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Costruzione di strutture XML (XQuery)

Data aggiornamento: 5 dicembre 2005

In XQuery è possibile utilizzare i costruttori direct e computed per la costruzione di strutture XML nell'ambito di una query.

[!NOTA] SQL Server 2000 non supporta il calcolo dei nomi dei nodi quando si utilizzano costruttori calcolati. Non esistono pertanto differenze fra i costruttori direct e computed.

In SQL Server 2000 sono supportati solo construction mode, strip, and the XMLSpace policy, or boundary white space policy, strip are supported.

Utilizzo dei costruttori diretti

Quando si utilizzano i costruttori diretti, nella costruzione delle strutture XML si specifica una sintassi in stile XML. Negli esempi seguenti viene illustrata la costruzione delle strutture XML mediante i costruttori diretti.

Costruzione di elementi

Con le annotazioni XML è possibile costruire elementi. Nell'esempio seguente l'espressione del costruttore diretto di elementi viene utilizzata per la creazione di un elemento <ProductModel>. L'elemento costruito dispone di tre elementi figlio

  • Un nodo di testo.
  • Due nodi elemento, <Summary> e <Features>.
    • L'elemento <Summary> ha un nodo di testo figlio il cui valore è "Some description".
    • L'elemento <Features> ha tre nodi elemento figlio, <Color>, <Weight> e <Warranty>. Ognuno di questi nodi ha un nodo di testo figlio. I valori dei nodi sono rispettivamente "Red", "25" e "2 years parts and labor".
declare @x xml
set @x=''
select @x.query('<ProductModel ProductModelID="111">
This is product model catalog description.
<Summary>Some description</Summary>
<Features>
  <Color>Red</Color>
  <Weight>25</Weight>
  <Warranty>2 years parts and labor</Warranty>
</Features></ProductModel>')

Codice XML risultante:

<ProductModel ProductModelID="111">
  This is product model catalog description.
  <Summary>Some description</Summary>
  <Features>
    <Color>Red</Color>
    <Weight>25</Weight>
    <Warranty>2 years parts and labor</Warranty>
  </Features>
</ProductModel>

Anche se la costruzione di elementi da espressioni costanti, come illustrato in questo esempio, può risultare utile, il punto forte di questa funzionalità del linguaggio XQuery è costituito dalla possibilità di costruire strutture XML che estraggono i dati da un database in modo dinamico. È possibile utilizzare le parentesi graffe per specificare le espressioni di query. Nel codice XML risultante l'espressione viene sostituita dal relativo valore. Ad esempio, la query seguente crea un elemento <NewRoot> con un elemento figlio (<e>). Il valore dell'elemento <e> viene calcolato specificando un'espressione di percorso fra parentesi graffe ("{ … }").

DECLARE @x xml
SET @x='<root>5</root>'
SELECT @x.query('<NewRoot><e> { /root } </e></NewRoot>')

La parentesi fungono da token di cambio del contesto e attivano il passaggio dalla modalità di costruzione di strutture XML alla modalità di valutazione della query. In questo caso viene valutata l'espressione di percorso XQuery all'interno delle parentesi, /root e al suo posto vengono inseriti i relativi risultati.

Risultato:

<NewRoot>
  <e>
    <root>5</root>
  </e>
</NewRoot>

La query successiva è simile alla precedente. L'espressione fra parentesi graffe tuttavia, specifica che la funzione data() recuperi il valore atomico dell'elemento <root> e lo assegni all'elemento costruito <e>.

DECLARE @x xml
SET @x='<root>5</root>'
DECLARE @y xml
SET @y = (SELECT @x.query('
                           <NewRoot>
                             <e> { data(/root) } </e>
                           </NewRoot>' ))
SELECT @y

Risultato:

<NewRoot>
  <e>5</e>
</NewRoot>

Se si desidera utilizzare le parentesi graffe come parte del testo invece che come token di scambio del contesto, è necessario utilizzare la relativa sequenza di escape "}}" o "{{", come illustrato in questo esempio:

DECLARE @x xml
SET @x='<root>5</root>'
DECLARE @y xml
SET @y = (SELECT @x.query('
<NewRoot> Hello, I can use {{ and  }} as part of my text</NewRoot>'))
SELECT @y

Risultato:

<NewRoot> Hello, I can use { and  } as part of my text</NewRoot>

La query seguente è un altro esempio di creazione di elementi mediante il costruttore diretto di elementi. Il valore dell'elemento <FirstLocation> viene ottenuto eseguendo l'espressione fra parentesi graffe. L'espressione della query restituisce le fasi di produzione nel primo centro di lavorazione dalla colonna Instructions della tabella Production.ProductModel.

SELECT Instructions.query('
    declare namespace AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions";
        <FirstLocation>
           { /AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step }
        </FirstLocation> 
') as Result 
FROM Production.ProductModel
WHERE ProductModelID=7

Risultato:

<FirstLocation>
  <AWMI:step xmlns:AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions">
      Insert <AWMI:material>aluminum sheet MS-2341</AWMI:material> into the <AWMI:tool>T-85A framing tool</AWMI:tool>. 
  </AWMI:step>
  <AWMI:step xmlns:AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions">
      Attach <AWMI:tool>Trim Jig TJ-26</AWMI:tool> to the upper and lower right corners of the aluminum sheet. 
  </AWMI:step>
   ...
</FirstLocation>

Contenuto dell'elemento nella costruzione di strutture XML

Nell'esempio seguente viene illustrato il funzionamento delle espressioni nella creazione del contenuto dell'elemento utilizzando il costruttore diretto di elementi. Nell'esempio seguente, il costruttore diretto di elementi specifica un'espressione. In base a questa espressione, nel codice XML risultante viene creato un nodo di testo.

declare @x xml
set @x='
<root>
  <step>This is step 1</step>
  <step>This is step 2</step>
  <step>This is step 3</step>
</root>'
select @x.query('
<result>
 { for $i in /root[1]/step
    return string($i)
 }
</result>')

La sequenza di valori atomici risultante dalla valutazione dell'espressione viene aggiunta al nodo di testo con l'aggiunta di uno spazio fra i valori atomici adiacenti, come illustrato nel risultato. L'elemento creato ha un figlio, un nodo di testo contenente il valore mostrato nel risultato.

<result>This is step 1 This is step 2 This is step 3</result>

Se anziché una sola espressione si specificano tre espressioni separate che generano tre nodi di testo, nel codice XML risultante i nodi di testo adiacenti vengono uniti in un singolo nodo di testo, per concatenamento.

declare @x xml
set @x='
<root>
  <step>This is step 1</step>
  <step>This is step 2</step>
  <step>This is step 3</step>
</root>'
select @x.query('
<result>
 { string(/root[1]/step[1]) }
 { string(/root[1]/step[2]) }
 { string(/root[1]/step[3]) }
</result>')

Il nodo di elemento creato ha un figlio, un nodo di testo contenente il valore mostrato nel risultato.

<result>This is step 1This is step 2This is step 3</result>

Costruzione di attributi

Quando si costruiscono elementi utilizzando il costruttore diretto di elementi è possibile specificarne gli attributi utilizzando sintassi in stile XML, come illustrato nell'esempio seguente:

declare @x xml
set @x=''
select @x.query('<ProductModel ProductModelID="111">
This is product model catalog description.
<Summary>Some description</Summary>
</ProductModel>')

Codice XML risultante:

<ProductModel ProductModelID="111">
  This is product model catalog description.
  <Summary>Some description</Summary>
</ProductModel>

L'elemento costruito <ProductModel> ha un attributo ProductModelID e i nodi figlio seguenti:

  • Un nodo di testo, This is product model catalog description.
  • Un nodo elemento, <Summary>. Questo nodo ha un nodo di testo figlio, Some description.

Quando si costruisce un attributo è possibile specificarne il valore mediante un'espressione fra parentesi graffe. In questo caso, il valore dell'espressione viene restituito come valore dell'attributo.

Nell'esempio seguente la funzione data() non è strettamente necessaria. Poiché si sta assegnando il valore dell'espressione a un attributo, la funzione data() viene applicata in modo implicito per il recupero del valore tipizzato dell'espressione specificata.

DECLARE @x xml
SET @x='<root>5</root>'
DECLARE @y xml
SET @y = (SELECT @x.query('<NewRoot attr="{ data(/root) }" ></NewRoot>'))
SELECT @y

Risultato:

<NewRoot attr="5" />

Di seguito viene riportato un altro esempio nel quale vengono specificate espressioni per la costruzione degli attributi LocationID e SetupHrs. Le espressioni vengono valutate in base al codice XML nella colonna Instruction. Il valore tipizzato dell'espressione viene assegnato agli attributi.

SELECT Instructions.query('
    declare namespace AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions";
        <FirstLocation 
         LocationID="{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@LocationID)[1] }"
         SetupHrs = "{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@SetupHours)[1] }" >
           { /AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step }
        </FirstLocation> 
') as Result 
FROM  Production.ProductModel
where ProductModelID=7

Risultato parziale:

<FirstLocation LocationID="10" SetupHours="0.5" >
  <AWMI:step … 
  </AWMI:step>
  ...
</FirstLocation>

Limitazioni di implementazione

Limitazioni:

  • Le espressioni di attributo multiple o miste (stringa ed espressione XQuery) non sono supportate. Ad esempio, come illustrato nella query seguente, si costruisce una struttura XML dove Item è una costante e il valore 5 viene ottenuto valutando un'espressione di query:

    <a attr="Item 5" />
    

    La query seguente restituisce un errore, perché combina una stringa costante con un'espressione ({/x}) e ciò non è supportato:

    DECLARE @x xml
    SET @x ='<x>5</x>'
    SELECT @x.query( '<a attr="Item {/x}"/>' ) 
    

    In questo caso sono disponibili le opzioni seguenti:

    • Formare il valore dell'attributo mediante il concatenamento di due valori atomici. Tali valori atomici vengono serializzati nel valore dell'attributo con uno spazio fra un valore e l'altro:

      SELECT @x.query( '<a attr="{''Item'', data(/x)}"/>' ) 
      

      Risultato:

      <a attr="Item 5" />
      
    • Utilizzare la funzione concat per il concatenamento dei due argomenti della stringa nel valore di attributo risultante:

      SELECT @x.query( '<a attr="{concat(''Item'', /x[1])}"/>' ) 
      

      In questo caso, fra i due valori stringa non vengono aggiunti spazi. Se si desidera l'aggiunta di uno spazio fra i valori è necessario inserirlo esplicitamente.
      Risultato:

      <a attr="Item5" />
      
  • Le espressioni multiple come valore di attributo non sono supportate. Ad esempio, la query seguente restituisce un errore:

    DECLARE @x xml
    SET @x ='<x>5</x>'
    SELECT @x.query( '<a attr="{/x}{/x}"/>' )
    
  • Le sequenze eterogenee non sono supportate. Qualsiasi tentativo di assegnare una sequenza eterogenea come valore di attributo provocherà la restituzione di un errore, come illustrato nell'esempio seguente. In questo esempio una sequenza eterogenea, una stringa "Item" e un elemento <x> vengono specificati come valore di attributo:

    DECLARE @x xml
    SET @x ='<x>5</x>'
    select @x.query( '<a attr="{''Item'', /x }" />')
    

    Se si applica la funzione data() la query funziona, poiché recupera il valore atomico dell'espressione, /x, che è concatenato alla stringa. Quella che segue è una sequenza di valori atomici:

    SELECT @x.query( '<a attr="{''Item'', data(/x)}"/>' ) 
    

    Risultato:

    <a attr="Item 5" />
    
  • L'ordine del nodo attributo viene applicato durante la serializzazione anziché durante il controllo dei tipi statici. Ad esempio, la query seguente ha esito negativo poiché tenta di aggiungere un attributo dopo un nodo non attributo.

    select convert(xml, '').query('
    element x { attribute att { "pass" }, element y { "Element text" }, attribute att2 { "fail" } }
    ')
    go
    

    La query precedente restituisce l'errore seguente:

    XML well-formedness check: Attribute cannot appear outside of element declaration. Rewrite your XQuery so it returns well-formed XML.
    

Aggiunta degli spazi dei nomi

Quando si costruiscono strutture XML utilizzando i costruttori diretti, è possibile qualificare i nomi degli elementi e degli attributi costruiti mediante un prefisso di spazio dei nomi. È possibile associare il prefisso allo spazio dei nomi come indicato di seguito:

  • Utilizzando un attributo di dichiarazione dello spazio dei nomi.
  • Utilizzando la clausola WITH XMLNAMESPACES.
  • Nel prologo della XQuery.

Utilizzo di un attributo di dichiarazione dello spazio dei nomi per l'aggiunta degli spazi dei nomi

Nell'esempio seguente viene utilizzato un attributo di dichiarazione dello spazio dei nomi nella costruzione dell'elemento <a> per la dichiarazione di uno spazio dei nomi predefinito. La costruzione dell'elemento figlio <b> annulla la dichiarazione dello spazio dei nomi predefinito dichiarato nell'elemento padre.

declare @x xml
set @x ='<x>5</x>'
select @x.query( '
  <a xmlns="a">
    <b />
  </a>' ) 

Risultato:

<a xmlns="a">
  <b  />
</a>

È possibile assegnare allo spazio dei nomi un prefisso, specificandolo nella costruzione dell'elemento <a>.

declare @x xml
set @x ='<x>5</x>'
select @x.query( '
  <x:a xmlns:x="a">
    <b/>
  </x:a>' )

Risultato:

<x:a xmlns:x="a">
  <b />
</x:a>

In SQL Server 2005 è possibile annullare la dichiarazione dello spazio dei nomi predefinito nella costruzione di strutture XML, ma non un prefisso di spazio dei nomi. La query seguente restituisce un errore poiché non è possibile annullare la dichiarazione di un prefisso come specificato nella costruzione dell'elemento <b>.

declare @x xml
set @x ='<x>5</x>'
select @x.query( '
  <x:a xmlns:x="a">
    <b xmlns:x=""/>
  </x:a>' )

Il nuovo spazio dei nomi costruito è disponibile per l'utilizzo all'interno della query. Ad esempio, la query seguente dichiara uno spazio dei nomi nella costruzione dell'elemento <FirstLocation> e specifica il prefisso nelle espressioni per i valori di attributo LocationID e SetupHrs.

SELECT Instructions.query('
        <FirstLocation xmlns:AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions"
         LocationID="{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@LocationID)[1] }"
         SetupHrs = "{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@SetupHours)[1] }" >
           { /AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step }
        </FirstLocation> 
') as Result 
FROM  Production.ProductModel
where ProductModelID=7

Si noti che un nuovo prefisso di spazio dei nomi creato in questo modo sostituirà le dichiarazioni dello spazio dei nomi preesistenti per il prefisso. Ad esempio, la dichiarazione dello spazio dei nomi AWMI="http://someURI" nel prologo della query viene sostituita dalla dichiarazione dello spazio dei nomi nell'elemento <FirstLocation>.

SELECT Instructions.query('
declare namespace AWMI="http://someURI";
        <FirstLocation xmlns:AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions"
         LocationID="{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@LocationID)[1] }"
         SetupHrs = "{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@SetupHours)[1] }" >
           { /AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step }
        </FirstLocation> 
') as Result 
FROM  Production.ProductModel
where ProductModelID=7

Utilizzo di un prologo per l'aggiunta degli spazi dei nomi

In questo esempio viene illustrata l'aggiunta degli spazi dei nomi alla struttura XML costruita. Nel prologo della query viene dichiarato uno spazio dei nomi predefinito.

declare @x xml
set @x ='<x>5</x>'
select @x.query( '
           declare default element namespace "a";
            <a><b /></a>' )

Si noti che nella costruzione dell'elemento <b>, il valore dell'attributo di dichiarazione dello spazio dei nomi è specificato da una stringa vuota. In questo modo la dichiarazione dello spazio dei nomi predefinito dichiarato nel padre viene annullata.

This is the result:
<a xmlns="a">
  <b  />
</a>

Costruzione di strutture XML e gestione degli spazi vuoti

Il contenuto dell'elemento nella costruzione di strutture XML può includere spazi vuoti. Tali spazi vengono gestiti come descritto di seguito:

  • Gli spazi vuoti all'interno di URI dello spazio dei nomi vengono gestiti come il tipo XSD anyURI. Nello specifico:
    • Gli spazi vuoti iniziali e finali vengono rimossi.
    • Gli spazi vuoti all'interno delle istruzioni vengono compressi in un unico spazio
  • I caratteri di avanzamento riga all'interno del contenuto dell'attributo vengono sostituiti con spazi. Tutti gli altri spazi vuoti restano invariati.
  • Lo spazio vuoto all'interno degli elementi viene mantenuto.

Nell'esempio seguente viene illustrata la gestione degli spazi vuoti nella costruzione di strutture XML:

-- line feed is repaced by space.
declare @x xml
set @x=''
select @x.query('

declare namespace myNS="   http://     
 abc/
xyz

";
<test attr="    my 
test   attr 
value    " >

<a>

This     is  a

test

</a>
</test>
') as XML_Result 

 

Risultato:

-- result
<test attr="<test attr="    my test   attr  value    "><a>

This     is  a

test

</a></test>
"><a>

This     is  a

test

</a></test>

Altri costruttori XML diretti

I costruttori per le istruzioni di elaborazione e i commenti XML utilizzano la stessa sintassi del costrutto XML corrispondente. Sono inoltre supportati costruttori calcolati per i nodi di testo, ma vengono utilizzati principalmente nel linguaggio XML DML per la costruzione di nodi di testo.

[!NOTA] Per un esempio sull'utilizzo di un costruttore di nodi di testo esplicito, vedere l'esempio specificato in insert (XML DML).

Nella query seguente il costrutto XML include un elemento, due attributi, un commento e un'istruzione di elaborazione. Si noti che prima di <FirstLocation> viene utilizzata una virgola, perché si sta costruendo una sequenza.

SELECT Instructions.query('
  declare namespace AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions";
   <?myProcessingInstr abc="value" ?>, 
   <FirstLocation 
        WorkCtrID = "{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@LocationID)[1] }"
        SetupHrs = "{ (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@SetupHours)[1] }" >
       <!-- some comment -->
       <?myPI some processing instructions ?>
       { (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step) }
    </FirstLocation> 
') as Result 
FROM Production.ProductModel
where ProductModelID=7

Risultato parziale:

<?myProcessingInstr abc="value" ?>
<FirstLocation WorkCtrID="10" SetupHrs="0.5">
  <!-- some comment -->
  <?myPI some processing instructions ?>
  <AWMI:step xmlns:AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions">I
  nsert <AWMI:material>aluminum sheet MS-2341</AWMI:material> into the <AWMI:tool>T-85A framing tool</AWMI:tool>. 
  </AWMI:step>
    ...
/FirstLocation>

Utilizzo dei costruttori calcolati

. In questo caso si specificano le parole chiave che identificano il tipo di nodo da costruire. Sono supportate solo le parole chiave seguenti:

  • element
  • attribute
  • text

Per i nodi elemento e attributo, le parole chiave sono seguite dal nome del nodo e dall'espressione, racchiusa fra parentesi, che genera il contenuto del nodo. Nell'esempio seguente si costruisce il codice XML successivo:

<root>
  <ProductModel PID="5">Some text <summary>Some Summary</summary></ProductModel>
</root>

Di seguito è riportata la query che utilizza i costruttori calcolati per generare il codice XML:

declare @x xml
set @x=''
select @x.query('element root 
               { 
                  element ProductModel
     {
attribute PID { 5 },
text{"Some text "},
    element summary { "Some Summary" }
 }
               } ')

L'espressione che genera il contenuto del nodo può specificare un'espressione di query.

declare @x xml
set @x='<a attr="5"><b>some summary</b></a>'
select @x.query('element root 
               { 
                  element ProductModel
     {
attribute PID { /a/@attr },
text{"Some text "},
    element summary { /a/b }
 }
               } ')

Si noti che i costruttori di nodi e attributi calcolati, come definiti nella specifica XQuery, consentono il calcolo dei nomi dei nodi. Quando si utilizzano i costruttori diretti in SQL Server, è necessario specificare i nomi dei nodi, ad esempio elemento e attributo, come valori letterari costanti. Non esistono pertanto differenze fra costruttori di elementi e attributi diretti e calcolati.

Nell'esempio seguente il contenuto dei nodi costruiti viene ottenuto dalle istruzioni di produzione XML archiviate nella colonna Instructions del tipo di dati xml nella tabella ProductModel.

SELECT Instructions.query('
  declare namespace AWMI="https://schemas.microsoft.com/sqlserver/2004/07/adventure-works/ProductModelManuInstructions";
   element FirstLocation 
     {
        attribute LocationID { (/AWMI:root/AWMI:Location[1]/@LocationID)[1] },
        element   AllTheSteps { /AWMI:root/AWMI:Location[1]/AWMI:step }
     }
') as Result 
FROM  Production.ProductModel
where ProductModelID=7

Risultato parziale:

<FirstLocation LocationID="10">
  <AllTheSteps>
    <AWMI:step> ... </AWMI:step>
    <AWMI:step> ... </AWMI:step>
    ...
  </AllTheSteps>
</FirstLocation>  

Ulteriori limitazioni di implementazione

I costruttori di attributi calcolati non possono essere utilizzati per dichiarare un nuovo spazio dei nomi. I seguenti costruttori calcolati non sono inoltre supportati in SQL Server 2005:

  • Costruttori di nodi di documento calcolati
  • Costruttori di istruzioni di elaborazione calcolate
  • Costruttori di commenti calcolati

Vedere anche

Concetti

Espressioni XQuery

Guida in linea e informazioni

Assistenza su SQL Server 2005

Cronologia modifiche

Versione Cronologia

5 dicembre 2005

Nuovo contenuto:
  • Aggiunta della nota relativa all'applicazione dell'ordine del nodo attributo durante la serializzazione anziché durante il controllo dei tipi statici.