perché è stato specificato l'elemento <Server> nell'elemento <ReplayOptions> del file di configurazione della riproduzione DReplay.exe.replay.config.

La fase di riproduzione dell'evento viene avviata con la sintassi seguente quando lo strumento di amministrazione viene eseguito da un computer diverso dal controller:

dreplay replay -m controller1 -d c:\WorkingDir -o -w client1,client2,client3,client4 -c c:\DReplay.exe.replay.config

Per specificare una modalità di sequenza sincrona, l'elemento <SequencingMode> del file DReplay.exe.replay.config viene impostato su un valore uguale al valore synchronization. La sezione <ResultTrace> del file di configurazione della riproduzione viene modificata per specificare la registrazione del conteggio delle righe. Queste modifiche vengono illustrate nell'esempio XML seguente.

<?xml version='1.0'?>
<Options>
    <ReplayOptions>
        <Server>server_name\replay_target_instance</Server>
        <SequencingMode>synchronization</SequencingMode>
        <ConnectTimeScale></ConnectTimeScale>
        <ThinkTimeScale></ThinkTimeScale>
        <HealthmonInterval>60</HealthmonInterval>
        <QueryTimeout>3600</QueryTimeout>
        <ThreadsPerClient></ThreadsPerClient>
    </ReplayOptions>
    <OutputOptions>
        <ResultTrace>
            <RecordRowCount>Yes</RecordRowCount>
            <RecordResultSet>No</RecordResultSet>
        </ResultTrace>
    </OutputOptions>
</Options>

Per specificare una modalità di sequenza di stress, l'elemento <SequencingMode> del file DReplay.exe.replay.config viene impostato su un valore uguale al valore stress. Gli elementi <ConnectTimeScale> e <ThinkTimeScale> vengono impostati sul valore 50, per specificare 50%. Per ulteriori informazioni sul tempo di connessione e il tempo interazione utente, vedere Configurare Distributed Replay. Queste modifiche vengono illustrate nell'esempio XML seguente.

<?xml version='1.0'?>
<Options>
    <ReplayOptions>
        <Server>server_name\replay_target_instance_name</Server>
        <SequencingMode>stress</SequencingMode>
        <ConnectTimeScale>50</ConnectTimeScale>
        <ThinkTimeScale>50</ThinkTimeScale>
        <HealthmonInterval>60</HealthmonInterval>
        <QueryTimeout>3600</QueryTimeout>
        <ThreadsPerClient></ThreadsPerClient>
    </ReplayOptions>
    <OutputOptions>
        <ResultTrace>
            <RecordRowCount>Yes</RecordRowCount>
            <RecordResultSet>No</RecordResultSet>
        </ResultTrace>
    </OutputOptions>
</Options>

Autorizzazioni

È necessario eseguire lo strumento di amministrazione come utente interattivo, scegliendo tra utente locale e account utente di dominio. Per utilizzare un account utente locale, lo strumento di amministrazione e il controller devono essere eseguiti nello stesso computer.

Per ulteriori informazioni, vedere Sicurezza di Distributed Replay.

Vedere anche

Attivitá

Riproduzione di dati di traccia

Concetti

Controllo dei risultati della riproduzione

SQL Server Distributed Replay

Configurare Distributed Replay

Altre risorse

Forum di SQL Server Distributed Replay

Utilizzo della funzionalità Distributed Replay per testare il caricamento di SQL Server, seconda parte

Utilizzo della funzionalità Distributed Replay per testare il caricamento di SQL Server, prima parte