Exchange Queue & ASappiamo tutte le risposte (perché abbiamo formulato noi le domande)

KC Lemson and Paul Bowden

Salve e benvenuto alla prima puntata di Exchange Queue and A! Inizieremo con una serie di domande che, a essere sinceri, abbiamo formulato noi stessi, pertanto forse non è giusto indicare questo articolo come una vera e propria rubrica di domande e risposte,

ma di D&R simili alla reazione di un'eco. Siamo comunque convinti che si tratta di domande che possono sorgere nei clienti di Microsoft® Exchange Server, per cui chiediamo clemenza per l'espediente usato. Siamo comunque pronti a rispondere a tutte le domande che i nostri lettori vorranno inviare all'indirizzo queuea@microsoft.com.

In questo momento, pensiamo a questa rubrica come un luogo aperto a vari autori (tipo "scaglia gli autori contro un muro e vedi chi resiste appeso"); comunque abbiamo tutti a che fare con Exchange da molti anni. Le risposte (e le domande) di questo mese sono state redatte insieme da KC Lemson e Paul Bowden, due Lead Program Manager del team di produzione Exchange di Microsoft. Siamo entrambi veterani dello sviluppo di Exchange. Abbiamo lavorato in parecchi campi, ma non siamo mai riusciti a sfuggire alla messaggistica.

KC lavora nel gruppo Exchange da sei anni e ha rivestito vari ruoli, tra cui Program Manager in Microsoft Outlook® Web Access (OWA) e Lead Program Manager responsabile del programma clienti della versione preliminare di Exchange. Attualmente è User Experience Manager per Exchange, responsabile della progettazione dei prodotti e delle ricerche clienti. Prima di interessarsi a Exchange, è stata collaudatrice di Outlook per tre anni ed era responsabile del testing degli allegati nel periodo in cui bloccare gli allegati eseguibili nella posta elettronica era considerata un'idea pessima. KC tiene un blog alla pagina blogs.technet.com/kclemson.

Negli ultimi tre anni Paul ha lavorato a quel piccolo gioiello di ingegno rappresentato dallo strumento Exchange Best Practices Analyzer (ExBPA). In effetti, un paio di mesi fa ne ha ricavato anche un premio e una foto insieme a Bill Gates. Tuttavia, con la conclusione del progetto Exchange Server 2007, è arrivato il momento di rimescolare le carte. Paul deve smettere di sognare in XML e tornare al mondo reale. Diventerà il Release Manager della prossima versione di Exchange (quella su cui inizieremo a lavorare appena sarà stato lanciato Exchange Server 2007).

A proposito, hai colto l'ironia del titolo di questa rubrica? Ovviamente non ce ne possiamo assumere il merito, perché è un suggerimento di un lettore del blog di KC. (Ti piace la maglia, Tim?) Tra gli altri suggerimenti arrivati, ricordiamo "Pushing the Envelope" e "When I'm X64"; quest'ultimo è piaciuto così tanto a KC che ha registrato l'URL www.whenimx64.com e l'ha evidenziato nel suo blog solo perché ne aveva la possibilità. Se solo potessimo avere questa facoltà in tutto nella vita!

Nota a margine: KC aveva in un primo momento proposto per questa rubrica il nome di "Monthly Queue and A" (Queue and A mensile), scartato dopo le osservazioni del nostro editor (espresse in modo più gentile e meno brusco, ma sapevamo cosa intendeva) sull'incognita relativa al numero di collaboratori e alla nostra capacità di fornire contributi a scadenza. Analogamente, non abbiamo idea di quale saranno i commenti dei lettori sulla rubrica e se vale la pena continuarla. Ci siamo quindi incontrati a metà strada sul nome e ora devi solo farci sapere cosa ne pensi all'indirizzo queuea@microsoft.com.

Adesso, bando alle ciance e sotto con le domande!

D Perché devo essere entusiasta di Exchange Server 2007?

R Ci rendiamo conto che è rischioso aprire la prima edizione con una domanda essenzialmente di marketing, ma siamo talmente entusiasti di Exchange Server 2007 che vogliamo comunicarlo a tutti i costi. Cercheremo quindi di limitare nella risposta le asserzioni "marketizzanti" e di parlare invece solo di alcune delle molte ragioni tecniche che dovrebbero entusiasmare l'amministratore o l'utente di Exchange nella versione 2007, con un discorso da fanatico a fanatico.

Miglioramenti nella scalabilità e nelle prestazioni

Citiamo prima di tutto il più ovvio: 64 bit. Ti chiederai dov'è l'eccezionalità. Beh, Windows® a 32 bit può supportare complessivamente 4 GB (232 byte) di memoria, di cui 2 GB presi dal kernel per impostazione predefinita; restano solo 2 GB per le applicazioni. La versione attuale di Windows supporta un parametro /3GB in boot.ini che mette a disposizione delle applicazioni fino a 3 GB di spazio in memoria, ma dopo averli usati, il kernel Windows diventa un po' scomodo e non passa molto prima di essere costretti a riavviare quel server per recuperare risorse.

Fortunatamente, il supporto a 64 bit, oltre a notevoli cambiamenti nel motore di database sottostante (JET) in Exchange, risolve questo problema. Dato che i server di Exchange sono per tradizione molto più vincolati all'input/output sul disco rispetto a qualsiasi altra risorsa di sistema (come il CPU), l'aggiunta di memoria al sistema implica che potrai ridurre notevolmente l'input/output sul disco conservando maggiori dati in memoria invece di dover leggere il disco. Di conseguenza, con Exchange 2007 puoi supportare cassette postali molto più grandi per i tuoi utenti su un hardware fisico con dotazione analoga a Exchange 2003. Il mio server di posta in Microsoft, ad esempio, supporta 4000 utenti ciascuno con una cassetta postale da 2 GB, per una cifra complessiva di 6 terabyte (TB) di dati. Per chiarezza, il solo fatto che Exchange 2007 possa avvalersi di maggiore memoria non significa che ne abbia davvero bisogno. Abbiamo infatti sottoposto a test una cassetta con Windows Server® 2003 a 32 bit ed Exchange 2003 con una memoria pari o inferiore a 4 GB, quindi abbiamo installato Windows Server 2003 a 64 bit ed Exchange 2007, rilevando prestazioni simili.

Exchange 2007 prevede anche due nuovi modi per migliorare la disponibilità: Replica continua cluster (CCR) e Replica continua locale (LCR). Si tratta di tecnologie che riducono il rischio di errori di archiviazione, possibile fonte di problemi gravi. LCR conserva nella stessa macchina una copia locale dei tuoi database, comunque trasferibile in supporti di archiviazione diversi. CCR può svolgere la stessa funzione tra due macchine su una rete. CCR, unito ai miglioramenti di input/output sul disco già menzionati in questo articolo, apre nuove possibilità all'hardware di archiviazione; ora l'utilizzo di supporti di archiviazione DAS (ad esempio unità SATA o SCSI) è diventata un'opzione molto più conveniente e capace di migliorare le prestazioni.

Amministrazione

Microsoft ha investito notevoli risorse a favore di una nuova esperienza di amministrazione in Exchange 2007, che comprende l'interfaccia della linea di comando illustrata nella Figura 1. Viene denominata Exchange Management Shell (EMS) e si basa su Windows PowerShell™. Se non sei particolarmente patito per la riga di comando, nessun problema, hai sempre a tua disposizione la GUI, che però ora si chiama Exchange Management Console (EMC) e costituisce un'interfaccia molto più intuitiva del precedente Gestore di sistema (vedere la Figura 2). Se già sei o se vuoi diventare un sostenitore delle interfacce della riga di comando, prova EMS in Exchange 2007.

Figura 1 Stato dei gruppi di archiviazione in Exchange Management Shell

Figura 1** Stato dei gruppi di archiviazione in Exchange Management Shell **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Figura 2 Lo stesso stato in Exchange Management Console

Figura 2** Lo stesso stato in Exchange Management Console **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

In Exchange 2003 era possibile che si dovesse ricorrere agli script di Windows Management Instrumentation (WMI) per eseguire alcune attività amministrative particolarmente complesse, ma con EMS tali attività possono essere svolte da chiunque veda "CD C:\TEMP" e sappia che non è il disco di un nuovo gruppo musicale (da-da-umpa). Anche se uno di noi è un ex sysadmin UNIX e quindi in questo caso è possibile dubitare della nostra obiettività, possiamo citarti un'infinità di altre fonti che attesteranno l'incredibile intuitività della shell, anche per chi non ha mai utilizzato prima una riga di comando (altre informazioni in merito saranno presenti sul prossimo articolo di Exchange Queue and A).

Una delle caratteristiche migliori di Windows PowerShell è il fatto che è orientata ad oggetti. Se richiami informazioni dal server (ad esempio un elenco di cassette postali o connettori SMTP), i dati vengono archiviati automaticamente in un oggetto o una variabile e trasmessi a STDOUT in forma di testo, per agevolarne la lettura. Si può quindi trasferire l'oggetto direttamente a un altro comando, utilizzandolo nella pipeline (in questo caso, passa l'oggetto e non il testo, per cui sarà facile modificare i dati o manipolarne una parte). Ecco un semplice esempio:

Get-Mailbox | Set-Mailbox -ProhibitSendQuota 250MB

il comando Get-Mailbox richiama un elenco di cassette postali nel sistema. | (simbolo della barra verticale) indica che l'output del comando a sinistra deve essere trasferito al comando a destra. La parte successiva, "Set-Mailbox-ProhibitSendQuota 250MB" indica che ora tutte quelle cassette postali hanno una quota tale da non poter più inviare posta elettronica dopo aver raggiunto le dimensioni di 250 MB. Potresti anche avere impostato 250000000 o 250000 KB oppure 0,25GB, dato che la shell è estremamente flessibile nella gestione dei dati.

Un altro utile miglioramento amministrativo in Exchange 2007 è la facoltà di creare regole di trasporto mediante una procedura guidata apposita molto simile a quella presente in Outlook per applicare la logica aziendale ai messaggi che passano per il sistema. Vuoi bloccare tutta la posta elettronica che contiene numeri di previdenza sociale nel testo in base a un'espressione regolare? Seleziona. Vuoi impostare una divisione etica in modo che due divisioni della tua organizzazione non possano corrispondere tra loro tramite posta elettronica? Seleziona. Vuoi aggiungere una dichiarazione di non responsabilità a ogni messaggio di posta elettronica che esce dalla tua organizzazione? Seleziona.

Un'ultima funzione amministrativa di cui siamo fieri riguarda i messaggi di sistema personalizzabili: all'esterno della cassetta ora puoi aggiungere un tuo testo personalizzato ai report di mancata consegna e anche (finalmente) ai messaggi visualizzati dagli utenti che superano la propria quota di archiviazione.

Supporta il supporto tecnico

Tra le maggiori spese sostenute da molti clienti compaiono i costi di supporto tecnico correlati alla configurazione di nuovi profili in Outlook. Grazie ad Autodiscover in Outlook 2007, basterà avviare Outlook perché ricerchi automaticamente il tuo indirizzo di posta elettronica e richiami i dati del server Exchange da Active Directory® mediante il punto di connessione del servizio. Se non sei connesso ad Active Directory, dovrai solo inserire il tuo indirizzo di posta elettronica e la relativa password e la ricerca di Autodiscover sarà in grado di scaricare un file XML da un server Web specifico (ad es. http://autodiscover.contoso.com) che contiene i dati base di configurazione, quali il server da usare per il traffico RPC su HTTP (denominato ora Outlook Anywhere).

Il supporto tecnico sostiene anche i costi relativi alla gestione di falsi positivi apparentemente inevitabili dal filtro anti-spam. In Outlook, gli utenti possono conservare elenchi sicuri di mittenti i cui messaggi non devono subire il filtro di contenuto, ma prima di Exchange 2007 tali elenchi consentivano solo il superamento del filtro di Outlook. Tuttavia, dato che il filtro di Exchange opera sui messaggi prima che Outlook li veda, gli utenti potrebbero comunque non ricevere posta elettronica da persone di cui si fidano.

Exchange 2007 è utile anche in questo caso: se usi il filtro anti-spam sul contenuto con i ruoli del server Edge o Hub in Exchange 2007, puoi configurarlo in modo da propagare gli elenchi dei mittenti sicuri degli utenti a tale server, consentendo ai messaggi provenienti da tali mittenti di superare il filtro anti-spam sul contenuto. Ovviamente, i messaggi considerati spam da un utente possono essere notiziari per un altro, per cui i mittenti sicuri vengono aggregati in base a ciascun utente.

La gioia dell'utente finale

Con la Messaggistica unificata (UM) in Exchange 2007 puoi ricevere posta vocale e fax in entrata nella tua Posta in arrivo (se non l'hai mai sperimentato prima, non sai cosa ti perdevi). Puoi anche richiamare il tuo server Exchange e imporgli di avvisare tutti i partecipanti della riunione delle 8.00 che tu arriverai tardi. Anche le organizzazioni di dimensioni minime possono disporre con facilità di un operatore automatico personalizzato con il proprio marchio: quando i clienti chiameranno, il sistema potrà smistarli correttamente. Per poter usare UM, sarà necessario un PBX basato su IP (IP/PBX) oppure collegare il PBX tradizionale a commutazione di circuito a un gateway Voice over IP (VoIP).

Link Access è una nuova funzione di OWA 2007. Che fare se sei in giro senza client VPN installato e devi vedere un documento Microsoft Word in condivisione di file o un sito SharePoint® nella rete aziendale? Non c'è problema: per sfogliare e aprire i file basta caricare OWA 2007, andare sul link Documenti e digitare il nome della condivisione o del sito SharePoint (http://mysharepointsite o \\server\share). Ovviamente, esiste un'infinità di controlli di sicurezza a disposizione degli amministratori per bloccare a piacere questa operazione: tutti i server consentiti tranne un determinato elenco, tutti i server negati tranne un determinato elenco, accesso ai documenti consentito solo se gli utenti accedono a OWA da computer personali, ecc.

OWA include anche la visualizzazione di documenti WebReady ("transcodifica" nel gergo degli appassionati), che prevede la possibilità di imporre a Exchange di generare determinati tipi di file in HTML se localmente non si dispone dell'applicazione adatta. Per impostazione predefinita, Exchange 2007 sarà fornito con il supporto per la transcodifica dei seguenti tipi di file: DOC, DOT, RTF, WBK, WIZ, XLS, XLK, PPT, PPS, POT, PWS e PDF. Il motore di transcodifica ha un'architettura plug-in che consente di aggiungere il supporto di nuovi tipi di file nel service pack. Esistono anche opzioni amministrative che permettono di determinare i tipi di file che gli utenti possono transcodificare o di impedire totalmente la transcodifica.

Se hai dispositivi portatili sincronizzabili con Exchange mediante Exchange ActiveSync®, ti farà piacere sapere che quando rispondi o inoltri un thread di posta elettronica, il messaggio non sarà più convertito in testo semplice. Il tuo testo viene aggiunto in alto, ma il corpo HTML tratto dal resto del messaggio resta inalterato. È una funzione attiva per ogni dispositivo che supporta ActiveSync e non richiede la presenza della funzionalità nel client.

D Ho sentito dire che Exchange 2007 "per la produzione è solo a 64 bit". Cosa significa?

R Exchange 2007 è disponibile nelle due versioni a 32 e 64 bit. La versione a 64 bit è destinata all'utilizzo "reale" di produzione dei ruoli fondamentali del server (Cassetta postale, Trasporto Hub, Trasporto Edge, Accesso client, Messaggistica unificata). La versione a 32 bit è destinata alla valutazione delle nuove funzioni di Exchange 2007. Gli strumenti di gestione possono essere utilizzati in 32 bit in produzione, pertanto è possibile gestire i server di produzione Exchange 2007 a 64 bit dal desktop Windows XP a 32 bit. Ricorda anche che lo schema Exchange 2007 deve essere installato da una macchina nel dominio principale: in sé stesso, Exchange non deve essere installato nel dominio principale, ma richiediamo l'estensione dello schema nel dominio principale per garantire una valida connettività di rete al master schema. Se in tale dominio non disponi di un server a 64 bit, puoi utilizzare setup.exe dalla versione a 32 bit per estendere lo schema.

Cosa c'è che non va nei server a 32 bit di cui parlate? Se ti è capitato di gestire migliaia di utenti su un solo server, saprai che occorre costantemente trovare l'equilibrio tra prestazioni e stabilità a causa dei limiti di memoria che abbiamo già descritto. Se hai acquistato un computer nuovo negli ultimi due anni, è probabile che supporti già le estensioni x64. Di fatto, è piuttosto difficile trovare oggi un computer nuovo che non supporti la modalità a 64 bit. Pertanto, forse la macchina su cui già esegui Exchange nel tuo ambiente supporta 64 bit, pur continuando a lavorare su un sistema operativo a 32 bit. Siamo già a buon punto: hai acquistato un nuovo computer in grado di supportare 64 bit; devi solo installare la versione a 64 bit di Windows Server 2003 SP1.

Allora perché durante la configurazione visualizzi continuamente l'avviso di non usare installazioni a 32 bit in produzione? Anche se è facilissimo compilare Exchange in più versioni, ciascun componente è ottimizzato e messo a punto per 64 bit (alcuni percorsi di codici che abbiamo scelto per ottenere miglioramenti in input/output sul disco su sistemi a 64 bit determina effettivamente una riduzione del livello delle prestazioni in ambienti a 32 bit). Di fatto, quando fai un controllo approfondito per l'acquisto di 32 bit, non pensi anche a farli lavorare sotto carico (simulato o altro); non avrai un quadro realistico delle sue prestazioni in un sistema a 64 bit o sul numero di utenti che potrai far rientrare nel server.

Siamo stati chiari? Puoi usare la versione Exchange a 32 bit per:

  • valutare le nuove funzioni in un server di prova che non contiene cassette postali di utenti reali.
  • saltare dalla gioia per la nuova console amministrativa, la shell o l'interfaccia OWA (però stai attento a non saltare sulla tastiera).
  • gestire i tuoi server Exchange 2007.
  • estendere lo schema nel tuo insieme di strutture Active Directory.

Quando sarai pronto a passare alle cassette postali, ti occorreranno server che eseguono un sistema operativo a 64 bit con Exchange 2007 a 64 bit, altrimenti subirai i reclami sia dall'installazione che da ExBPA (vedere la Figura 3). Paul lo sa con certezza: ha scritto il codice!

Figura 3 Tentativo di installare 32 bit dove sono assolutamente necessari 64 bit

Figura 3** Tentativo di installare 32 bit dove sono assolutamente necessari 64 bit **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

D Quanta memoria mi serve per eseguire Exchange 2007?

R Per l'installazione è richiesto almeno 1 GB di RAM fisica. Come ho già detto, alcuni ruoli di server sono particolarmente incidenti. Se intendi installare un server onnicomprensivo (Cassette postali, Accesso client, Trasporto Hub e Messaggistica unificata) forse vorrai partire con 2 GB di RAM e scalarla in base al numero e all'utilizzo di cassette postali. Se intendi installare un ruolo Edge o un cluster, dovrai installarli su macchine separate. Su un cluster si può installare solo un ruolo Cassette postali e nient'altro.

Sarai contento di sapere che ora potrai finalmente installare più di 4 GB di RAM nel tuo server Exchange. Attualmente lo standard di molte macchine è pari a 6 o 8 GB ed è sempre un peccato eliminare questi moduli con doppia velocità dati (DDR) o utilizzare /BurnMemory per ridurre la RAM a 4 GB (purtroppo Exchange 2003 avrà prestazioni inferiori e sarà meno stabile in presenza di più di 4 GB. Per informazioni dettagliate, vedere go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=76537).

Per i tuoi server di infrastruttura (Hub, Accesso client e simili) sarai a posto con meno di 4 GB di RAM, anche con i carichi più pesanti. Dovresti investire in particolare nei server di Cassette postali. La cache JET a 64-bit recentemente ottimizzata richiederà tutta la memoria che potrai concederle. È ovvio che, diversamente da Exchange 2003, Exchange 2007 supporta un massimo di 50 gruppi di archiviazione.

Il fatto che ciascun gruppo di archiviazione può supportare più database non ti garantirà in effetti alcun risparmio, in particolare perché LCR e CCR (le due forme di replica di database di cui abbiamo parlato) funzionano esclusivamente con gruppi di archiviazione con un singolo database. Dovrai sicuramente potenziare la RAM se vuoi creare una serie di gruppi di archiviazione o realizzare il sogno di cassette postali di oltre 2 GB per ciascun utente. Nel blog del team Exchange troverai fantastici particolari sulla dimensione della RAM, ma le figure 4 e 5 ti forniscono qualche appunto per iniziare.

Figure 5 RAM e gruppi di archiviazione

RAM fisica massima consigliata per gruppi di archiviazione
2 GB 2
4 GB 8
8 GB 24
12 GB 40
+ di 16 GB 50

Figure 4 RAM secondo il tipo di utente

Tipo di utente Consigli sulla memoria del ruolo Cassette postali
Ridotta 2 GB di base + 2 MB per cassetta postale
Media 2 GB di base + 3,5 MB per cassetta postale
Ingente 2 GB di base + 5 MB per cassetta postale

Per inciso, Microsoft IT si serve di un numero di gruppi di archiviazione multiplo di 7, a causa della sua pianificazione delle attività di backup a rotazione, che prevede in un determinato giorno il backup di alcuni gruppi soltanto. Noi chiamiamo questo tipo di pianificazione "backup a bastoncino di zucchero" perché il foglio di Excel che descrive la pianificazione di backup nella quale i gruppi di archiviazione sono salvati in un determinato giorno sono colorati in rosso a cascata. Speriamo che il nostro contributo sia stato utile. Per il prossimo numero, invia domande "vere".

KC Lemson è un lead program manager del team Exchange Server. Dedica il suo tempo libero alla protezione del denaro della royalty nigeriana.

Paul Bowden è un lead program manager del team Exchange Server. Dedica il suo tempo libero alla protezione del denaro della royalty nigeriana. Anche Paul Bowden è un lead program manager del team Exchange Server. Dedica gran parte del suo tempo libero a riconfermare i dati del suo conto PayPal su richiesta.

© 2008 Microsoft Corporation e CMP Media, LLC. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione completa o parziale senza autorizzazione.