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Accesso ai dati di modello tabulare

L'accesso a database modello tabulare in Analysis Services può essere eseguito dalla maggior parte dei client, delle interfacce e dei linguaggi che si utilizzano per recuperare dati o metadati da un modello multidimensionale. Per ulteriori informazioni, vedere Accesso ai dati di modelli multidimensionali (Analysis Services - Dati multidimensionali).

In questo argomento vengono descritti i client, i linguaggi di query e le interfacce di programmazione che è possibile utilizzare con i modelli tabulari.

Client

Nelle applicazioni client Microsoft seguenti sono supportate connessioni native ai database modello tabulare di Analysis Services.

Excel

È possibile connettersi ai database modello tabulare da Excel, utilizzando la visualizzazione dati e le funzionalità dell'analisi di Excel per l'elaborazione dei dati. Per accedere ai dati, è necessario definire una connessione dati di Analysis Services, specificare un server eseguito in modalità server tabulare, quindi scegliere il database che si desidera utilizzare. Per ulteriori informazioni, vedere Creare una connessione o importare dati da SQL Server Analysis Services.

Excel è inoltre l'applicazione consigliata per l'esplorazione di modelli tabulari in SQL Server Data Tools (SSDT). Nello strumento è disponibile un'opzione Analizza in Excel che consente di avviare una nuova istanza di Excel, creare una cartella di lavoro di Excel e aprire una connessione dati dalla cartella di lavoro al database dell'area di lavoro modello. In caso di esplorazione di dati del modello tabulare in Excel, tenere presente che in Excel vengono generate query sul modello utilizzando il client Tabella pivot di Excel. Di conseguenza, le operazioni all'interno della cartella di lavoro di Excel comportano l'invio al database dell'area di lavoro di query MDX, non di query DAX. Se si utilizza SQL Profiler o un altro strumento di monitoraggio per il monitoraggio di query, è possibile che nella traccia del profiler venga visualizzato MDX e non DAX. Per ulteriori informazioni sulla funzionalità Analizza in Excel, vedere Analizzare in Excel (SSAS tabulare).

Power View

Power View è un'applicazione client di creazione di report di Reporting Services eseguita in un ambiente di SharePoint 2010, che combina esplorazione dei dati, progettazione di query e layout delle presentazioni in un'esperienza di reporting ad hoc integrata. In Power View è possibile utilizzare modelli tabulari come origini dati, indipendentemente dal fatto che il modello sia ospitato in un'istanza di Analysis Services in esecuzione in modalità tabulare o recuperato da un archivio dati relazionale mediante la modalità DirectQuery. Per connettersi a un modello tabulare in Power View, è necessario creare un file di connessione contenente il percorso del server e il nome del database. È possibile creare un'origine dati condivisa di Reporting Services o un file di connessione BI Semantic Model in SharePoint. Per ulteriori informazioni su Power View, vedere Power View (SSRS). Per ulteriori informazioni sulle connessioni BI Semantic Model, vedere Connessione BI Semantic Model (bism) di PowerPivot.

Il client Power View determina la struttura del modello specificato inviando una richiesta all'origine dati specificata che restituisce uno schema utilizzabile dal client per creare query sul modello come origine dati ed eseguire operazioni basate sui dati. Le operazioni successive nell'interfaccia utente di Power View per filtrare dati, eseguire calcoli o aggregazioni e visualizzare i dati associati sono controllate dal client e non possono essere modificate a livello di codice.

Le query inviate dal client Power View al modello sono pubblicate come istruzioni DAX che è possibile monitorare impostando una traccia sul modello. Il client pubblica inoltre una richiesta al server per la definizione dello schema iniziale, presentata in base al linguaggio Conceptual Schema Definition Language (CSDL). Per ulteriori informazioni, vedere Introduzione alle estensioni CSDL per i modelli tabulari

SQL Server Management Studio

È possibile utilizzare SQL Server Management Studio per gestire le istanze che ospitano modelli tabulari ed eseguire query sui metadati e i dati che contengono. È possibile elaborare i modelli o gli oggetti in un modello, creare e gestire partizioni e impostare la sicurezza che può essere utilizzata per la gestione dell'accesso ai dati. Per ulteriori informazioni, vedere gli argomenti seguenti:

È possibile utilizzare sia le finestre di query MDX e XMLA in SQL Server Management Studio per recuperare dati e metadati da un database modello tabulare. Si tengano tuttavia in considerazione le restrizioni seguenti:

  • Le istruzioni che utilizzano MDX e DMX non sono supportate per i modelli distribuiti in modalità DirectQuery; pertanto, per creare una query su un modello tabulare in modalità DirectQuery, è necessario utilizzare invece una finestra Query XMLA.

  • Non è possibile modificare il contesto del database della finestra Query XMLA dopo avere aperto la finestra Query. Pertanto, se è necessario inviare una query a un database diverso o a un'istanza diversa, aprire tale database o istanza utilizzando SQL Server Management Studio e aprire una nuova finestra Query XMLA all'interno di tale contesto.

È possibile creare tracce su un modello tabulare di Analysis Services in modo analogo a quello utilizzato per una soluzione multidimensionale. In questa versione, Analysis Services fornisce molti nuovi eventi che è possibile utilizzare per tenere traccia dell'utilizzo della memoria, delle operazioni di query ed elaborazione e dell'utilizzo dei file. Per ulteriori informazioni, vedere Eventi di traccia di Analysis Services.

Nota di attenzioneAttenzione

Se si inserisce una traccia su un database modello tabulare, è possibile vedere alcuni eventi suddivisi in categorie come query DMX. Tuttavia, il data mining non è supportato sui dati di modelli tabulari e le query DMX eseguite sul database sono limitate alle istruzioni SELECT sui metadati del modello. Gli eventi sono suddivisi in categorie come DMX solo perché lo stesso framework del parser viene utilizzato per MDX.

Linguaggi di query

I modelli tabulari di Analysis Services supportano la maggior parte dei linguaggi di query forniti per l'accesso ai modelli multidimensionali. Fanno eccezione i modelli tabulari distribuiti in modalità DirectQuery che non recuperano dati da un archivio dati di Analysis Services ma direttamente da un'origine dati SQL Server. Non è possibile eseguire una query su tali modelli utilizzando MDX, ma è necessario utilizzare un client che supporti la conversione delle espressioni DAX in istruzioni Transact-SQL, ad esempio il client Power View.

DAX

È possibile utilizzare DAX per la creazione di espressioni e formule in tutti i tipi di modelli tabulari, indipendentemente dal fatto che il modello venga archiviato in SharePoint come cartella di lavoro di Excel abilitata per PowerPivot o in un'istanza di Analysis Services.

Inoltre, è possibile utilizzare le espressioni DAX all'interno del contesto di un'istruzione di comando XMLA EXECUTE per inviare query a un modello tabulare distribuito in modalità DirectQuery.

Per esempi di esecuzione di query su un modello tabulare utilizzando DAX, vedere Riferimento alla sintassi di query DAX.

MDX

È possibile utilizzare MDX per creare query su modelli tabulari in cui si utilizza la cache in memoria come metodo di query preferito (vale a dire modelli che non sono stati distribuiti in modalità DirectQuery). Anche se i client quali Power View utilizzano DAX sia per la creazione di aggregazioni sia per l'esecuzione di query sul modello come origine dati, se si ha familiarità con MDX può essere più rapido creare query di esempio in MDX, vedere Compilazione di misure in MDX.

CSDL

Conceptual Schema Definition Language non è un linguaggio di query, di per sé, ma può essere utilizzato per recuperare informazioni relative al modello e ai metadati del modello, che potranno successivamente essere utilizzate per creare report o query sul modello.

Per informazioni sulla modalità di utilizzo di CSDL nei modelli tabulari, vedere Introduzione alle estensioni CSDL per i modelli tabulari.

Interfacce programmatiche

Le interfacce principali utilizzate per l'interazione con i modelli tabulari di Analysis Services sono i set di righe dello schema, XMLA e i client e gli strumenti per le query forniti da SQL Server Management Studio e SQL Server Data Tools.

Dati e metadati

È possibile recuperare dati e metadati dai modelli tabulari in applicazioni gestite utilizzando ADOMD.NET. Per esempi di applicazioni tramite cui vengono creati e modificati oggetti in un modello tabulare, vedere le risorse seguenti:

Per supportare l'accesso OLE DB ai modelli tabulari, è possibile utilizzare il provider OLE DB per Analysis Services 9.0 in applicazioni client non gestite. Per abilitare l'accesso ai modelli tabulari, è necessaria una versione aggiornata del provider OLE DB di Analysis Services. Per ulteriori informazioni sui provider utilizzati con i modelli tabulari, vedere Installazione del provider OLE DB di Analysis Services nei server di SharePoint.

È inoltre possibile recuperare i dati direttamente da un'istanza di Analysis Services in un formato basato su XML. È possibile recuperare lo schema del modello tabulare tramite il set di righe DISCOVER_CSDL_METADATA o utilizzare un comando EXECUTE o DISCOVER con elementi, oggetti o proprietà ASSL esistenti. Per ulteriori informazioni, vedere le risorse seguenti:

Gestire oggetti di Analysis Services

È possibile creare, modificare, eliminare ed elaborare i modelli tabulari e gli oggetti che contengono, tra cui tabelle, colonne, prospettive, misure e partizioni, utilizzando comandi XMLA o AMO. Sia AMO sia XMLA sono stati aggiornati per supportare proprietà aggiuntive utilizzate nei modelli tabulari per attività di reporting e modellazione avanzate.

Per esempi dell'inserimento in script degli oggetti tabulari tramite AMO e XMLA, vedere le risorse seguenti:

È possibile utilizzare PowerShell per gestire e monitorare istanze di Analysis Services, così come per la creazione e il monitoraggio della sicurezza utilizzata per l'accesso ai modelli tabulari. Per ulteriori informazioni, vedere PowerShell per Analysis Services.

Set di righe dello schema

Le applicazioni client possono utilizzare i set di righe dello schema per esaminare i metadati di modelli tabulari e recuperare informazioni relative al supporto e al monitoraggio dal server Analysis Services. In questa versione di SQL Server sono stati aggiunti nuovi set di righe dello schema e i set di righe dello schema esistenti sono stati estesi per supportare funzionalità correlate ai modelli tabulari e migliorare le operazioni di monitoraggio e analisi delle prestazioni in Analysis Services.

I set di righe dello schema OLE DB per data mining non sono stati aggiornati in questa versione.

Nota di attenzioneAttenzione

Non è possibile utilizzare query MDX o DMX in un database distribuito in modalità DirectQuery; pertanto per eseguire una query su un modello DirectQuery utilizzando i set di righe dello schema, è necessario utilizzare XMLA, non il DMV associato. Per i DMV che restituiscono risultati per il server nel suo complesso, ad esempio SELECT * da $system.DBSCHEMA_CATALOGS o DISCOVER_TRACES, è possibile eseguire la query nel contenuto di un database distribuito in una modalità memorizzata nella cache.

Vedere anche

Concetti

Connettersi a un database modello tabulare (SSAS)

Accesso ai dati PowerPivot

Connetti ad Analysis Services